Diagnosi energetiche dei processi
Le nuove linee guida CTI per le diagnosi energetiche dei processi: la UNI/TR 11824
Sommario
Diagnosi energetiche dei processi preliminari e certificazioni energetiche
Le diagnosi energetiche precedenti l'intervento e APE successiva sono obbligatorie e devono corredare la richiesta di incentivo nei casi elencati di seguito, a pena di decadenza, per il riconoscimento degli incentivi.
Le diagnosi e l'Attestato di Prestazione Energetica devono essere redatte secondo le norme indicate a seguire e comunque, nel rispetto delle vigenti disposizioni nazionali o regionali, ove presenti:
- Le diagnosi energetiche dovranno essere redatte, preferibilmente, nel rispetto del pacchetto di norme UNI CEI EN 16247. Dovranno inoltre seguire i criteri minimi previsti dall'Allegato 2 del Decreto legislativo n. 102/2014;
- Gli attestati di prestazione energetica devono essere conformi al Decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192 e successive modificazioni, nonché ai Decreti attuativi dello stesso.
A Luglio 2021 sono uscite le Linee Guida per le diagnosi energetiche 16247-3
Diagnosi energetiche dei processi rif- UNI/TR 11824
3 Termini e definizioni
3.1 azione di miglioramento della prestazione energetica (EPIA)
Azione o misura o gruppo di azioni o misure attuate o pianificate all'interno di un'organizzazione con l'obiettivo di ottenere un miglioramento della prestazione energetica tramite cambiamenti tecnologici, gestionali, operativi, comportamentali, economici o di altra natura.
3.4 consumo di riferimento (energy baseline - EnB)
Riferimento(i) quantitativo(i) che fornisce una base di confronto per le prestazioni energetiche.
[Tratta dalla UNI CEI EN ISO 50001 punto 3.4.7]
3.7 fattore di aggiustamento
Parametro quantificabile in grado di influenzare il consumo energetico.
[tratta dalla UNI CEI EN 16247-1:2012]
Esempio: Condizioni climatiche, livello produttivo, parametri comportamentali (temperatura interna, livello di illuminamento) ore di lavoro, ecc.
Nota 1: serve per normalizzare e confrontare in modo omogeneo gli EnPI.
Nota 2: secondo la UNI ISO 50006 i fattori di aggiustamento sono classificabili in:
- Variabili pertinenti: fattori quantificabili che influiscono sulla prestazione energetica e che cambiano regolarmente;
- Fattori statici: fattori noti che influiscono sulla prestazione energetica e che non cambiano regolarmente.
3.11 modello energetico (ME)
- Strumento costituito dalla rappresentazione analitica del sistema energetico distinto per vettore in esame al fine di stimare la prestazione energetica di ogni utenza o gruppo di utenze omogenee, che consente di determinare il suo comportamento al variare dei parametri che lo caratterizzano.
Livello di dettaglio/accuratezza: Descrizione dei vettori energetici e dei processi e servizi ad esempio suddividendoli in
attività principali/processi, servizi generali e ausiliari, al fine di richiedere l'offerta sulla base di un livello di
approfondimento (Livello di dettaglio degli EnPI) coerente con le decisioni di business che saranno prese sui risultati
della diagnosi:
i. Attività principali (reparti produttivi per le realtà industriali): Processi (per esempio: produzione di formaggio) con
relative fasi (per esempio: Pastorizzazione, cottura, ecc.) e sottofasi (per esempio: per la pastorizzazione: coagulazione, Pressatura, Parzializzazione, Trasferimento), mix produttivo;
ii. Servizi ausiliari (attività asservite a quelle principali): Centrale termica, centrale aria compressa, centrale frigorifera,
logistica interna ed esterna, flotte, e tutti quei servizi generalmente dipendenti dalle attività principali;
iii. Servizi generali (attività non strettamente correlate a quelle principali): illuminazione, CED, climatizzazione e ACS e
quindi generalmente indipendenti dalle attività principali;
iv. Sistema di misurazione installato nel sito (per esempio solo contatori fiscali, contatori divisionali, sistemi di
supervisione, sistemi di monitoraggio) al fine di poter definire il dato disponibile, la eventuale necessità di
implementazione di sistemi di misurazione, analisi statistiche, la necessità di procedere a stime, modellazione del
sistema energetico etc.
1. Redazione del bilancio energetico
. Generalità.
Lo sviluppo del bilancio energetico per ciascun vettore energetico si basa su una modellizzazione (modello energetico - ME) utile a stimare i consumi di singole o gruppi di apparecchiature, di linee di processo, ecc. Tale modellizzazione viene
alimentata attraverso i dati provenienti dall'inventario energetico (IE) e raccoglie anche le modalità di funzionamento.
L'elaborazione dei dati costituisce il modello energetico oggetto dell'analisi.
La costruzione del modello, relativo ad un ben identificato confine, presuppone di disporre almeno di un valore misurato
del consumo dell'intero perimetro compreso nel confine, per ciascun vettore energetico, del quale si vuole costruire il
modello.
Qualora disponibili è possibile fare riferimento alle indicazioni fornite dal legislatore o ad eventuali linee guida.
Esempio: Linee Guida generali per l'industria e Linee Guida settoriali ENEA.
Si può pertanto procedere nel seguente modo:
- Suddividere l'oggetto della diagnosi (considerare l'azienda suddivisa) in aree funzionali. Per esempio:
. Attività di processo (consumi strettamente correlati al processo produttivo);
. Servizi ausiliari e accessori: tutte le attività a supporto del processo produttivo (o dei processi produttivi) quali ad esempio la centrale aria compressa, la Centrale termica, la centrale frigorifera, i sistemi di aspirazione, ecc;
. Servizi generali: tutte le attività che sono connesse al processo produttivo/ servizio offerto i cui fabbisogni però non sono ad essi strettamente correlati. In questo contesto fanno parte l'illuminazione, il riscaldamento, la climatizzazione in generale, gli uffici, ecc.
4.11 Indice di prestazione obiettivo o indice di riferimento della prestazione energetica
L'indice di prestazione obiettivo è definito durante l'incontro di avvio ed eventualmente riconsiderato in questa fase in cui potrebbero essere introdotti ulteriori EnPI obiettivo e il loro valore, individuati e proposti dal REDE, più specifici a livello di singolo apparecchio o di macroaree.
Il valore dell'indice di prestazione obiettivo può essere definito in un riferimento di legge, una norma tecnica,
un benchmark di settore o di tecnologia, una "best practice" conosciuta, o in una scheda tecnica di
sistema/collaudo.
4.12 Confronto tra EnPIOb e EnPIOp o EnPIef
Se i valori espressi da tutti gli indicatori sono tra loro comparabili, la diagnosi può considerarsi conclusa in
quanto il sistema energetico oggetto della diagnosi ha prestazioni energetiche congruenti con l'indicatore
obiettivo.
Gli indicatori sono comparabili secondo quanto stabilito nell'incontro di avvio o secondo l'aggiornamento di
cui al punto 4.10.
Qualora gli indicatori non siano tra loro comparabili si individuano le opportunità di miglioramento
dell'efficienza energetica che consentano il raggiungimento dell'obiettivo.
4.14 Analisi costi/benefici
4.14.1 Generalità
L'affidabilità dell'analisi costi/benefici è influenzata dalla qualità delle informazioni e dei dati ottenuti dalle
fasi precedenti che a loro volta si basano sul rigore con cui si applica la metodologia definita nel presente
documento.
L'analisi costi benefici deve essere eseguita per ogni EPIA di cui al paragrafo 4.13. L'analisi eseguita per
un intervallo temporale pari alla vita economica dell'intervento deve fornire tutte le informazioni utili
affinché il committente possa prendere delle decisioni in merito alla priorità di attuazione anche sulla base
della vita tecnica e dell'eventuale vita regolatoria.
Nella valutazione economica/finanziaria di un intervento non devono essere tenuti in conto eventuali forme di incentivazione e/o benefici fiscali, ecc., che, se presenti e applicabili, devono comunque essere esplicitati e quantificati separatamente al committente.
In presenza di incentivi e/o benefici, ecc. applicabili, su scelta del committente è comunque possibile definire una ulteriore analisi costi/benefici che ne espliciti e quantifichi gli effetti.
4.14.2 Elencazione delle azioni di miglioramento della prestazione energetica
Alla luce di quanto evidenziato ai punti precedenti, deve essere fornita l'analisi costi/benefici derivanti dall'applicazione delle soluzioni previste, offrendo un quadro dei diversi risultati raggiungibili con le varie soluzioni che permettono di conseguire risparmi sia energetici che economici per ogni EPIA individuata.
L'analisi deve evidenziare le assunzioni di base sui costi e i benefici degli interventi, la valutazione dei benefici, dei costi, dei tempi e dei ritorni economici attesi nel breve/medio periodo degli interventi individuati.
E' utile fornire una possibile classificazione degli interventi, come per esempio la seguente:
1. Zero Capital (progetti ed attività di miglioramento senza investimenti) - identifica attività che hanno sostanzialmente un impatto quasi nullo dal punto di vista dell'investimento e che possono essere effettuate ad esempio attraverso semplici pratiche operative, ottimizzazione nella gestione degli impianti e/o monitoraggio appropriato della funzionalità degli stessi;
2. Low Capital (progetti legati ad un minimo investimento) - identifica attività dove occorre prevedere un investimento minimo;
3. Capital Intensive (miglioramenti sostanziali legati ad investimenti elevati) - identifica attività realizzabili tramite elevati investimenti economici.
Appendice C - contenuti del rapporto di diagnosi energetica
Normativa
Contenuto del rapporto
Il contenuto del rapporto deve essere appropriato allo scopo, all'obiettivo e al livello di dettaglio della diagnosi energetica.
Il rapporto di DE potrebbe dover contenere ulteriori elementi, qui non indicati, se richiesto dal Committente o per
finalità legislative.
Clusterizzazione
Qualora la diagnosi sia caratterizzata da una clusterizzazione, questa deve essere descritta nel rapporto riportando
i dettagli in un allegato specifico.
Video
Norme di riferimento
A livello nazionale e internazionale bisogna far riferimento alle:
- UNI - UNI CEI EN 16247-1 di SETTEMBRE 2012 - Versione italiana dell'agosto 2015
Diagnosi energetiche Parte 1 : Requisiti generali
Energy audits General requirements.
La norma definisce i requisiti, la metodologia comune e i prodotti delle diagnosi energetiche.
Si applica a tutte le forme di aziende ed organizzazioni, a tutte le forme di energia e di utilizzo della stessa, con l'esclusione delle singole unità immobiliari residenziali.
Definisce i requisiti generali comuni a tutte le diagnosi energetiche.
Requisiti per specifiche diagnosi energetiche relative a edifici, processi industriali e trasporti, completeranno i requisiti generali qui descritti attraverso successive parti della norma.
- UNI CEI EN 16247-2:2014 Diagnosi energetiche - Parte 2: Edifici - Versione italiana dell'agosto 2015
Data entrata in vigore : 01 agosto 2014
La presente norma è la versione ufficiale in lingua inglese della norma europea EN 16247-2 (edizione maggio 2014). La norma è applicabile alle diagnosi energetiche specifiche per gli edifici. Essa definisce i requisiti, la metodologia e la reportistica di una diagnosi energetica relativa a un edificio o a un gruppo di edifici, escludendo le singole residenze private. Essa deve essere applicata congiuntamente alla EN 16247-1 "Diagnosi energetiche - Parte 1: Requisiti generali", che integra e rispetto alla quale fornisce ulteriori requisiti.
rivolte (rif 102) ai settori residenziale, terziaro
Introduzione
Una diagnosi energetica può aiutare un'organizzazione ad identificare le opportunità per migliorare l'efficienza energetica.
Nell'ambito degli edifici, gli oggetti sottoposti a diagnosi sono qualche volta simili, tecnicamente semplici e numerosi (come nel settore residenziale) ma possono anche essere unici, complessi e altamente tecnologici (come nel caso di ospedali, piscine e terme, ecc.)
- UNI CEI EN 16247-3:2014 : Diagnosi energetiche - Parte 3: Processi
Versione italiana dell'agosto 2015
Data entrata in vigore : 01 agosto 2014
La presente norma è la versione ufficiale in lingua inglese della norma europea EN 16247-3 (edizione maggio 2014). La norma definisce i requisiti, la metodologia e la reportistica di una diagnosi energetica nell'ambito di un processo, relativamente a:
a) Organizzare e condurre una diagnosi energetica;
b) Analizzare i dati ottenuti con la diagnosi energetica;
c) Riportare e documentare i risultati della diagnosi energetica.
La norma si applica ai luoghi in cui l'uso di energia è dovuto al processo. Essa deve essere usata congiuntamente alla EN 16247-1 "Diagnosi energetiche - Parte 1: Requisiti generali", che integra e rispetto alla quale fornisce ulteriori requisiti.
Introduzione
Una diagnosi energetica può aiutare un'organizzazione ad identificare le opportunità per migliorare l'efficienza energetica.
Essa può essere parte di un ampio sistema di gestione dell'energia di un sito.
Esistono diversi settori con differenze importanti in termini di processi ed utenze.
Altri processi (per esempio sterilizzazione negli ospedali, cappe fumi, laboratori ecc.)
- UNI CEI EN 16247-4:2014 : Diagnosi energetiche - Parte 4:
Trasporto
Data entrata in vigore : 01 agosto 2014 Versione italiana dell'agosto 2015
La presente norma è la versione ufficiale in lingua inglese della norma europea EN 16247-4 (edizione maggio 2014). La norma determina i requisiti, la metodologia e la reportistica specifici per le diagnosi energetiche nel settore dei trasporti e affronta ogni situazione in cui viene effettuato uno spostamento, non importa chi sia l'operatore (compagnia pubblica o privata o se l'operatore si dedica esclusivamente al trasporto oppure no).
Le procedure qui descritte si applicano alle diverse modalità di trasporto (stradale, ferroviario, marittimo, aereo), oltre che ai differenti ambiti (locale, a lunga distanza) e all'oggetto trasportato (fondamentalmente merci e persone). La norma deve essere applicata congiuntamente alla EN 16247-1 "Diagnosi energetiche - Parte 1: Requisiti generali", che integra e rispetto alla quale fornisce ulteriori requisiti.
UNI CEI EN 16247-5:2015: Diagnosi energetiche - Parte 5:
Competenze dell'auditor energetico
Data entrata in vigore : 18 giugno 2015 Versione italiana di Marzo 2016
Questa norma definisce i requisiti di competenza di un auditor energetico e può essere utilizzata, ad esempio:
- Per definire schemi nazionali di qualificazione della figura dell'auditor energetico;
- Dalle organizzazioni, al fine di nominare un auditor energetico competente;
- Per assicurare, applicandola insieme alle altre parti della serie EN 16247, un processo di diagnosi
energetica di buona qualità.
Questa norma stabilisce inoltre che tutte le competenze richieste possono fare capo ad un unico auditor energetico oppure ad un gruppo di auditor energetici.
La norma deve essere applicata alla EN 16247-1 "Diagnosi energetiche - Parte 1: Requisiti generali".
Conclusioni
Conclusioni generali
Le UNI EN 16247 sono una modalità per sviluppare le diagnosi energetiche dei processi riconosciute a livello Europeo e Nazionale.
In CTI abbiamo passato diversi anni, con molteplici attori ad affinare le modalità di sviluppare questi importanti documenti:
- Da qui le UNI / TR 11824 per i processi;
- e le UNI / TR 11775 per gli edifici.
Assai utili come riferimento univoco per sviluppare con uniformità analisi con proposte che permettono ai recettori di orientarsi uniformemente.
- Andrea Maffezzoli
- Federico Alberto Tocchetti
- ETS Engine Technology Solutions
- Andrea Maffezzoli