Catturare l'anidride carbonica in uscita dai camini dei termovalorizzatori, per poi stoccarla nei giacimenti di gas naturale esauriti, abbattendo così in modo significativo le emissioni degli impianti, contribuendo alla decarbonizzazione dei territori. È l'obiettivo del progetto all'avanguardia presso il termovalorizzatore di Ferrara - proposto dal Gruppo Hera, soggetto capofila, in collaborazione con Saipem - che è stato selezionato per ricevere i finanziamenti previsti dal quarto bando per progetti mid-scale dell'EU Innovation Fund. Una volta che l'assegnazione sarà definitiva, l'importo destinato a questo progetto di cattura delle emissioni di CO 2 sarà di quasi 24 milioni di euro.
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Investimento da oltre 30 milioni di euro per sfruttare il calore di scarto dell'impianto di Dalmine e poter ampliare la rete del teleriscaldamento di altri 22 km Con il nuovo sistema saranno serviti 11mila appartamenti equivalenti, evitando l'emissione in atmosfera di circa 15mila tonnellate di CO2 Il recupero di calore aumenterà l'energia termica a disposizione della rete del 50%
Utilitalia è la Federazione che riunisce circa 400 aziende operanti nei servizi pubblici dell'Acqua, dell'Ambiente, dell'Energia Elettrica e del Gas, rappresentandole presso le Istituzioni nazionali ed europee. Il ruolo strategico del biometano Lo stato dell'arte: rifiuti organici, fanghi, inceneritori Prospettive: parco impiantistico in previsione (prime stime ISPRA-Utilitalia)
Sono 180 mila sentinelle incaricate di controllare la qualità dell'ambiente, non indossano la divisa e sono in servizio 24 ore su 24 al termovalorizzatore del Frullo del Gruppo Hera, che si trova a Granarolo dell'Emilia, in provincia di Bologna: sono le api di "Capiamo", il progetto di biomonitoraggio volontario attivato dalla società Frullo Energia Ambiente (FEA), controllata da Herambiente, primo operatore italiano nel settore ambiente, in collaborazione con Apicolturaurbana
TÜV NORD Italia è felice di comunicare la conclusione della certificazione PED dell'insieme globale della NUOVA LINEA 3 del Termovalorizzatore di Parona.
Brescia si conferma modello per la decarbonizzazione: inaugurata una nuova tecnologia che rende l'impianto di via Malta ancora più efficiente e sostenibile Investiti circa 110 milioni per recuperare il calore dai fumi del camino, 45 milioni solo per abbattere le emissioni A parità di rifiuti trattati, energia termica ulteriore per 12.500 famiglie. Le emissioni, già ampiamente sotto i limiti di legge, subiranno un nuovo taglio del 40%
Il termovalorizzatore Edison Next di Melfi, nell'ambito dell'iniziativa "Impianti aperti", ha accolto gli studenti degli Istituti di Istruzione Superiore "G. Gasparrini" di Melfi ('Settore tecnologico' Costruzioni, Ambiente e Territorio), "G. Solimene" di Lavello e "E. Battaglini" di Venosa. L'impianto ha aderito all'iniziativa promossa da Assoambiente a livello nazionale nell'ambito della Giornata Mondiale dell'Ambiente; sono 8 gli impianti di trattamento dei rifiuti che hanno aperto le porte per far conoscere le proprie attività ai cittadini, consentendo loro di divenire parte attiva nel percorso in atto di transizione ecologica.
- Il teleriscaldamento in Italia oggi - Impianti cogenerativi dedicati e non dedicati - Teleriscaldamento, una tecnologia flessibile - Il futuro in Italia, potenziale di sviluppo - Stima della domanda termica italiana - Calore di scarto e calore rinnovabile - Stima del potenziale: la metodologia - Potenziale ottimale e benefici ambientali
L'esperienza TONISSIPOWER con ETW in upgrading. - Upgrading biogas da discarica - PANTAR srl Taranto - Impianto San Zeno trattamento FORSU - San Zeno - Arezzo - La Stazione Appaltante: AISA IMPIANTI spa - Arezzo e 10 comuni limitrofi. Gestore dell'impianto trattamento rifiuti urbani di di San Zeno attraverso selezione, compostaggio, incenerimento.
È stata presentata la guida operativa realizzata da ENEA e Utilitalia per le diagnosi energetiche nel settore dell'incenerimento dei rifiuti. Consultabile e scaricabile online, la pubblicazione è il quinto prodotto della collana 'Quaderni dell'efficienza energetica', realizzata nell'ambito dell'Accordo di Programma per la Ricerca di Sistema Elettrico 2019-2021, finanziato inizialmente dal Ministero dello Sviluppo Economico e ora in capo al Ministero della Transizione Ecologica.
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Sistemi SME/CEMs e SAE per le emissioni industriali - Sistemi chiavi in mano per garantire il rispetto delle normative: . termovalorizzatori; . Combustion; . Power plant; . Biomasse; . Industria del vetro; . Cementificio; . Cartiere; . DeNOx (SNCR, SCR); . Metallurgia, acciaio, petrolchimico, industrie chimiche, legno... - Misure del flue gas & particolato nei gas da processo.
L'ultima guida in partnership con La Termotecnica
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C’è la ISO/CD 21640 che stabilisce le regole per la classificazione e le specifiche dei combustibili solidi secondari. C’è la ISO/TR 21916 che ne fornisce i valori dei parametri di specifica per particolari utilizzi, come l’incenerimento e la gassificazione. C’è la ISO/CD 21644 che propone tre diversi metodi per la determinazione del contenuto di biomassa. E poi ci sono le norme tecniche e le linee guida nazionali che completano il quadro e che recentemente sono state sottoposte a revisione. Sono solo alcune delle norme sui combustibili solidi secondari (nel seguito CSS), ovvero dei combustibili ottenuti, mediante un trattamento meccanico, da rifiuti non pericolosi e preparati per essere avviati a recupero di energia in impianti di incenerimento o co-incenerimento.
due anni dalla entrata in vigore del DM 22/2013 sul Combustibile Solido Secondario (CSS) e a pochi mesi dalla emanazione del decreto "sblocca Italia" contenente disposizioni (art. 35) per "saturare termicamente" la "rete" degli impianti di incenerimento e attribuire loro la qualifica di impianti di recupero energetico, è possibile fare il punto della estensione e del livello raggiunto (o che potrà essere raggiunto) dall'ultima "offensiva" pro-incenerimento costituita dal "cavallo di Troia" rappresentato dal CSS.
Fluidel è distributore esclusivo in Italia degli apparecchi costruiti dalla Sound Blast Sonic Power Co. Ltd, con sede ad Hong Kong. Da anni Sound Blast S.P. produce questi apparecchi, che vengono utilizzati su caldaie in genere, ed in particolare per: • Pulizia fasci tubieri • Surriscaldatori • Economizzatori • Preriscaldatori Le applicazioni più correnti si trovano nelle centrali termoelettriche. Ma questi soffiatori sono anche impiegati in impianti di incenerimento, impianti DeNox, forni per raffinerie, industrie della carta, acciaierie ecc.. Applicazioni diffuse anche per pulizia di filtri elettrostatici e filtri a maniche. La pulizia ad onde sonore è semplice ed efficace per aumentare la durata dei fasci tubieri dei filtri e di vari componenti delle caldaie. Si può utilizzare con interventi manuali od automatici e non produce erosioni, come avviene con altri sistemi. Fluidel è distributore esclusivo in Italia degli apparecchi costruiti dalla Sound Blast Sonic Power Co. Ltd, con sede ad Hong Kong. Da anni Sound Blast S.P. produce questi apparecchi, che vengono utilizzati su caldaie in genere, ed in particolare per: • Pulizia fasci tubieri • Surriscaldatori • Economizzatori • Preriscaldatori Le applicazioni più correnti si trovano nelle centrali termoelettriche. Ma questi soffiatori sono anche impiegati in impianti di incenerimento, impianti DeNox, forni per raffinerie, industrie della carta, acciaierie ecc.. Applicazioni diffuse anche per pulizia di filtri elettrostatici e filtri a maniche. La pulizia ad onde sonore è semplice ed efficace per aumentare la durata dei fasci tubieri dei filtri e di vari componenti delle caldaie. Si può utilizzare con interventi manuali od automatici e non produce erosioni, come avviene con altri sistemi.
L’evoluzione delle normative di controllo, indirizzate verso un numero sempre maggiore d’inquinanti da rilevare, con campi di misura sempre più bassi e con una disponibilità dei dati sempre più ampia, richiede l’impiego di sistemi di monitoraggio tecnologicamente sempre più avanzati ed innovativi. Per tali motivi nell’ambito dei grandi impianti di combustione, della cogenerazione, degli impianti di incenerimento e coincenerimento, la tecnologia FTIR, basata sull’impiego dell’interferometro e sull’applicazione della trasformata di Fourier, risulta ormai la soluzione più diffusa per l’analisi in continuo delle emissioni nei camini, avendo soppiantato di fatto i sistemi di analisi convenzionali, penalizzati dalla difficoltà di misurare, in modo affidabile e continuo, componenti critici come HCl, HF, NH3, H2O.
• Le distribuzioni dimensionali in numero appaiono caratterizzate dalla larga prevalenza di frazioni ultrafini e nanopolveri per tutto il complesso degli impianti indagati; • il depolveratore a tessuto si conferma un potente strumento di depolverazione anche per le componenti ultrafini, mostrando di poter controllare tanto le particelle primarie già presenti nel flusso che quelle derivanti da processi di nucleazione, condensazione e coagulazione per raffreddamento e diluizione del flusso stesso; • la composizione chimica della componente nanoparticolata ed ultrafine emessa dalla termovalorizzazione di rifiuti urbani risulta del tutto congruente con le caratteristiche del combustibile e le vicende del processo di combustione, con una presenza di cloruri e metalli, fra cui, in particolare, zinco, ferro e cromo, in linea con i contenuti tipici caratteristici del rifiuto alimentato.
Al 31 di b cem re 2008 sono presenti in It li a a 393 i i ti mp anti di trattamento di RU, finalizzati al recupero di materia (compostaggio) (compostaggio) e di energia energia (digestione (digestione anaerobica anaerobica e incenerimento con recupero energetico), aventi una capacità nominale complessiva di oltre 27 Mt/a e che nel corso dell’anno 2007 hanno trattato circa 18 milioni di tonnellate di rifiuti. E’ stato inoltre esaminato un campione di 33 impianti di selezione di RU derivati da raccolta differenziata rappresentativo delle tecniche di trattamento adottate.
Creare un atteggiamento positivo nell’opinione pubblica e negli operatori di settore all’utilizzo dei fanghi in agricoltura Revisione in riduzione dei divieti di utilizzazione agricola per recuperare ulteriore disponibilità di suolo Coinvolgere e sensibilizzare associazioni di categoria nell’accettazione dei fanghi con forme di incentivo Maggiore controllo dei fanghi prevedendo una suddivisione degli stessi in relazione alla loro qualità Promuovere la realizzazione di impianti di compostaggio e/o di fertilizzanti/recupero Prevedere la realizzazione di impianti di essiccamento/incenerimento on-site per i fanghi non idonei all’agricoltura
Il varo di normative anti-inquinamento sempre più ambiziose ha spinto ad adottare tecnologie di trattamento a secco altamente performanti. Nonostante la crescente comprensione qualitativa del meccanismo di reazione gas-solido, specie in riferimento al ruolo dell’umidità, abbia già portato a cruciali modifiche nel design, il definitivo salto di qualità nell’ottimizzazione del processo si otterrà attraverso una modellazione quantitativa dei fenomeni fisico-chimici coinvolti.
L’azienda ha conseguito svariate certificazioni, sia di sistema che di prodotto, tra le quali la ISO 9001, i Moduli H/H1 in accordo alla direttiva PED, l ”U” Stamp ASME e l’ADMK HPO, a riprova della prioritaria importanza data alla qualità in ogni fase del processo produttivo. Varie sono le tipologie di scambiatori prodotti; tra esse meritano particolare attenzione i Riscaldatori aria e gas per caldaie a combustibili fossili e biomasse e per i forni di incenerimento rifiuti, con particolare focalizzazione sulle problematiche dello sporcamento e della corrosione; le Unità di recupero termico ed economizzatori, impiegati nelle caldaie, nei sistemi di controllo e di riduzione dell’inquinamento, nei sistemi di cogenerazione e negli impianti di potenza.
La politica europea sui rifiuti incentrata sulla protezione dell’ambiente pone severe restrizioni allo smaltimento dei RSU per minimizzare l’inquinamento attraverso uno sfruttamento efficace delle risorse. In tale contesto il CSS è una fonte energetica a basso costo utilizzabile in sostituzione di combustibili fossili nelle centrali termoelettriche da produrre previo riciclo, recupero di materiale, compostaggio e pretrattamento meccanico. la co-combustione di CSS con carbone nelle centrali termoelettriche è una soluzione vantaggiosa e conveniente rispetto all’incenerimento e la combustione di biomassa e l’opzione finanziariamente più redditizia nelle centrali a carbone con miglioramento netto del bilancio energetico. La corretta progettazione delle specifiche del CSS garantisce il corretto funzionamento degli impianti. A questo scopo, la micronizzazione è la migliore tecnica innovativa per produrre CSS di alta qualità da usare in centrali termoelettriche in parziale sostituzione di combustibili fossili.