IDROGENO: LA FRONTIERA DELL'IDROGENO GREEN SI CHIAMA H2 Energy srl
L'azienda si chiama H2 Energy srl che in prima assoluta, si sono presentati alla Fiera mondiale della Tecnologia industriale suscitando stupore e riconoscimenti per aver portato, fisicamente in fiera, UN PEZZO UNICO, il primo elettrolizzatore per la generazione di idrogeno verde a livello industriale, con potenza da 1 MW, con tecnologia PEM
Gli scenari dell'industria europea alla recente vetrina internazionale di Hannover hanno celebrato una eccellenza italiana che produce Idrogeno Verde. L'azienda, si chiama H2 Energy srl ed è costituita da tre soci, imprenditori e industriali visionari, che in prima assoluta, si sono presentati alla Fiera mondiale della Tecnologia industriale suscitando stupore e riconoscimenti per aver portato, fisicamente in fiera, UN PEZZO UNICO, il primo elettrolizzatore per la generazione di idrogeno verde a livello industriale, con potenza da 1 MW, con tecnologia PEM (utilizzando elettrolizzatori a membrana Protonica).
Ad ammirare la macchina e a confrontarsi con i soci di H2Energy anche il commissario europeo Kerstin Jorna direttore generale del mercato interno, industria e piccole e medie imprese della Comunità Europea che ha voluto visitare lo stand e ha mostrato apprezzamento per l'innovativo macchinario dell'azienda italiana perché l'unica ad aver fisicamente portato l'elettrolizzatore in fiera. La macchina, con tecnologia PEM è in grado di produrre fino a 1Mw di idrogeno verde per fini industriali. Un successo che ha portato l'azienda italiana sotto i riflettori internazionali e ha suscitato l'ìnteresse di partnership e confronto, anche da parte dei sei competitor stranieri presenti ad Hannover.
Considerato ad oggi come il vettore chiave della de carbonizzazione associato alla generazione di elettricità da fonti rinnovabili - l'idrogeno verde è indispensabile per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica previsti dalla Conferenza delle Nazioni Unite di Cop26 e la visione dei tre soci ha concretizzando la produzione di un Idrogeno Verde tutto italiano che possa essere concorrenziale anche all'estero. L'impianto esposto ad Hannover, grande come un container da 45 piedi, è il primo di cinque unità, ciascuna da 1 MW, basata sulla tecnologia PEM, frutto di una commessa destinata in Italia. Primo obiettivo dell'azienda è fare i primi passi verso la costituzione di una gigafactory che possa assolvere come nei piani del Ministero per la Transizione Ecologica, gli scenari della de carbonizzazione. Secondo obiettivo è produrre Idrogeno Green e 100% Made in Italy per non incorrere nello stesso errore fatto con il fotovoltaico e in altri settori dove in Italia siamo partiti da apripista e siamo diventati acquirenti di commesse estere
"Siamo contenti del successo di Hannover ma bisogna rimboccarsi le maniche e continuare a realizzare e a studiare le tecniche più innovative perché l'idrogeno Green è già il Presente dell'industria, soprattutto in Europa, in Italia stiamo ancora digerendo la tendenza -spiega Saro Capozzoli, uno dei tre soci di H2 Energy srl- noi siamo partiti tre anni fa con una visione molto concreta: produrre idrogeno verde "italiano" a livello industriale con tecnologie innovative e sempre più competitive lì dove serve per eliminare i problemi principali che sono quelli di stoccaggio. Non vogliamo dipendere da strutture e fornitori esteri per non ripetere gli errori che oggi ci fanno dipendere dai cinesi, per esempio, per la fornitura di impianti fotovoltaici. Per questo abbiamo costituito un importante laboratorio di Ricerca & Sviluppo con un team di esperti, chimici, ingegneri dei materiali e ricercatori puri che arrivano dalle migliori realtà italiane e straniere, accademiche e aziendali. Vogliamo fortemente realizzare la fabbrica automatica di stack e diventare punto di riferimento per ottenere il meglio dal processo di elettrolisi e ottimizzare le ricerche su elettrolizzatori con membrane e senza. Inoltre stiamo allestendo un'area di test bench e siamo in grado di collaudare e testare prototipi da validare in scala reale anche per terzi."
Ad oggi, H2Energy, sta già lavorando nel settore del food e dell'industria alimentare, per la produzione di vapore attraverso l'energia green, con il settore della logistica aeroportuale del nord Europa e la logistica dei porti marittimi, e con le acciaierie e importanti gruppi industriali italiani per trasformare l'acciaio in acciaio verde.Questo grazie ad un progetto che ha accompagnato agli investimenti e alla strategia di business anche la tecnologia più innovativa con la creazione all'interno dell'azienda di un importante settore Ricerca e Sviluppo che ha riportato in Italia chimici, ingegneri dei materiali e ricercatori che lavoravano in aziende straniere per creare un Polo di innovazione tecnologia sull'Idrogeno Green. Qui, si concentra l'attività di Ricerca e Sviluppo, intesa sia come R&S di materiali innovativi: catalizzatori e membrane, componenti principali degli stack elettrolitici, mentre il team di ingegneria realizza soluzioni innovative, relative alla progettazione, alla configurazione dello stack elettrolitico stesso, e del Balance of Plant (BoP), cioè dell'insieme di tutti gli elementi necessari per far funzionare lo stack elettrolitico.
L'azienda oggi conta 25 collaboratori ma la scommessa sul futuro è quella di arrivare a 350 dipendenti con il lancio della giga-factory fabbrica automatica di produzione degli stack e dei sistemi di elettrolisi alcalini, PEM e AEM entro il 2024-2025. H2 Energy srl realizza elettrolizzatori da usare in ambito industriale, basati sulle principali tecnologie attualmente presenti sul mercato: Elettrolizzatori alcalini tradizionali (AWE), Elettrolizzatori a membrana protonica (PEM) ed Elettrolizzatori a membrana anionica di nuova generazione (AEM) per la quale a breve sarà presentato il prossimo anno il primo stack anch'esso da 1 MW a corpo unico che rivoluzionerà il mercato.
Ad ammirare la macchina e a confrontarsi con i soci di H2Energy anche il commissario europeo Kerstin Jorna direttore generale del mercato interno, industria e piccole e medie imprese della Comunità Europea che ha voluto visitare lo stand e ha mostrato apprezzamento per l'innovativo macchinario dell'azienda italiana perché l'unica ad aver fisicamente portato l'elettrolizzatore in fiera. La macchina, con tecnologia PEM è in grado di produrre fino a 1Mw di idrogeno verde per fini industriali. Un successo che ha portato l'azienda italiana sotto i riflettori internazionali e ha suscitato l'ìnteresse di partnership e confronto, anche da parte dei sei competitor stranieri presenti ad Hannover.
Considerato ad oggi come il vettore chiave della de carbonizzazione associato alla generazione di elettricità da fonti rinnovabili - l'idrogeno verde è indispensabile per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica previsti dalla Conferenza delle Nazioni Unite di Cop26 e la visione dei tre soci ha concretizzando la produzione di un Idrogeno Verde tutto italiano che possa essere concorrenziale anche all'estero. L'impianto esposto ad Hannover, grande come un container da 45 piedi, è il primo di cinque unità, ciascuna da 1 MW, basata sulla tecnologia PEM, frutto di una commessa destinata in Italia. Primo obiettivo dell'azienda è fare i primi passi verso la costituzione di una gigafactory che possa assolvere come nei piani del Ministero per la Transizione Ecologica, gli scenari della de carbonizzazione. Secondo obiettivo è produrre Idrogeno Green e 100% Made in Italy per non incorrere nello stesso errore fatto con il fotovoltaico e in altri settori dove in Italia siamo partiti da apripista e siamo diventati acquirenti di commesse estere
"Siamo contenti del successo di Hannover ma bisogna rimboccarsi le maniche e continuare a realizzare e a studiare le tecniche più innovative perché l'idrogeno Green è già il Presente dell'industria, soprattutto in Europa, in Italia stiamo ancora digerendo la tendenza -spiega Saro Capozzoli, uno dei tre soci di H2 Energy srl- noi siamo partiti tre anni fa con una visione molto concreta: produrre idrogeno verde "italiano" a livello industriale con tecnologie innovative e sempre più competitive lì dove serve per eliminare i problemi principali che sono quelli di stoccaggio. Non vogliamo dipendere da strutture e fornitori esteri per non ripetere gli errori che oggi ci fanno dipendere dai cinesi, per esempio, per la fornitura di impianti fotovoltaici. Per questo abbiamo costituito un importante laboratorio di Ricerca & Sviluppo con un team di esperti, chimici, ingegneri dei materiali e ricercatori puri che arrivano dalle migliori realtà italiane e straniere, accademiche e aziendali. Vogliamo fortemente realizzare la fabbrica automatica di stack e diventare punto di riferimento per ottenere il meglio dal processo di elettrolisi e ottimizzare le ricerche su elettrolizzatori con membrane e senza. Inoltre stiamo allestendo un'area di test bench e siamo in grado di collaudare e testare prototipi da validare in scala reale anche per terzi."
Ad oggi, H2Energy, sta già lavorando nel settore del food e dell'industria alimentare, per la produzione di vapore attraverso l'energia green, con il settore della logistica aeroportuale del nord Europa e la logistica dei porti marittimi, e con le acciaierie e importanti gruppi industriali italiani per trasformare l'acciaio in acciaio verde.Questo grazie ad un progetto che ha accompagnato agli investimenti e alla strategia di business anche la tecnologia più innovativa con la creazione all'interno dell'azienda di un importante settore Ricerca e Sviluppo che ha riportato in Italia chimici, ingegneri dei materiali e ricercatori che lavoravano in aziende straniere per creare un Polo di innovazione tecnologia sull'Idrogeno Green. Qui, si concentra l'attività di Ricerca e Sviluppo, intesa sia come R&S di materiali innovativi: catalizzatori e membrane, componenti principali degli stack elettrolitici, mentre il team di ingegneria realizza soluzioni innovative, relative alla progettazione, alla configurazione dello stack elettrolitico stesso, e del Balance of Plant (BoP), cioè dell'insieme di tutti gli elementi necessari per far funzionare lo stack elettrolitico.
L'azienda oggi conta 25 collaboratori ma la scommessa sul futuro è quella di arrivare a 350 dipendenti con il lancio della giga-factory fabbrica automatica di produzione degli stack e dei sistemi di elettrolisi alcalini, PEM e AEM entro il 2024-2025. H2 Energy srl realizza elettrolizzatori da usare in ambito industriale, basati sulle principali tecnologie attualmente presenti sul mercato: Elettrolizzatori alcalini tradizionali (AWE), Elettrolizzatori a membrana protonica (PEM) ed Elettrolizzatori a membrana anionica di nuova generazione (AEM) per la quale a breve sarà presentato il prossimo anno il primo stack anch'esso da 1 MW a corpo unico che rivoluzionerà il mercato.
Mercati: Chimica, Petrolchimica, Plastica
Parole chiave: Elettrolizzatori, Idrogeno
- Paolo Di Marco
- EP Misura e Automazione
- Elisabetta Salata
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