Il nucleare tre anni dopo Fukushima
Alessandro Clerici - WEC Italia - Comitato nazionale italiano del Consiglio Mondiale dell'Energia
Nei paesi con pareri ambivalenti o negativi sul nucleare, l’incidente di Fukushima è servito (vedi Italia) e servirà come ulteriore esempio per opporvisi. Vi è stato un aumento della mentalità del “non nel mio cortile” specie in zone vulnerabili a disastri naturali (terremoti, tsunami, alluvioni, frane ecc). Vi è stato anche un aumento del costo delle centrali nucleari per le maggiori richieste di sicurezza, tempi di permessi più lunghi, costi maggiori delle assicurazioni, che hanno reso economicamente svantaggiato il nucleare: in Europa prezzi della CO2 bassi (5 €/ton CO2 favoriscono l’uso del carbone anche rispetto al gas), o negli Stati Uniti dove con i 3,5$/MBTU dello shale gas si ha un costo di 35$/MWh prodotto, hanno espanso l’uso del gas per produrre elettricità.
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Fonte: La Termotecnica ottobre 2014
Settori: Energia nucleare, Energie non rinnovabili, GAS, Inquinamento, Petrolchimico, Termotecnica industriale
Mercati: Chimica, Petrolchimica, Plastica
- Luigi Mazzocchi
- Lorenzo Mottura
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