Revisione della norma UNI 10683 su biocombustibili solidi (biomasse)
UNI 10683: 2022. Principali novità della nuova revisione
Dario Giacomello - MCZ GROUP
- Scopo e campo di applicazione
- Verifica del locale d'installazione
- Ventilazione
- Scarico condense
La UNI 10683 definisce i requisiti di verifica - installazione - controllo - manutenzione di apparecchi con potenza al focolare < 35kW alimentati a biocombustibili solidi.
I biocombustibili solidi sono ricavati da coltivazioni dedicate o prodotti lavorazioni, quali: cippato, pellets, scarti dell'industria agroalimentare, scarti della lavorazione del legno, rifiuti agricoli.
Apparecchi con potenza al focolare < 35kW alimentati a biocombustibili solidi al servizio di:
- impianti destinati al riscaldamento ambiente, con o senza:
- produzione di acqua calda sanitaria
- cottura dei cibi
- impianti destinati alla sola cottura dei cibi / alla sola produzione di acqua calda sanitaria dotati di sistema di evacuazione dei prodotti della combustione
La norma si applica anche ad apparecchi installati in spazi coperti adiacenti alle unità immobiliari (per esempio portici, pompeiane, verande).
La norma non si applica alla verifica e controllo dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione (SEPC) esistenti e in esercizio (per cui c'è la nuova UNI 11859-1).
Idoneità ai requisiti di prevenzione incendi
Nel locale di installazione dell'apparecchio è ammesso uno stoccaggio di combustibile solido per un volume massimo di 1,5 m3. All'interno di una singola unità immobiliare adibita ad uso abitativo, ai fini del calcolo della potenza termica al focolare complessiva da considerare per la prevenzione incendi, non concorrono gli apparecchi di potenza termica al focolare singola non superiore a 35 kW, quali gli apparecchi di cottura alimenti, i caminetti, i radiatori individuali, le stufe, le cucine economiche, i forni di cottura, i forni per pizza, gli scaldacqua unifamiliari, gli scaldabagno e le lavabiancheria.
In allegato, è disponibile il pdf completo.
- impianti destinati al riscaldamento ambiente, con o senza:
- produzione di acqua calda sanitaria
- cottura dei cibi
- impianti destinati alla sola cottura dei cibi / alla sola produzione di acqua calda sanitaria dotati di sistema di evacuazione dei prodotti della combustione
La norma si applica anche ad apparecchi installati in spazi coperti adiacenti alle unità immobiliari (per esempio portici, pompeiane, verande).
La norma non si applica alla verifica e controllo dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione (SEPC) esistenti e in esercizio (per cui c'è la nuova UNI 11859-1).
Idoneità ai requisiti di prevenzione incendi
Nel locale di installazione dell'apparecchio è ammesso uno stoccaggio di combustibile solido per un volume massimo di 1,5 m3. All'interno di una singola unità immobiliare adibita ad uso abitativo, ai fini del calcolo della potenza termica al focolare complessiva da considerare per la prevenzione incendi, non concorrono gli apparecchi di potenza termica al focolare singola non superiore a 35 kW, quali gli apparecchi di cottura alimenti, i caminetti, i radiatori individuali, le stufe, le cucine economiche, i forni di cottura, i forni per pizza, gli scaldacqua unifamiliari, gli scaldabagno e le lavabiancheria.
In allegato, è disponibile il pdf completo.
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Fonte: Workshop "Novità nel quadro normativo degli impianti a biomasse legnose", organizzato da AIEL, APPLIA e CTI, in collaborazione con ANFUS e ASSOCOSMA, Manifestazione Progetto Fuoco a Verona Fiere 2022
Settori: Bioenergia, Biomasse, Combustibili, Efficienza energetica industriale, Inquinamento, Legno, Normativa Tecnica, Rinnovabili, Riscaldamento, Termotecnica industriale, Ventilazione
Parole chiave: Biocombustibili, Biomasse, Canne Fumarie, Cippato, Normativa Tecnica, Pellets, Ventilazione industriale
- Paolo Iachelini
- Damiano Zamboni
- Camini Wierer