Sviluppo di un modello di rigeneratore a stato-solido basato su effetti calorici combinati
C. Aprea - Università di Salerno
A. Maiorino, Università di Salerno
C. Masselli, Università di Salerno
A. Greco, niversità di Napoli Federico II
C. Masselli, Università di Salerno
A. Greco, niversità di Napoli Federico II
Oggigiorno la refrigerazione ed il condizionamento ambientale sono responsabili del 17% del consumo energetico mondiale. La tecnologia maggiormente responsabile di questo dato è la compressione di vapore (VC), dacché essa è alla base della maggior parte dei sistemi di refrige-razione e condizionamento ambientale. Nel corso degli anni, si sono susseguite moltissime categorie di refrigeranti impiegati nella refrige-razione a compressione di vapore: dai CFC e HCFC, il cui uso è stato poi vietato dal Protocollo di Montreal [a] poiché dotati di potenziale di distruzione dello strato di ozono a livello stratosferico (ODP, potenziale di distruzione dell’ozono); fino agli HFC, non dannosi per l’ozono ma dotati di un elevato GWP (indice di surriscaldamento globale). Le emis-sioni di HFC sono purtroppo in crescita costante (8-9% all’anno) [2].
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Fonte: La Termotecnica, novembre 2017
Settori: Climatizzazione, Efficienza energetica industriale, Energia, GAS, HVAC, Refrigerazione, Termotecnica industriale
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- Lorenzo Cusinato
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