I combustibili solidi secondari: ora anche Cina, Corea, Egitto e Canada sui tavoli internazionali
Mattia Merlini - CTI - Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente
Giovanna Martignon, CTI
Giovanni Ciceri, CTI
Francesco Miccio, CTI
Marco Achilli, CTI
Daniele Gizzi, CTI
Giovanni Ciceri, CTI
Francesco Miccio, CTI
Marco Achilli, CTI
Daniele Gizzi, CTI
Era il 18 aprile 2016 quando esperti da tutto il mondo si riunirono per la prima volta a Helsinki per dare inizio alla normazione dei combustibili solidi secondari (CSS), conosciuti in ambito internazionale come solid recovered fuels (SRF). A distanza di poco più di due anni, i sei gruppi di lavoro costituenti l’ISO/TC 300 “Solid Recovered Fuels” sono ancora in piena attività per lo sviluppo di norme tecniche ISO che si occupano degli aspetti relativi a: terminologia e gestione della qualità (WG1), classificazione e specifiche (WG2), metodi di campionamento e riduzione del campione (WG3), prove fisiche e meccaniche (WG4), prove chimiche e determinazione del contenuto di biomassa (WG5) e sicurezza (WG6). Nella settimana dedicata alla normazione dei CSS, organizzata dall’RSE presso il GE Learning Center di Firenze, hanno partecipato per la prima volta Cina, Corea, Egitto e Canad
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Fonte: Energia e Dintorni - Ottobre 2018
Settori: Bioenergia, Biomasse, Combustibili, Efficienza energetica industriale, Energia, Normativa Tecnica, Ricerca e Sviluppo, Rifiuti, Rinnovabili
Parole chiave: Biomasse, Combustibili solidi, CSS combustibile solido secondario, Normativa Tecnica, RSE
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- Mattia Merlini
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