Efficienza energetica delle imprese
Le iniziative del POR FESR 2014-20 della Regione Piemonte per l'efficienza energetica delle imprese
Sommario
Interventi e iniziative per l'efficienza energetica delle imprese
Beneficiari: micro, piccole e medie imprese (mpmi) e le grandi imprese (gi)
Non in difficoltà sede dell'intervento in piemonte, attiva e produttiva
Codici ATECO ammessi: elenco 2016 + commercio/lavanderie
Affidabilità economica e finanziaria: prospettive di sviluppo e continuità aziendale; non trovarsi nella condizione di dover restituire precedenti agevolazioni concesse da regione Piemonte / finpiemonte, né destinataria di ordini di recupero.
Bando "Imprese" 2016 + "Restyling" 2020: contenuti
- Interventi ammissibili: gli interventi finanziabili devono essere compresi tra quelli suggeriti dalla diagnosi energetica allegata alla domanda ed eseguita secondo D. Lgs.102/2014:
o Efficientamento energetico:
Linea 1A: impianti di cogenerazione ad alto rendimento CAR (Direttiva 2012/27/UE, qualificati CAR da GSE);
Linea 1B: interventi per l'aumento dell'efficienza energetica dei processi produttivi;
Linea 1C: interventi per l'aumento dell'efficienza energetica degli edifici;
Linea 1D: sostituzione di sistemi e componenti a bassa efficienza con altri a maggiore efficienza;
Linea 1E: installazione di nuove linee di produzione ad alta efficienza.
o PRODUZIONE FER Linea 2: installazione di impianti a fonte rinnovabile:
- Condizioni specifiche di ammissibilità: tutti gli interventi ammissibili garantiscono un risparmio di emissioni climalteranti (kg di CO2 equivalente), parametrato alla situazione preesistente:
1A: 0,5 kg CO2eq / Euro investito + CAR;
1B: 0,3 kg CO2eq / Euro investito + RISPARMIO En. primaria > o = 1,00 kWh / Euro investito;
1C: 0,02 kg CO2eq / Euro investito:
. 0,01 kg CO2 ALBERGHI;
. 0,1 kg CO2 COMMERCIO.
1D: 0,3 kg CO2eq / Euro investito;
1E: 0,15 kg CO2eq / Euro investito;
2: 0,2 kg CO2eq / Euro investito + autoconsumo 100%.
Bando "Imprese" 2016 + "Restyling" 2020: contenuti
Tutti gli interventi proposti devono soddisfare i seguenti requisiti generali:
- Possono riguardare più unità locali della stessa impresa purché localizzate in Piemonte;
- Al momento della presentazione della domanda non devono essere obbligatori per il soggetto richiedente (ad esempio, prescrizioni derivanti da leggi in materia di ambiente, da provvedimenti di autorizzazione, ecc.) e non devono riguardare interventi necessari a conformarsi a norme dell'unione già adottate, anche se non ancora in vigore;
. Non devono riguardare reti di teleriscaldamento;...".
Dimensione del progetto:
Per le PMI non energivore sono ammissibili investimenti di importo minimo pari a Euro 50.000,00 e massimo di Euro 3.000.000,00.
Per le PMI energivore e le GI sono ammissibili investimenti di importo minimo pari a Euro 100.000,00 e massimo di Euro 5.000.000,00.
Durata del progetto: 24 / 18 mesi dalla data di concessione dell'agevolazione.
Bando "imprese" 2016 + "restyling" 2020: risultati
1)Ottimi risultati nella gestione tecnico-finanziaria del fondo, ...
2)...ma anche ottimi risultati energetico-ambientali, in ottemperanza ai requisiti del Bando: risultati attesi in sede di domanda saranno poi verificati in sede di rendicontazione e monitorati per i successivi 5 anni per ognuno dei beneficiari che avrà terminato gli interventi finanziati e avrà ottenuto esito positivo alla rendicontazione, con riconoscimento del contributo a fondo perduto.
Investimento vs intervento
- Complessivamente (primo e secondo sportello) sono state presentate 402 domande, di cui 287 ammesse per un totale importo ammesso di 139 M Euro a fronte di un importo del fondo stanziato pari a 97M Euro;
- Il grafico mostra la suddivisione degli interventi (numeri in grassetto) e dei costi ammessi a finanziamento per Linea di intervento scelta: si evidenzia che la linea di investimento prediletta è stata la Linea 2 per la realizzazione di impianti fotovoltaici, con n. 200 interventi, ovvero il 53%, ed un investimento pari al 36% del totale. Segue poi la Linea 1B in cui si trovano interventi di diversissima natura finalizzati a migliorare l'efficienza energetica dello stabilimento o di una linea di produzione: si tratta di n. 44 interventi, che hanno assorbito il 21% del budget disponibile pur rappresentando solamente il 12% del totale;
- Quasi a pari merito per investimento con la Linea 1B, è la Linea 1A per la realizzazione di nuovi impianti di cogenerazione ad alto rendimento (CAR): in verità sono soltanto n. 15 impianti, il 4% del totale, ma hanno richiesto un costo medio per intervento molto elevato (circa 1,8M Euro, quasi 3 volte il costo medio di un un intervento in Linea 1B e ben 7 volte il costo medio di un intervento in Linea 2!);
- Merita un cenno anche la Linea 1D in cui sono stati finanziati il 19% degli interventi, volti alla sostituzione di macchinari obsoleti: con il 9% del budget i n. 73 interventi hanno ottenuto risparmi in termini di efficienza energetica ed emissioni molto interessanti, come vedremo più avanti;
- Le Linee 1C e 1E rappresentano una casistica a sé stante in quanto, la prima ha impegnato poco budget e - come vedremo - ha avuto risultati energetico-ambientali poco interessanti; la seconda annovera tra i pochissimi interventi (n. 9, il 2%) casi molto particolari di nuove linee di produzione innovative, fortemente competitive nel mercato internazionale, e tipiche di quel comparto produttivo, quindi per nulla esemplificativi né replicabili.
Energia primaria risparmiata e tempo di ritorno dell'investimento
- Il grafico mostra per ogni linea di intervento i vantaggi portati dall'efficienza energetica, l'efficacia dell'intervento in termini di rapporto tra kWh e investimento [kWh/Euro] e il tempo di ritorno dell'investimento stesso.
- Gli interventi che maggiormente consentono l'efficienza energetica e di risparmiare Energia primaria sono quelli di sostituzione o introduzione di un impianto CAR (Linea 1A), che, sebbene si tratti di interventi costosi (come detto al paragrafo precedente), mostrano un indice di 5,1 kWhEP risparmiati per ogni euro investito, consentendo di recuperare il 34% del totale di Energia primaria risparmiata dall'intera Azione (ricordiamo che sono soltanto il 4% degli interventi ammessi!) e garantendo il minor tempo di ritorno: solo 2 anni;
- È interessante osservare come graficamente emerge chiaramente che il tempo di ritorno dell'investimento è inversamente proporzionale all'energia primaria risparmiata;
- Gli interventi di Linea 2, che sono i più numerosi e importanti in termini di budget speso, mostrano un risparmio energetico del 10% inferiore, un tempo di ritorno doppio ed un'efficacia dell'investimento dimezzata, non soltanto rispetto ai CAR, ma anche rispetto agli interventi della Linea 1B;
- L'investimento peggiore per capacità di risparmio di energia e per tempo di ritorno è senz'altro quello di riqualificazione degli edifici (Linea 1C), con 1,3 kWh/Euro e ben 7,7 anni necessari a rientrare dell'investimento.
È chiaro che l'impiantistica di processo, vuoi per potenze installate, vuoi per numero di ore di lavoro in un anno, ha una capacità di sviluppare efficienza energetica enormemente maggiore rispetto ad un impianto termico di climatizzazione. Il primato degli impianti CAR è proprio da ascriversi al fatto che questa tipologia di intervento è sostenibile - e quindi intrapresa dall'azienda - se esiste compresenza di fabbisogno termico ed elettrico e un'attività continuativa senza interruzione per un elevato numero di ore all'anno: laddove si verifica grande fabbisogno energetico per produzioni a ciclo continuo, ecco che si realizzano, a parità di investimento, risparmi più interessanti.
Video
Emissioni climalteranti vs investimento
- Per quanto riguarda gli aspetti ambientali, cari al POR principalmente per quanto riguarda il risparmio di emissioni climalteranti (misurate come tonnellate di CO2), si ripropone la situazione delineata per l'efficienza energetica: gli interventi che maggiormente consentono di risparmiare emissioni climalteranti sono quelli di sostituzione o introduzione di un impianto di CAR con 1,1 kg di CO2 risparmiata per ogni euro investito, seguono gli interventi di efficientamento delle linee produttive con 0,78 kgCO2 /Euro e gli impianti FTV con 0,43 kgCO2 /Euro;
- Tuttavia bisogna osservare che gli interventi di sostituzione di apparecchi e macchine obsoleti in Linea 1D, pur rappresentando soltanto il 8-9% dei risparmi di energia primaria e di CO2, mostrano un rapporto kWh/Euro e kgCO2/Euro decisamente migliore rispetto alla Linea 2, dunque ai fini della sostenibilità energetico - ambientale sono da preferirsi;
- Pur consapevoli che è necessario verificare la bontà delle precedenti osservazioni con un'attenta fase di monitoraggio (obbligatorio per 5 anni per tutti quei beneficiari che supereranno la fase di rendicontazione), con i risultati attesi del secondo sportello, sembra di poter affermare che ci sia una buona proporzionalità tra il risparmio di energia primaria e le emissioni climalteranti.
È importante sottolineare che la misura ha prodotto i risultati attesi, assegnando la dotazione complessiva di 97 M Euro, e superando l'obiettivo di riduzione delle emissioni climalteranti previsto per il 2023: infatti, sono state risparmiate 87.147 tonCO2 contro un target atteso di 81.647 ton CO2.
Emissioni inquinanti vs investimento
- Con l'attivazione del secondo sportello si è poi intrapresa un'analisi degli effetti sulla riduzione degli inquinanti atmosferici, in termini di NOx e PM10 (NB: per poterli rappresentare sul medesimo grafico è stato necessario rappresentare i kgNOx su base 100), inquinanti per lo più legati alle combustioni dei fossili e nonostante questo con andamenti differenti tra loro;
- Per quanto riguarda gli NOx i risultati migliori in termini assoluti li realizza la Linea 2, a seguire la Linea 1A, 1E, 1B, 1D e 1C; in termini di rapporto kgNOx/Euro, invece, è la Linea 1B quella che risulta maggiormente conveniente, seguita da 1A, 1E, 2, 1D e 1C;
- Per quanto riguarda i PM10, la situazione cambia sensibilmente: gli interventi maggiormente capaci di ridurre le emissioni di PM10 sono a pari merito quelli di Linea 1A - CAR e Linea 2 - FTV, seguiti da 1E, 1D, 1B, 1C. Ma in termini di kgPM10/Euro dopo la Linea 1A, si attesta la 1B, 1E, 2, 1d e 1C.
Dunque, fatti salvi i risultati del monitoraggio quinquennale cui saranno obbligatoriamente soggetti i beneficiari dei fondi, risultati che potrebbero confermare o meno le previsioni di progetto fin qui presentate, ad oggi non è possibile legare con proporzionalità diretta il risparmio di energia primaria al risparmio delle emissioni atmosferiche.
Conclusioni
Bando "imprese" 2016 + "restyling" 2020: risultati
Relazione finale Progetto LIFE PrepAIR - Azione C.15
Tipo di intervento
- Relamping: la sostituzione di lampade tradizionali o neon con tecnologia LED porta a risparmi fortemente dipendenti dalla tecnologia esistente. La replicabilità è elevata. La standardizzabilità è elevata. La tecnologia LED è sì consolidata, ma supporti e lampade sono molto simili tra loro, soprattutto se devono rispondere ai medesimi standard di comfort idoor e sicurezza dei luoghi di lavoro. Implementabilità è levata e in genere non è necessario sospendere la produzione;
- Introduzione di inverter: si tratta dell'inserimento di dispositivi inverter su macchinari elettrici per la modulazione della potenza di lavoro in funzione dei carichi richiesti. La replicabilità è elevata. La standardizzabilità è elevata. Gli inverter sono macchine elettriche sempre uguali, applicabili a motori elettrici di macchinari diversi. Implementabilità è media e in generale si riesce ad eseguire gli interventi con brevi sospensioni della produzione;
- Sostituzione di compressori: i compressori di fluidi (gas o liquidi) spesso sono macchine obsolete, la cui sostituzione può risultare molto vantaggiosa. La replicabilità è elevata. La standardizzabilità è media. I compressori tra loro si diversificano per tipologia di fluido trattato. Implementabilità è media e in generale si riesce ad eseguire gli interventi con brevi sospensioni della produzione;
- Recupero di calore: a fronte di costi relativamente contenuti, si tratta in generale di interventi compositi volti a recuperare gli sprechi di calore per irraggiamento (da forni, condotte, ecc.), convezione (fumi al camino), conduzione (fluidi caldi che percorrono lunghe condotte non isolate), attraverso l'isolamento termico di condotte, forni ecc. con immediato risparmio del combustibile utilizzato per produrre quel calore.
- Andrea Maffezzoli
- Fabrizio Riccioni
- Piva Alessandro
- Andrea Maffezzoli
- Andrea Maffezzoli