Combustibili solidi

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Articoli e news su Combustibili solidi

CTI - Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente

Efficienza energetica, norme e finalità

- I criteri ambientali minimi per l'edilizia - Esercizio delle attrezzature a pressione - Prestazioni energetiche degli edifici e degli impianti - Promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili - Trattamento acqua negli impianti termici - Misura in campo del rendimento di combustione - Incentivazione delle rinnovabili termiche - I combustibili solidi secondari - Gestione dell'energia e diagnosi energetiche - La sostenibilità di biocarburanti, bioliquidi e biometano

Mattia Merlini - CTI - Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente

Combustibili solidi secondari norme e novità

La normazione dei Combustibili Solidi Secondari (CSS) è a pieno regime, lo dimostrano le numerose nuove norme pubblicate, o in via di pubblicazione, che stanno cambiando e cambieranno il quadro normativo nazionale. La spinta arriva da lontano infatti è dal 2015 che in ambito ISO, e prima ancora in ambito CEN, l'ISO/TC 300 elabora norme e specifiche tecniche sui CSS per consentire un linguaggio comune e condiviso a livello internazionale. I CSS sono ricavati dalla componente secca dei rifiuti unicamente non pericolosi e non più idonei al riciclo.

Viessmann

Enti pubblici lombardi, fino a 200.000 euro per sostituire la caldaia

Gli Enti pubblici lombardi che utilizzano nei propri edifici impianti di climatizzazione invernale obsoleti possono sostituirli sfruttando fondi regionali. C'è tempo fino al 20 luglio. Con il Bando regionale ex l.r. 9/20, la Lombardia promuove negli Enti pubblici la sostituzione delle caldaie funzionanti a combustibili solidi e liquidi, oppure quelli con oltre 15 anni di vita indipendentemente dal combustibile utilizzato. Al loro posto dovranno essere installati impianti a emissioni quasi nulle (pompe di calore) oppure ci si dovrà allacciare a reti di teleriscaldamento. Per Comuni sopra i 300 metri di quota, sarà anche possibile installare impianti a bassissime emissioni. La conclusione dei lavori connessi all'intervento dovrà avvenire entro il 2022. Chi può partecipare al Bando di Regione Lombardia? Al Bando possono partecipare i seguenti soggetti pubblici: - Enti locali lombardi (ovvero: Comuni, Province, Città Metropolitane, Comunità Montane, Unioni di Comuni); - Aziende lombarde per l'Edilizia Residenziale pubblica (ALER); - Parchi nazionali e consorzi ed enti autonomi gestori di parchi e aree naturali protette. Il soggetto pubblico deve essere proprietario dell'edificio in cui viene sostituito l'impianto. Qual è l'importo erogato? Il Bando di Regione Lombardia eroga un contributo a fondo perduto che copre fino al 90% del costo degli interventi, con un massimo erogabile per ogni beneficiario pari a 200.000 euro. Nel caso di installazione di impianti a bassissime emissioni, ammissibili solo sopra i 300 metri di quota, la percentuale massima di finanziamento è del 70%. La modalità di erogazione prevedono che il 50% sia fornito in anticipo all'accettazione del contributo assegnato, e il restante 50% a partire dal 2022, alla rendicontazione finale delle spese sostenute. Complessivamente, le risorse al momento messe a disposizione ammontano a 3,4 milioni di euro, di cui 1,7 milioni per il 2021 e 1,7 per il 2022. Quali tecnologie si possono installare? - Installazione di pompa di calore, comprese le opere complementari all'intervento come: sistemi di monitoraggio dei consumi energetici; sistemi di telecontrollo e/o telegestione dell'impianto; interventi sul sistema di distribuzione ed emissione del calore; - Installazione di pompa di calore elettrica, compresi: impianto fotovoltaico dotato di sistema di accumulo dell'energia elettrica; sistema di accumulo dell'energia elettrica, anche al servizio di impianto fotovoltaico già esistente; - Opere di allaccio alla rete di teleriscaldamento (limitatamente alla parte a carico del soggetto beneficiario); - Sistemi integrativi di generazione a fonte non rinnovabile ad alta efficienza, per rendere i Sistemi più flessibili (solo ad integrazione degli impianti a fonte rinnovabile); - Sistemi di controllo automatico per la regolazione ottimale degli impianti di integrazione a fonte fossile (se presenti); - Impianti a bassissime emissioni per i Comuni sopra i 300 metri di altitudine: caldaie conformi al Reg(UE) 813/2013 del 2 agosto 2013; impianti a fonti di energia rinnovabile (pellet e cippato certificati) di potenza superiore ai 35 kW in classe 5 Stelle, dotate di alimentazione automatica e di sistema di filtrazione integrato o esterno al corpo caldaia.

Mattia Merlini - CTI - Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente

Combustibili solidi secondari - Il Covid-19 non ferma la normazione ISO

Nel corso del 2020 sono proseguite via web le attività dell’ISO/TC 300 “Solid Recovered Fuels” e dei relativi Gruppi di Lavoro (GL). Gli esperti italiani, nominati dalla CT 283 ‘Energia da rifiuti’, hanno partecipato alle attività di normazione dei Combustibili Solidi Secondari – CSS (o SRF – Solid Recovered Fuels) – come sempre in prima linea e in particolare nel GL 1 “Terminologia”, GL 2 “Spe- cifiche e classificazione”, GL 4 “Prove meccaniche e fisiche” e GL 5 “Prove chimiche e determinazione del contenuto di biomassa”, l’unico GL coordinato e gestito dall’Italia. A questi si aggiungono il GL 3 “Metodi di campionamento e riduzione del campione” e il GL 6 “Sicurezza dei Combustibili Solidi Secondari”.

Dario Molinari - CTI - Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente

Biocombustibili solidi - L'evoluzione della normativa tecnica di un settore in continua crescita

Il settore dei biocombustibili solidi ha avuto una crescita significativa negli ultimi anni, sia dal punto di vista tecnologico sia dal punto di vista normativo. Il mondo della normazione tecnica ha fornito un costante suo supporto al mercato che a tutt'oggi dimostra ancora grande dinamicità e un enorme potenziale. Le attività in corso, nell'ambito della normazione del CTI, sono coperte da ben cinque Commissioni Tecniche (CT). La serie UNI EN 16510 sugli apparecchi di riscaldamento domestici a combustibile solido, attualmente sotto revisione, viene seguita dagli esperti nazionali della CT 257. In particolare, la UNI EN 16510-2-7, sulle stufe alimentate sia a ciocchi di legna che a pellet, è gestita dal CEN/TC 295 WG 2 a segreteria CTI. Il ruolo dell'Italia in tale contesto è importante a fronte di un settore industriale molto sviluppato e consolidato..

Mouser
Giuseppe Pinna - CTI - Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente

Impianti in esercizio a combustibile solido e liquido - Nuova linea guida per la verifica

La Commissione tecnica CT 258 "Canne fumarie" sta completando i lavori di un nuovo progetto di norma dal titolo "Impianti alimentati a combustibile liquido e solido, per uso civile, in esercizio - Linee guida per la verifica dell'idoneità al funzionamento in sicurezza dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione". Il progetto di norma rientra in un più ampio progetto che intende definire le linee guida per la verifica dell'idoneità al funzionamento in sicurezza di tutte le parti dell'impianto, e in particolare: - linee di adduzione del combustibile liquido da serbatoio a bruciatore; - locali adibiti allo stoccaggio del combustibile solido; - apparecchi di utilizzazione e locali d'installazione; - sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione.

Mattia Merlini - CTI - Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente

Combustibili solidi secondari

C’è la ISO/CD 21640 che stabilisce le regole per la classificazione e le specifiche dei combustibili solidi secondari. C’è la ISO/TR 21916 che ne fornisce i valori dei parametri di specifica per particolari utilizzi, come l’incenerimento e la gassificazione. C’è la ISO/CD 21644 che propone tre diversi metodi per la determinazione del contenuto di biomassa. E poi ci sono le norme tecniche e le linee guida nazionali che completano il quadro e che recentemente sono state sottoposte a revisione. Sono solo alcune delle norme sui combustibili solidi secondari (nel seguito CSS), ovvero dei combustibili ottenuti, mediante un trattamento meccanico, da rifiuti non pericolosi e preparati per essere avviati a recupero di energia in impianti di incenerimento o co-incenerimento.

Redazione - Aitec

Rifiuti bruciati nei cementifici: violazione dei criteri di classificazione di "End Of Waste" nella definizione di CSS.

due anni dalla entrata in vigore del DM 22/2013 sul Combustibile Solido Secondario (CSS) e a pochi mesi dalla emanazione del decreto "sblocca Italia" contenente disposizioni (art. 35) per "saturare termicamente" la "rete" degli impianti di incenerimento e attribuire loro la qualifica di impianti di recupero energetico, è possibile fare il punto della estensione e del livello raggiunto (o che potrà essere raggiunto) dall'ultima "offensiva" pro-incenerimento costituita dal "cavallo di Troia" rappresentato dal CSS.

Mattia Merlini - CTI - Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente

I combustibili solidi secondari: ora anche Cina, Corea, Egitto e Canada sui tavoli internazionali

Era il 18 aprile 2016 quando esperti da tutto il mondo si riunirono per la prima volta a Helsinki per dare inizio alla normazione dei combustibili solidi secondari (CSS), conosciuti in ambito internazionale come solid recovered fuels (SRF). A distanza di poco più di due anni, i sei gruppi di lavoro costituenti l’ISO/TC 300 “Solid Recovered Fuels” sono ancora in piena attività per lo sviluppo di norme tecniche ISO che si occupano degli aspetti relativi a: terminologia e gestione della qualità (WG1), classificazione e specifiche (WG2), metodi di campionamento e riduzione del campione (WG3), prove fisiche e meccaniche (WG4), prove chimiche e determinazione del contenuto di biomassa (WG5) e sicurezza (WG6). Nella settimana dedicata alla normazione dei CSS, organizzata dall’RSE presso il GE Learning Center di Firenze, hanno partecipato per la prima volta Cina, Corea, Egitto e Canad

Mattia Merlini - CTI - Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente

I combustibili solidi secondari: cosa c’è da sapere

Lo scorso settembre i massimi esperti di produzione di combustibili solidi secondari (CSS), conosciuti in ambito internazionale come solid recovered fuels (SRF), si sono dati appuntamento a Stoccolma per proseguire nell’attività normativa che sta portando all’elaborazione di un nutrito pacchetto di norme tecniche a livello ISO. L’organo tecnico predisposto per tale attività risiede nell’ISO/TC 300 ‘Solid recovered fuels’ che è stato appositamente strutturato per elaborare normativa tecnica su tematiche quali: terminologia e gestione della qualità (WG1), classificazione e specifiche (WG2), metodi di campionamento e riduzione del campione (WG3), prove fisiche e meccaniche (WG4), prove chimiche e determinazione del contenuto di biomassa (WG5) e sicurezza (WG6).

M. Merlini - CTI - Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente

La normativa in relazione ai combustibili solidi secondari

Mattia Merlini - CTI - Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente

Dossier CTI: CSS

Mattia Merlini - CTI - Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente

I CSS diventano tematica internazionale

Mattia Merlini - CTI - Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente

Le ultime novità sui CSS

Giovanni Ciceri - RSE - Ricerca sul Sistema Energetico

Dossier CTI: I combustibili solidi secondari

Antonio Panvini - CTI - Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente

La normativa tecnica di settore: novità e lavori in corso

Anna Martino - CTI - Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente

Etichettatura energetica delle caldaie a combustibile solido

Mattia Merlini - CTI - Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente

La UNI/TS 11553 - Le specifiche dei CSS ottenuti dal trattamento meccanico dei rifiuti non pericolosi

copertina Guida Idrogeno

L'ultima guida in partnership con La Termotecnica

Altri contenuti su Combustibili solidi

Mattia Merlini - CTI - Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente

Combustibili Solidi Secondari: un’opportunità per il futuro

L’Italia è un Paese che produce circa 30 milioni di tonnellate di rifiuti urbani e quasi 130 milioni di tonnellate di altri rifiuti pericolosi e non all’anno. Con riferimento a tali flussi, l’Italia presenta ancora un livello di smaltimento in discarica sensibilmente superiore ai più avanzati Paesi europei, pari a circa il 50% del totale (25% Nord, 62% Centro, 66% Sud) e tale situazione è dovuta anche al fatto che il ricorso alle discariche non è disincentivato. Alla luce di tali considerazioni, secondo la Direttiva 2008/98/CE, la gerarchia dei rifiuti stabilisce in linea generale un ordine di priorità di ciò che costituisce la migliore opzione ambientale nella normativa e politica dei rifiuti; tuttavia discostarsene può essere necessario per flussi di rifiuti specifici quando è giustificato da motivi di fattibilità tecnica, praticabilità economica e protezione dell’ambiente.

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CONVERT ITALIA Biomasse per impianti elettrici di piccola potenza

Convert Italia realizza impianti per la produzione di energia in modalità EPC, affiancando il Cliente dall’analisi di fattibilità del progetto fino alla costruzione dell’impianto. La manutenzione è “full risk” garantendo la produzione. La valorizzazione energetica dei sottoprodotti idonei alla combustione (Tabella 1.A DM 06/07/2012) è sostenibile in impianti del tipo: Caldaia a combustibile solido + Turbina ORC.

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