Efficienza all'ultima sfida!
Benvenuti nell'era dei Green gas
Il sistema energetico del futuro parla chiaro: dovrà essere alimentato da fonti sicure e pulite, che permettano un deciso avanzamento nella direzione della de carbonizzazione.
La sperimentazione dei "green gas", le miscele di idrogeno-metano per esempio, rappresenta un passo indispensabile per raggiungere questo traguardo.
L'idrogeno prodotto con metodi a basso impatto, quali energie eoliche fotovoltaiche o biomasse, permette infatti, una combustione che elimina o riduce significativamente la produzione di anidride carbonica presso l'utilizzatore finale.
Una reale opportunità...
L'economia dell'idrogeno è una reale opportunità di cambiamento sostenuta da ricerca scientifica, investimenti nel settore privato e facilitata da incentivi istituzionali locali ed Europei.
Con le modifiche necessarie al trasporto delle miscele sopracitate, l'attuale sistema di distribuzione del gas ha grandi potenzialità come infrastruttura di stoccaggio e trasporto energetico, quali l'elevato volume di accumulo e la capillarità della rete.
... da cogliere al volo!
La realizzazione di questa visione richiede di affrontare criticità tecniche e aspetti legati alla sicurezza, la cui soluzione ha bisogno di forti competenze interdisciplinari, in particolar modo quando il focus è sull'utilizzazione finale, in altre parole la caldaia a condensazione a gas.
Per questi motivi, Ferroli e l'Università Tecnica di Eindhoven (TU/e) hanno avviato un progetto congiunto che si pone l'obiettivo di sviluppare una caldaia funzionante con miscele di metano e idrogeno. Ferroli è specialista nell'ambito delle caldaie a condensazione, mentre la TU/e è leader mondiale nella simulazione della combustione.
Il futuro è in cantiere
Il progetto affronterà la progettazione di un apparecchio in grado di funzionare con miscele di metano e idrogeno, basandosi su analisi teoriche, test sperimentali e simulazioni computerizzate. Verranno definiti i componenti chiave, caratterizzate le prestazioni e le emissioni di inquinanti e definito il campo di lavoro dell'apparecchio.
Nonostante i diversi aspetti critici da superare prima di poter assistere alla diffusione su larga scala dell'idrogeno, i potenziali benefici superano di gran lunga le sfide da affrontare.
Sfide che non possono essere più rimandate vista la necessità e la richiesta del mercato rivolta a sistemi che mirano ad avere alte efficienze e il minor impatto ambientale possibile.
Il sistema energetico del futuro parla chiaro: dovrà essere alimentato da fonti sicure e pulite, che permettano un deciso avanzamento nella direzione della de carbonizzazione.
La sperimentazione dei "green gas", le miscele di idrogeno-metano per esempio, rappresenta un passo indispensabile per raggiungere questo traguardo.
L'idrogeno prodotto con metodi a basso impatto, quali energie eoliche fotovoltaiche o biomasse, permette infatti, una combustione che elimina o riduce significativamente la produzione di anidride carbonica presso l'utilizzatore finale.
Una reale opportunità...
L'economia dell'idrogeno è una reale opportunità di cambiamento sostenuta da ricerca scientifica, investimenti nel settore privato e facilitata da incentivi istituzionali locali ed Europei.
Con le modifiche necessarie al trasporto delle miscele sopracitate, l'attuale sistema di distribuzione del gas ha grandi potenzialità come infrastruttura di stoccaggio e trasporto energetico, quali l'elevato volume di accumulo e la capillarità della rete.
... da cogliere al volo!
La realizzazione di questa visione richiede di affrontare criticità tecniche e aspetti legati alla sicurezza, la cui soluzione ha bisogno di forti competenze interdisciplinari, in particolar modo quando il focus è sull'utilizzazione finale, in altre parole la caldaia a condensazione a gas.
Per questi motivi, Ferroli e l'Università Tecnica di Eindhoven (TU/e) hanno avviato un progetto congiunto che si pone l'obiettivo di sviluppare una caldaia funzionante con miscele di metano e idrogeno. Ferroli è specialista nell'ambito delle caldaie a condensazione, mentre la TU/e è leader mondiale nella simulazione della combustione.
Il futuro è in cantiere
Il progetto affronterà la progettazione di un apparecchio in grado di funzionare con miscele di metano e idrogeno, basandosi su analisi teoriche, test sperimentali e simulazioni computerizzate. Verranno definiti i componenti chiave, caratterizzate le prestazioni e le emissioni di inquinanti e definito il campo di lavoro dell'apparecchio.
Nonostante i diversi aspetti critici da superare prima di poter assistere alla diffusione su larga scala dell'idrogeno, i potenziali benefici superano di gran lunga le sfide da affrontare.
Sfide che non possono essere più rimandate vista la necessità e la richiesta del mercato rivolta a sistemi che mirano ad avere alte efficienze e il minor impatto ambientale possibile.
Settori: Combustibili, Efficienza energetica industriale, Energie non rinnovabili, GAS, Idrogeno, Inquinamento, Rinnovabili
- Paolo Di Marco
- IEA International Energy Agency
- CTI - Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente
- RSE - Ricerca sul Sistema Energetico
- FIRE - Federazione Italiana per l'uso Razionale dell'Energia
- Paolo Di Marco