Cartiere

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Articoli e news su Cartiere

Valsteam ADCA

Valvole di controllo ADCATrol affidabili e prodotte in Portogallo

Valsteam ADCA Engineering SA è focalizzata nella produzione di soluzioni innovative per i sistemi a fluido. Il portafoglio è suddiviso in due gamme: ADCA - Prodotti per le utenze "sporche" presenti nell'industria chimica, petrolchimica, della gomma, della cellulosa, tessile e alimentare, per citarne alcune. Particolare attenzione al vapore d'impianto, all'aria compressa, all'acqua di processo, all'azoto, all'olio termico, ecc. ADCAPure - Prodotti per le utenze pulite di industrie come quella farmaceutica, biotecnologica, cosmetica e chimica fine. Tra questi, vapore puro, WFI, aria pulita, ossigeno e molti altri.

Mingazzini

Successo e innovazione in mostra

Il successo ottenuto al Miac 2024 è la conferma della capacità di Mingazzini di innovare e adattarsi alle sfide di un mercato in continua trasformazione.

Mercurio

Impianto di cogenerazione della cartiera Reno De Medici di Ovaro

La centrale di cogenerazione della cartiera di Ovaro ha una capacità produttiva di 7,4 MW elettrici ed una capacità di recupero termico pari a 25 tonnellate all'ora di vapore. Lo stabilimento di Ovaro, parte di RDM Group, ha una capacità produttiva annua di circa 110.000 tonnellate di cartoncino, di varie grammature e per diversi impieghi finali.

Pietro Bianchi - Leonardo Integration

Settori Hard to Abate, un’opportunità per lo sviluppo della decarbonizzazione legata alla produzione di idrogeno

Presentazione in lingua inglese Our Areas of Activity Food processing : Product Development Test rig for Reliability Improvement Test Rig : HD Diesel Valve mechanism Centrifugal pump Test Rig Centrifugal Pumps - different projects, oil and water

CIB - Consorzio Italiano BioGas

DL Agricoltura, Assocarta, CIB e Federacciai: approvato emendamento per la promozione del biometano nei settori hard to abate

Assocarta, CIB-Consorzio Italiano Biogas e Federacciai accolgono con favore l'approvazione dell'emendamento presentato all'art. 5 del DL Agricoltura che prevede la possibilità di stipulare contratti di compra-vendita di biometano tra i soggetti produttori di biometano stesso e le imprese dei settori hard to abate.

Mouser
Snam

Tenaris Dalmine - Idrogeno nel siderurgico: via alla sperimentazione

Dalla collaborazione tra Tenaris, Snam e Tenova una possibile svolta per la decarbonizzazione nel settore hard to abate per antonomasia.

GSE Gestore dei Servizi Energetici

Decarbonizzazione dei settori hard to abate, il GSE E ASSOCARTA siglano un accordo di collaborazione

Agevolare il processo di decarbonizzazione della filiera cartaria italiana e garantire al comparto strumenti rivolti a incrementare l'utilizzo delle fonti rinnovabili, della condivisione dell'energia e dell'efficienza energetica nei processi produttivi.

Boston Consulting

Decarbonizzare l'industria energivora italiana costerà 2,8 miliardi di euro l'anno al 2030. Rimanere allo status quo ne costerà 3,5.

Le stime di BCG evidenziano l'urgente necessità di investire in decarbonizzazione per preservare competitività, posti di lavoro e Pil. I settori ad alto consumo energetico, noti come "hard- to-abate" (HTA), affrontano una sfida cruciale nell'abbattimento delle emissioni di CO2 entro il 2030, anno in cui ci si aspetta un taglio del 55% delle emissioni rispetto ai livelli del 1990. Questi settori, che includono ceramica, chimica, cemento, acciaio a ciclo integrato, acciaio da forno elettrico, carta, vetro e fonderie, sono essenziali per l'industria italiana, ma il loro peso sul clima richiede un'azione immediata.

Air Liquide

Hard-to-abate: i settori più difficili da decarbonizzare

Si definiscono hard-to-abate i settori industriali particolarmente difficili da decarbonizzare o riconvertire: si tratta di quei comparti che impiegano grandi quantitativi di combustibili o che si basano su processi che, per loro natura, generano anidride carbonica come sottoprodotto. In questi casi, il rilascio CO2 in atmosfera è quindi intrinseco al processo per arrivare al prodotto finito.

Snam

Zero-Carbon Technology Roadmap Carbon Capture and Storage: una leva strategica per la decarbonizzazione e la competitività industriale

- Lo Studio Strategico, primo nel suo genere in Europa, analizza il contributo indispensabile della Carbon Capture & Storage (CCS) per traguardare gli obiettivi di decarbonizzazione, salvaguardando la competitività economica ed evitando i rischi di delocalizzazione dei settori industriali cosiddetti "Hard to Abate" soggetti al sistema di Emission Trading Europeo; - La CCS è una soluzione tecnologica matura, sicura e scalabile e grazie ai progetti che si potranno sviluppare in Italia, a partire dall'Hub CCS di Ravenna, potrà contribuire a preservare la competitività di filiere industriali che, a livello italiano, generano 62,5 Miliardi di Euro di Valore Aggiunto

Gli ultimi webinar su Cartiere

Andrea Cogliati - GETEC Italia

Transizione energetica, soluzioni e modelli per l'efficienza

Un modello di business vincente per l'efficienza energetica per l'industria energivora.

Francesco Prandi - Università Degli Studi di Bologna

Packaging sostenibile

Industria del packaging e sostenibilità ambientale Le fasi del progetto di sviluppo di un prodotto a base cellulosica tramite stampaggio a compressione per la produzione di packaging riciclabile con la carta. Sviluppo della tecnologia di stampaggio a compressione Sviluppo di barriera all'acqua

Giuseppe Biasi - Cartiere Saci

L'impegno Cartiere Saci nell'economia circolare: risparmio energetico

Il progetto e i risultati per la riduzione dei consumi d'acqua e valorizzazione degli scarti di produzione

copertina Guida Idrogeno

L'ultima guida in partnership con La Termotecnica

Altri contenuti su Cartiere

Marco Pagliaro - Fedrigoni

Industria cartaria, efficienza e 4.0 per la produzione sostenibile

- Efficientamento impianti - Sostenibilità - Progetti di efficientamento e sostenibilità - Visone futura

Marco Cuttica - AB

Cogenerazione come risposta green alla crisi energetica

L'energia più pulita è quella che non si consuma! - Introduzione alla cogenerazione - L'approvvigionamento energetico tradizionale - Valutazione del fabbisogno elettrico, termico - ECOMAX®: soluzione modulare di cogenerazione di AB - Trigenerazione con refrigerazione a temperature sotto zero - L'importanza del servizio di manutenzione

Antonio Panvini - CTI - Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente

Diagnosi energetica migliora l'efficienza energetica nelle cartiere

- Soggetti obbligati - Nuova serie UNI CEI EN 16247 - Pubblicazione attesa entro l'estate 2022 - Nuova UNI CEI EN 16247-1 - Le principali differenze - ISO 50002:14 - Avviata la revisione - UNI ISO 50009:21 Sistema di Gestione dell'energia per "organizzazioni multiple" - Fare efficienza energetica significa anche investire

SAVE

Efficienza e risparmio energetico, soluzioni 4.0 e Manutenzione Industriale per l'industria della Carta

Il 26 maggio è in programma la giornata mcTER Cartiere Web Edition - appuntamento verticale dedicato alle soluzioni di efficientamento energetico, manutenzione e sicurezza, automazione e integrazione, anche in ottica di Industria 4.0 per il settore della Carta.

Eiom

La transizione energetica nei settori energivori: sfide e opportunità

Editoriale a cura di Mattia Merlini del CTI - Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente Nella transizione energetica del nostro Paese giocheranno un ruolo importante settori magari meno conosciuti, ma dalla grande incidenza in termini di consumo energetico. Il periodo impegnativo che ci troviamo ad affrontare porta con sé, oltre alla necessità di rivedere i numeri assoluti relativi alla produzione, anche la sfida legata alla realizzazione degli opportuni efficientamenti dei sistemi e dei processi, con ricadute positive sul Paese.

Mouser
AB Energy

Savio Industrial: meno 10.000 tonnellate all'anno di CO2 in atmosfera grazie alla cogenerazione di AB

I temi legati alla transizione ecologica ed energetica in Europa e in Italia sono al centro delle agende dei governi ormai da alcuni mesi e le industrie energivore dovranno sempre più fare i conti con la sostenibilità sia ambientale che economica. In particolare le aziende farmaceutiche, caratterizzate da alti consumi di energia sia elettrica che termica per i sistemi di condizionamento nelle aree adibite alla produzione di farmaci, per la produzione di vapore industriale e vapore pulito, per la realizzazione del packaging e dei loro prodotti, dovranno affrontare questo tema e trovare risposte efficaci ed efficienti a breve.

Luca Beccarelli - Intergen

Il contributo della cogenerazione al bilancio di sostenibilità; il caso di Cartiere Carrara

La cogenerazione per l'industria. L'evoluzione della Cogenerazione. Il Bilancio di Sostenibilità. Il caso di Cartiere Carrara. La scelta di "rendere conto" è partita da lontano, attribuendo grande attenzione al risparmie.o di energia primaria impiegata nella produzione della carta. La cogenerazione è stata ed è tuttora scelta portante della strategica di "crescita sostenibile" , indispensabile per poter competere in mercati dove il consumatore è sempre più attento al rispetto dell'ambiente. Intergen ha realizzato per Cartiere Cararra 4 impianti di cogenerazione per 16 MW di potenza elettrica complessiva. Tutti equipaggiati con genset MWM , ma con soluzioni customizzate in termini di layout e schema di processo. Tutti gli impianti sono seguiti dal service di Intergen con la formula Full Service.

ARI Armaturen

One Stop Shop!!!

"Struttura diretta" è la filosofia che oggi ARI-Armaturen Italia applica alle proprie strategie aziendali; una struttura tecnico-commerciale composta da funzionari che possono trasmettere direttamente le politiche della casa madre tedesca; completa la struttura una capillare rete di agenti, distributori e rivenditori operanti sul territorio italiano. Ari Armaturen è presente sul mercato dal 1950 con quasi 12.000 prodotti idonei alle applicazioni sia industriali che civili per i settori del navale, dell'energia, chimico, alimentare, farmaceutico, della produzione della carta, etc. La gamma prodotti comprende le valvole di regolazione sia pneumatiche che elettriche, le valvole a globo, a farfalla gommate e metallo su metallo, i filtri a Y, le valvole di sicurezza, le valvole auto-azionate e gli scaricatori di condensa. Prodotti tutti rigorosamente costruiti in Germania.

Snam

Snam, rina e gruppo giva: effettuato primo test al mondo con un mix di gas naturale e idrogeno al 30% nella lavorazione

La miscela è stata impiegata per alimentare i forni dell'impianto di Rho di Forgiatura A. Vienna (Gruppo GIVA). Si è tenuto a Rho (provincia di Milano), nello stabilimento Forgiatura A. Vienna, il primo test a livello mondiale di utilizzo di una miscela di gas naturale e idrogeno al 30% nei processi di forgiatura utilizzati nella lavorazione dell'acciaio su scala industriale. La sperimentazione ha previsto l'utilizzo del mix idrogeno-gas per riscaldare i forni dell'impianto di Forgiatura A. Vienna ed è stata effettuata con successo, nel sito, dopo una serie di studi e test in laboratorio durati circa un anno. Protagoniste dell'iniziativa sono state Snam, tra le principali aziende di infrastrutture energetiche al mondo e che ha sviluppato e promosso il progetto, RINA, multinazionale di ispezione, certificazione e consulenza ingegneristica che ha curato le analisi ingegneristiche e le prove di laboratorio, e il Gruppo GIVA, leader globale nella lavorazione dell'acciaio, che ha messo a disposizione la Forgiatura Vienna per l'esecuzione del test di campo. La miscela di metano e idrogeno è stata fornita da Sapio, azienda italiana specializzata nella produzione e commercializzazione di gas industriali e medicinali. "L'idrogeno - ha commentato Marco Alverà, amministratore delegato di Snam - può diventare nel medio-lungo termine la soluzione per decarbonizzare il settore siderurgico e tutte le industrie con un consumo intensivo di energia, il cui ruolo nella nostra economia è fondamentale. Questa sperimentazione è una tappa propedeutica alla progressiva introduzione di idrogeno a zero emissioni, prima in blending con il gas naturale e poi in forma pura, in alcuni processi di produzione dell'acciaio. Snam mette a disposizione le proprie capacità progettuali e di ricerca e la propria infrastruttura per dare un contributo alla creazione di una filiera nazionale dell'idrogeno e al raggiungimento degli obiettivi climatici italiani ed europei". Ugo Salerno, presidente e amministratore delegato di RINA, ha aggiunto: "Questo test è la dimostrazione concreta che la filiera italiana dell'idrogeno può contribuire significativamente a decarbonizzare settori energivori e complessi come quello siderurgico. Come RINA siamo orgogliosi di essere parte attiva del processo di transizione energetica in atto, in particolar modo in occasioni come questa, quando possiamo mettere a sistema le nostre competenze in ambito energetico e industriale". "Per il nostro gruppo - ha affermato Jacopo Longhi Vienna (direzione GIVA) - l'idrogeno può rappresentare un grande alleato. Da un lato le normative sempre più stringenti in termini di emissioni di CO 2, unite alla volontà di diminuire l'impatto ambientale delle nostre produzioni, ci obbligano a trovare una soluzione. Dall'altro, l'applicazione di idrogeno può rivelarsi mercato trainante per valvole e attuatori, prodotti da aziende del gruppo. Questo progetto quindi è solo l'inizio di un percorso che ci vedrà coinvolti per molti anni".

Assocarta

Rapporto ambientale dell'industria cartaria italiana

Un primato da consolidare: Stefano Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente I numeri riportati in questo bilancio - realizzato con il contributo di Duccio Bianchi, co-fondatore dell'Istituto di ricerche "Ambiente Italia" - parlano da soli. Il nostro settore cartario ha una leadership in materia di economia circolare che parte da lontano e che, grazie alle crescenti raccolte differenziate dei rifiuti urbani e degli scarti produttivi, ha gradualmente ridotto l'input di materie prime vergini. La carta, essenziale e circolare: Lorenzo Poli Presidente di Assocarta Sono al mio primo Rapporto Ambientale come presidente, quest'anno alla 21ma edizione. Parto bene, però, perché questa edizione un momento di bilancio con Legambiente. Il rapporto con Legambiente non nasce da oggi ed è basato sulla comune condivisione dell'obiettivo di una più compiuta economia circolare.

Circuito EIOM