Cogenerazione con fotovoltaico integrato e intelligenza artificiale: 2.900 tonnellate/anno di CO2 in meno per Surgital
Con un'attività di revamping, CGT ha permesso a Surgital SpA, storica azienda italiana leader nel settore di pasta fresca surgelata, di salvaguardare parte di un impianto di cogenerazione, riducendo tempi e costi del fermo impianto.
Modellato su specifiche esigenze e con una potenza di 4,3 MW, l'impianto produce energia elettrica, termica e frigorifera, con una riduzione di CO2 di quasi 2.000 tonnellate all'anno, che arrivano a 2.900 grazie al nuovo impianto fotovoltaico integrato.
Il tutto si completa con una piattaforma di comando e controllo di tutti i sistemi di produzione energetici basata su modelli "AI" e "machine learning" che, a regime, porterà una ulteriore riduzione dei consumi energetici e quindi delle conseguenti emissioni di CO2 fino a 1.500 tonnellate all'anno.
Con 34 linee produttive e uno stoccaggio sottozero, Surgital ha bisogno di un grande quantitativo di energia in ogni fase del ciclo produttivo: energia elettrica, energia termica sotto forma di vapore saturo per le cotture, l'acqua calda per il preriscaldo dell'acqua alimentare, e, infine, energia frigorifera per il surgelamento e il mantenimento a -20 °C del prodotto congelato in magazzino.
Per questo, già nel 2010, Surgital aveva realizzato una centrale cogenerativa dotata di gruppo elettrogeno Cat da 6 MW. Dopo 12 anni di funzionamento, CGT - storica azienda italiana che fa parte del Gruppo TESYA e che da sempre si è presa cura della manutenzione e dell'efficienza di questo gruppo elettrogeno Cat - ha proposto a Surgital di installarne uno nuovo per ottenere un significativo miglioramento dei rendimenti elettrici e termici.
Dopo un'approfondita analisi della configurazione energetica dell'area produttiva, elaborando scenari alternativi e confrontando il business plan, CGT ha proposto a Surgital la migliore soluzione possibile: una soluzione di revamping che, grazie a un'attenta progettazione, ha previsto l'inserimento di un nuovo gruppo elettrogeno CAT CG260-16 da 4,3 MW mantenendo alcune parti del "BOP", come per esempio il sistema di abbattimento fumi, la caldaia a recupero per la produzione di calore e il gruppo frigo da assorbimento.
Inoltre, l'analisi condotta da CGT ha sottolineato l'utilità di integrare l'impianto di cogenerazione con uno fotovoltaico da 2,5 MW che contribuisce ad integrare il fabbisogno elettrico dello stabilimento con energia rinnovabile e carbon free.
CGT ha, quindi, progettato, fornito e installato i pannelli fotovoltaici con le relative strutture, gli inverter e la cabina di trasformazione containerizzata, includendo anche il collegamento elettrico alla cabina MT del Cliente.
Il gruppo elettrogeno Cat sarà coperto da contratto di manutenzione full service e sarà fornito di un avanzato servizio di monitoraggio da remoto delle prestazioni di tutti i sistemi di produzione di energia all'interno dello stabilimento.
Con 34 linee produttive e uno stoccaggio sottozero, Surgital ha bisogno di un grande quantitativo di energia in ogni fase del ciclo produttivo: energia elettrica, energia termica sotto forma di vapore saturo per le cotture, l'acqua calda per il preriscaldo dell'acqua alimentare, e, infine, energia frigorifera per il surgelamento e il mantenimento a -20 °C del prodotto congelato in magazzino.
Per questo, già nel 2010, Surgital aveva realizzato una centrale cogenerativa dotata di gruppo elettrogeno Cat da 6 MW. Dopo 12 anni di funzionamento, CGT - storica azienda italiana che fa parte del Gruppo TESYA e che da sempre si è presa cura della manutenzione e dell'efficienza di questo gruppo elettrogeno Cat - ha proposto a Surgital di installarne uno nuovo per ottenere un significativo miglioramento dei rendimenti elettrici e termici.
Dopo un'approfondita analisi della configurazione energetica dell'area produttiva, elaborando scenari alternativi e confrontando il business plan, CGT ha proposto a Surgital la migliore soluzione possibile: una soluzione di revamping che, grazie a un'attenta progettazione, ha previsto l'inserimento di un nuovo gruppo elettrogeno CAT CG260-16 da 4,3 MW mantenendo alcune parti del "BOP", come per esempio il sistema di abbattimento fumi, la caldaia a recupero per la produzione di calore e il gruppo frigo da assorbimento.
Inoltre, l'analisi condotta da CGT ha sottolineato l'utilità di integrare l'impianto di cogenerazione con uno fotovoltaico da 2,5 MW che contribuisce ad integrare il fabbisogno elettrico dello stabilimento con energia rinnovabile e carbon free.
CGT ha, quindi, progettato, fornito e installato i pannelli fotovoltaici con le relative strutture, gli inverter e la cabina di trasformazione containerizzata, includendo anche il collegamento elettrico alla cabina MT del Cliente.
Il gruppo elettrogeno Cat sarà coperto da contratto di manutenzione full service e sarà fornito di un avanzato servizio di monitoraggio da remoto delle prestazioni di tutti i sistemi di produzione di energia all'interno dello stabilimento.
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Settori: Cogenerazione, Efficienza energetica industriale, Elettrotecnica, Energia, Fotovoltaico, Refrigerazione, Rete elettrica, Revamping impianti, Rinnovabili
Mercati: Alimentare e Beverage, Edilizia
- Andrea Maffezzoli
- MIMIT - Ministero delle Imprese e del Made in Italy
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