Salvaguardia dei corpi idrici dalla contaminazione da composti xenobiotici
Giuseppe Mancini - Università degli Studi di Catania
Gli attuali impianti di depurazione non sono pensati e progettati per rimuovere microinquinanti organici e sostanze pericolose. Solo trattamenti di biodegradazione e ossidazione (chimica e/o termica) comportano una reale distruzione dei microinquinanti organici. L'effettiva biodegradazione (= mineralizzazione) è molto difficile da studiare e confermare con i tradizionali metodi (analisi, respirometria, ecc.): si fa ricorso a metodi di radiolabelling.
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Fonte: Convegno AIAT ad Acquaria, Veronafiere, ottobre 2012
Parole chiave: Microinquinanti, Sostenibilità ambientale
- Giovanni Bergna
- Manuela Antonelli
- Arianna Azzellino