Cop28, trovato l'accordo: "no uscire da fonti fossili" ma "transitare"
Il testo non contiene più la dicitura "phase-out", che auspicava l'eliminazione dei combustibili fossili e che più di 100 Paesi avevano invocato, ma chiede una transizione dai combustibili fossili, per la prima volta scritta la parola "combustibili fossili" nel testo
COP28, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, si è conclusa il 12 dicembre 2023 a Dubai.
L'obiettivo principale della conferenza era quello di identificare soluzioni globali per limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5 gradi Celsius, accelerare la transizione verde e raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi.
Durante la conferenza, è stato raggiunto un accordo storico per un fondo di perdite e danni, che prevede che i paesi più inquinanti forniscono supporto finanziario ai paesi più vulnerabili per le perdite e i danni causati dal cambiamento climatico.
Tuttavia, il fondo di perdite e danni di $700 milioni promesso dai paesi più ricchi responsabili dell'emergenza climatica copre meno dello 0,2% di ciò che è necessario ogni anno. Inoltre, il denaro promesso dovrebbe essere nuovo e aggiuntivo agli impegni esistenti e fornito sotto forma di sovvenzioni, non di prestiti.
Inoltre, la conferenza ha visto una disputa sulle dichiarazioni del presidente della conferenza, Sultan Al Jaber, sulla scienza dei combustibili fossili. Al Jaber, che dirige la compagnia petrolifera di stato degli Emirati Arabi Uniti, Adnoc, ha affermato che non c'è alcuna scienza che indichi che sia necessario un abbandono graduale dei combustibili fossili per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius.
Questa dichiarazione ha suscitato l'indignazione degli scienziati del clima e ha portato a una conferenza stampa di emergenza in cui Al Jaber ha dovuto difendere le sue opinioni.
Al-Jaber ha annunciato che "per la prima volta in assoluto" nella storia delle Cop "abbiamo scritto combustibili fossili nel testo", si tratta della terza versione di testo presentata in circa due settimane.
I 198 delegati si sono accordati su di un testo che parla di "transizione" e non di "eliminazione", se non per il carbone.
Per la prima volta si cita l'energia nucleare fra le fonti da utilizzare per la riduzione della CO2.
Il testo "riconosce la necessità di riduzioni profonde, rapide e durature delle emissioni di gas serra in linea con il percorso dell'1,5 gradi e invita le parti a contribuire agli sforzi globali, secondo modalità determinate a livello nazionale, tenendo conto dell'accordo di Parigi, occorre triplicare la capacità di energia rinnovabile a livello globale e raddoppiare la media globale del tasso annuo di efficienza energetica entro il 2030".
Speriamo che gli impegni presi durante la conferenza possano essere tradotti in azioni concrete per affrontare la crisi climatica globale.
L'obiettivo principale della conferenza era quello di identificare soluzioni globali per limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5 gradi Celsius, accelerare la transizione verde e raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi.
Durante la conferenza, è stato raggiunto un accordo storico per un fondo di perdite e danni, che prevede che i paesi più inquinanti forniscono supporto finanziario ai paesi più vulnerabili per le perdite e i danni causati dal cambiamento climatico.
Tuttavia, il fondo di perdite e danni di $700 milioni promesso dai paesi più ricchi responsabili dell'emergenza climatica copre meno dello 0,2% di ciò che è necessario ogni anno. Inoltre, il denaro promesso dovrebbe essere nuovo e aggiuntivo agli impegni esistenti e fornito sotto forma di sovvenzioni, non di prestiti.
Inoltre, la conferenza ha visto una disputa sulle dichiarazioni del presidente della conferenza, Sultan Al Jaber, sulla scienza dei combustibili fossili. Al Jaber, che dirige la compagnia petrolifera di stato degli Emirati Arabi Uniti, Adnoc, ha affermato che non c'è alcuna scienza che indichi che sia necessario un abbandono graduale dei combustibili fossili per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius.
Questa dichiarazione ha suscitato l'indignazione degli scienziati del clima e ha portato a una conferenza stampa di emergenza in cui Al Jaber ha dovuto difendere le sue opinioni.
Al-Jaber ha annunciato che "per la prima volta in assoluto" nella storia delle Cop "abbiamo scritto combustibili fossili nel testo", si tratta della terza versione di testo presentata in circa due settimane.
I 198 delegati si sono accordati su di un testo che parla di "transizione" e non di "eliminazione", se non per il carbone.
Per la prima volta si cita l'energia nucleare fra le fonti da utilizzare per la riduzione della CO2.
Il testo "riconosce la necessità di riduzioni profonde, rapide e durature delle emissioni di gas serra in linea con il percorso dell'1,5 gradi e invita le parti a contribuire agli sforzi globali, secondo modalità determinate a livello nazionale, tenendo conto dell'accordo di Parigi, occorre triplicare la capacità di energia rinnovabile a livello globale e raddoppiare la media globale del tasso annuo di efficienza energetica entro il 2030".
Speriamo che gli impegni presi durante la conferenza possano essere tradotti in azioni concrete per affrontare la crisi climatica globale.
Settori: Ambiente, Cambiamento climatico, Combustibili, Efficienza energetica industriale, Energia, Energia nucleare, Energie non rinnovabili, Inquinamento, Petrolchimico, Rinnovabili
Mercati: Chimica, Petrolchimica, Plastica
- Pierangelo Andreini
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- MASE - Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica
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- Kyoto Club
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