Mediante una campagna di prove in laboratorio programmata con sufficiente anticipo è possibile avviare un digestore a freddo e portare l'impianto a potenza nominale nel giro di pochi giorni. Il risparmio di gasolio per il riscaldamento del digestato , unito alla produzione extra di energia, può fare risparmiare migliaia di euro.
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Il lavoro a distanza permette di evitare l'emissione di circa 600 chilogrammi di anidride carbonica all'anno per lavoratore (-40%) notevoli risparmi in termini di tempo (circa 150 ore), distanza percorsa (3.500 km) e carburante (260 litri di benzina o 237 litri di gasolio).
Lo sviluppo dei trasporti sostenibili è determinante per favorire la decarbonizzazione della società. Secondo i dati della Commissione Europea, i trasporti sono responsabili del 25% delle emissioni di gas serra nell'UE. Il primato spetta alla mobilità su gomma, che incide per il 72%. S eguono il trasporto marittimo (14%) e aereo (13%). Il treno rimane attualmente capofila dei trasporti sostenibili essendo nella maggior parte dei casi un mezzo elettrificato: la sua variante a gasolio pesa, infatti, solo per lo 0,4%.
1. La manutenzione dell'olio come approccio alla green economy e al rincaro delle materie prime 2. Perché filtrare e mantenere il fluido di processo 3. Le regole 4. Caso applicativo: Oli biodegradabili EAL - impianto Desorber Combi 5. Caso applicativo: Gasolio - impianto PTU 6. Caso applicativo: Olio lubrificante motore - impianto HDU 7. Caso applicativo: Olio idraulico gru e argani - impianto HDU
Deparia fornisce impianti per l'abbattimento di NOx adatti agli impianti di produzione di energia, motori diesel e generatori statici a gasolio/metano/biomasse fino a 20 MW, in più settori industriali.
I diversi carburanti per il trasporto navale presentano diversi percorsi verso una maggiore sostenibilità. Oltre all'idrogeno verde, nelle diverse forme compresso, liquido, come ammoniaca o come metanolo, anche il gasolio marino e l'olio combustibile sono suscettibili di essere sostituiti nel tempo da soluzioni completamente green.
Parte 1: Sistemi di evacuazione della combustione La norma stabilisce i criteri per verificare la sussistenza dei requisiti di sicurezza dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione degli impianti ad uso civile in esercizio alimentati a combustibile liquido e/o solido.
Si sente spesso parlare di centrali turbogas ma in cosa consistono esattamente? E quali vantaggi comportano? Ecco tutto quello che dovete sapere a riguardo. Le centrali turbogas utilizzando una fonte di energia primaria, solitamente gas metano, biogas, gasolio ma non solo, producono energia elettrica attraverso una turbina a gas.
La cogenerazione e la trigenerazione sono argomenti di grande attualità. Recentemente sono stati varati provvedimenti normativi e legislativi atti a promuovere l'utilizzo esteso di queste proposte tecnologiche e se ne prevedono di conseguenza importanti sviluppi applicativi. Gli argomenti trattati nel presente lavoro riguardano impianti di piccola cogenerazione, ossia quelli che coprono potenze elettriche fino a 1 MW, che utilizzano allo scopo motori a combustione interna. In particolare verranno considerate le problematiche poste dall' adozione, in accoppiamento ai motori, di assorbitori, apparecchiature queste che permettono la conversione del calore recuperato dal sistema cogenerativo in energia frigorifera atta agli impieghi più vari, quali processi industriali e climatizzazione ambientale. I gruppi utilizzati allo scopo sono caratterizzati da potenze frigorifere fino a 176 kW, sono modulari nella concezione costruttiva e compatibili tra di loro, il che permette installazioni con più unità per coprire livelli di potenza diversi. Per il loro azionamento è possibile utilizzare acqua a temperature assai basse, fra i 70 °C e i 95 °C. Producono acqua a 7 °C, con un'efficienza di conversione del 70%. Di seguito verranno formulati particolari suggerimenti atti ad ottenere il massimo rendimento energetico del sistema combinato. Va peraltro segnalato come questa formula tecnologica, altrimenti denominata trigenerazione, trovi da tempo ampia e proficua diffusione nei paesi del nord Europa, assai attenti ad ogni proposta di uso efficiente dell'energia. La cogenerazione e la trigenerazione Il termine cogenerazione si riferisce alla produzione combinata di calore ed energia elettrica (CHP = Combined Heat and Power) ottenuta impiegando energia primaria. L'energia primaria può essere quella potenziale del gas o del gasolio utilizzata in un motore a combustione interna, che aziona un generatore elettrico. Una gran parte del calore generato dal motore viene recuperata ed impiegata per scopi diversi. In passato, era uso comune installare in loco gruppi elettrogeni, sia per le emergenze - stand by - da utilizzare cioè in caso d' interruzione dell'alimentazione da rete, sia per la produzione dell'energia elettrica necessaria in tutti quei casi in cui questa non era altrimenti disponibile. Allora non si prestava grande attenzione al rendimento complessivo del sistema; la figura 1 illustra l'efficienza caratteristica di una installazione di produzione di energia elettrica, senza alcun recupero del calore dal motore. Gli attuali costi dell'energia primaria, quelli dell'energia elettrica e l'efficienza globale ottenibile con il recupero del calore da un gruppo elettrogeno hanno cambiato completamente l'intero concetto impiantistico adottato, portando alla scelta di soluzioni miranti alla drastica riduzione dei costi. Il rendimento ricavabile su motori, che convertono l'energia meccanica in energia elettrica, è dell'ordine del 32%; ciò in altri termini significa che l'acqua di raffreddamento del motore e i gas prodotti disperdono quasi il 70% dell'energia potenziale del combustibile di alimentazione impiegato. Peraltro, normalmente la possibilità di recupero del calore generato dal motore può risultare dell'ordine del 90%.
Una caldaia a legna o pellet di ultima generazione abbatte fino a 8 volte le emissioni nell'aria. Oggi è possibile sfruttare diverse agevolazioni: dal Conto Termico al Bonus Casa, al Superbonus 110%. Quando si abita in una zona dove non è presente la rete del gas metano, per riscaldare la propria casa e produrre acqua calda sanitaria esistono due possibilità: utilizzare caldaie a combustibili fossili immagazzinabili in cisterne e depositi (gasolio, Gpl), oppure utilizzare caldaie a legna o pellet. La seconda strada è senz'altro quella migliore, sia dal punto di vista economico che ambientale. Bisogna però utilizzare impianti di ultima generazione, più efficienti e a basse emissioni, che proprio per questi motivi godono degli incentivi statali come Superbonus 110%, Bonus Casa e Conto Termico, come spieghiamo più avanti. La scelta di un impianto di riscaldamento a legna o pellet può essere valutata anche in un'abitazione dove è presente la rete del gas metano, se si desidera affiancare il sistema di riscaldamento tradizionale con una fonte rinnovabile, ottenendo anche un importante risparmio in bolletta. Ricordiamo che l'installazione di una caldaia a legna o a pellet non è particolarmente invasiva, perché l'impianto può funzionare con i termosifoni esistenti, senza dover fare interventi negli appartamenti (ad esempio, per installare un impianto di riscaldamento a pavimento o a bassa temperatura quasi necessario con le pompe di calore). Biomassa legnosa, una fonte "carbon neutral" La biomassa solida legnosa, in versione pellet o pezzi di legna, è classificata come una fonte rinnovabile perché è disponibile liberamente in natura in grandi quantità. L'apporto di CO2 in atmosfera è considerato "neutro", perché la biomassa legnosa, quando brucia, restituisce all'ambiente la CO2 che ha accumulato durante la propria crescita. Questo fatto non determina alcun impatto sul riscaldamento globale dovuto alle crescenti emissioni di CO2. La biomassa legnosa, però, non è esente da altre emissioni, dovute soprattutto ad apparecchi vetusti e inefficienti. Basti pensare che il 70% degli apparecchi a biomassa installati in Italia, circa 6,3 milioni, ha più di 10 anni! (Fonte AIEL, Associazione Italiana Energie Agroforestali). Basterebbe sostituire gli apparecchi inquinanti per ottenere enormi risultati sull'ambiente e gli incentivi esistenti hanno proprio questo scopo. Generatori a biomassa legnosa e classificazione in Stelle Dal punto di vista delle emissioni e del rendimento, la qualità dei generatori di calore a biomassa legnosa viene valutata con una classificazione in Stelle, secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale n. 186 del 07/11/2017: maggiore è il numero di Stelle, più basse sono le emissioni e più alto è il rendimento. Le emissioni dei nuovi generatori a biomassa legnosa, con un numero di Stelle pari a 4 o 5, sono fino a 8 volte inferiori rispetto agli impianti di vecchia generazione (per sapere di più sulla classificazione delle caldaie a biomassa legnosa leggi anche "Come scegliere un impianto a biomassa ecosostenibile"). La scelta del numero di Stelle non è un semplice "vezzo" di chi è attento alla sostenibilità: in Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Toscana, dal 1° gennaio 2020 è vietato installare generatori a biomassa con classe inferiore a 4 stelle. Bisogna sottolineare che anche la qualità del combustibile influisce fortemente sull'efficienza dell'impianto e sulle emis
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- La rete di distribuzione dei carburanti sulla viabilità autostradale è interessata, da alcuni anni, da una significativa contrazione dei consumi (dal 2008 ad oggi -23% per la benzina e -12% per il gasolio) - gravosi impegni assunti nelle ultime procedure per l’affidamento del servizio di distribuzione carbolubrificanti con conseguente insostenibilità della gestione delle aree di servizio autostradali.
La gamma di soluzioni Tempco per impianti di Cogenerazione comprende, infine, unità compatte preassemblate di pre riscaldamento T START Engine, per riscaldamento del combustibile utilizzato nel ciclo cogenerativo, diesel, nafta, gasolio, biodiesel e olio di palma. Il riscaldamento è ottenuto mediante resistenze elettriche e moduli di recupero di calore, con precisione nella regolazione della temperatura di 2 °C, impiegando diversi fluidi di lavoro, come olio motore, acqua e liquido antigelo da motore, olio idraulico e vapore, per offrire la massima versatilità e flessibilità operativa.
È del tutto evidente l’oggettiva difficoltà di raggiungere al 2020 il 10% di biocarburanti sul totale dei carburanti utilizzati per il trasporto (obiettivo del pacchetto europeo clima-energia). A fronte di 33,4 milioni di t. previsti al consumo nel 2020 di carburanti fossili (come somma tra gasolio e benzina) , i biocarburanti attesi non supereranno i 2,4 milioni di t. I tanto discussi e annunciati biocarburanti di seconda generazione non sono ancora prodotti su larga scala, numerose attività di ricerca e progetti pilota sono in corso in Nord America, Europa, Brasile, Cina, India e Tailandia. Se agli oli vegetali provenienti dal Sud Est Asiatico utilizzati nei processi di esterificazione per la produzione di biodiesel fossero sostituiti oli prodotti dalle oleaginose europee, avremmo almeno ridotto l’importazione di proteine vegetali dall’Argentina.
Liquigas, società leader in Italia nella distribuzione di GPL (Gas di Petrolio Liquefatto) per uso domestico e GNL (Gas Naturale Liquefatto) per la clientela industriale, annuncia di aver sottoscritto un accordo con FCA per la fornitura di GNL al Circuito di Balocco (VC), un complesso di circuiti automobilistici in provincia di Vercelli che è da tanti anni uno dei principali centri di collaudo per i veicoli del gruppo. Il Proving Ground di Balocco è inoltre sede di manifestazioni molto apprezzate dagli appassionati di auto, quali raduni di auto storiche e track days. La scelta del GNL è funzionale all’approvvigionamento energetico a uso termico e per il funzionamento efficiente degli ambienti di servizio destinati alla pausa pranzo dei dipendenti del Centro. Grazie a questa innovazione, che consentirà la conversione dell’impianto dal gasolio al GNL, il Centro Sperimentale Balocco riuscirà a ridurre in modo significativo l’impatto ambientale grazie alle minori emissioni di CO2 ed la riduzione di quasi il 100% delle emissioni di SOx e di NOx. La combustione del GNL, inoltre, non produce il PM10, uno degli agenti inquinanti piu importanti per la salute nei centri urbani. Inoltre, FCA potrà beneficiare di un combustibile che possiede un alto potere calorifico ed un prezzo che ha confermato un andamento stabile negli ultimi due anni. Tra i fattori che hanno portato FCA a scegliere Liquigas nell’ambito di una gara per la fornitura di GNL vi sono la capacità dell’azienda di garantire una soluzione “chiavi in mano”, che comprende il dimensionamento e l’installazione dell’impianto sulla base delle esigenze energetiche del cliente, il monitoraggio dei parametri di sicurezza e dei livelli di combustibile a distanza tramite un sistema telemetrico per garantire un approvvigionamento di GNL sempre tempestivo, oltre a un servizio di manutenzione e l’assistenza 24 ore su 24.
Un condominio nel centro di Milano ha scelto di sostituire la propria caldaia a gasolio con una caldaia a pellet Pelletfire Plus di KWB, con un notevole risparmio in termini di costi annuali per il riscaldamento oltre che una riduzione delle emissioni di CO2.
Vantaggi della filtrazione nel modo della cogenerazione e un'esperienza di filtrazione dell'olio diatermico. La filtrazione degli oli motore in sistemi di cogenerazione, i gradi di filtrazione; misurare la contaminazione solida. Contaminazione degli oli e prodotti di degrado. - Filtrazione oli in motori alimentati a gasolio. - Filtrazione oli in motori alimentati a BioGas. - Filtrazione oli in motori alimentati aa gas di discarica. Filtrazione oli combustibili negli impianti cogenerazione e risultati.. Cliente Maco srl, risultati della filtrazione degli oli diatermici.
Lo scopo di questo lavoro è analizzare la realtà delle stufe a pellet nel 2011, cercando di dare ad un ipotetico lettore tutte le informazioni necessarie alla valutazione di questi recenti sistemi di riscaldamento. Considerato che l’efficienza e le prestazioni di tali sistemi sono legati alla qualità della biomassa bruciata e alle caratteristiche delle apparecchiature che la utilizzano, la ricerca si divide grossomodo in due parti. Nella prima parte si esamina il combustibile partendo dall’analisi delle fasi di produzione del pellet, valutandone mercato e qualità ed elencando infine pregi e difetti di questo materiale senza dimenticare di confrontarlo con i combustibili tradizionali quali gasolio metano e legna.
Questa tesi è uno studio sperimentale di come l’illuminazione influenza la crescita della coltura algale, per la produzione olio a scopo energetico. Le alghe sono probabilmente la miglior fonte di olio vegetale per produzione di energia rinnovabile e biodiesel, quindi la produzione di olio dalle alghe potrebbe essere l’unica strada per sostituire grandi quantità di gasolio con biodiesel. L’aspetto più critico è la scelta della specie di alga ottimale e la messa a punto delle condizioni di crescita tali da ottenere la più alta velocità di crescita insieme ad un alto contenuto lipidico. Studio delle condizione migliori che consentono di ottenere la più alta velocità di crescita ed un alto contenuto lipidico nelle microalghe, variando il tipo di illuminazione.
Lo scopo della tesi è quello di analizzare una caldaia a condensazione a gasolio che descrive gli aspetti relativi alla combustione e fenomeni di trasferimento di calore che si verificano nel dispositivo.Saranno indagati anche gli aspetti normativi che definiscono metodi di calcolo e prove di laboratorio per valutare il rendimento energetico di un boiler.
Combustibili: i sistemi di filtrazione CJCTM HDU 27/27-27/108 sono progettati per la filtrazione on-line e off-line di tutti i combustibile liquidi. Oli lubrificanti: i sistemi di filtrazione CJCTM HDU27/27-27/108 sono progettati per la filtrazione in continuo di oli lubrificanti di motori alimentati a gasolio, biodiesel, oli vegetali, grassi animali, gas di rete, biogas e gas di discarica.