Wavin protagonista al Museo del Futuro di Dubai con le camere d'ispezione Tegra!
Un rinnovato e profondo impegno a collaborare con gli amministratori, gli ingegneri, i progettisti e gli installatori per contribuire a rendere le città realmente a prova di futuro, con edifici confortevoli ed efficienti sul piano energetico. Il nuovo scopo di Wavin ben si sposa con lo sviluppo del Museo del Futuro di Dubai, un edificio dall'anima tecnologica che si presenterà come un vero e proprio hub destinato ad affrontare e approfondire alcuni tra i più importanti temi legati alla sostenibilità, tra cui i cambiamenti climatici.
Progettato nel 2015 dallo studio di architettura Killa Design con l'obiettivo di essere pronto per l'inaugurazione di Expo 2020, il Museo del Futuro occuperà una posizione privilegiata tra le Emirates Towers e sarà caratterizzato da un'architettura estremamente complessa, con una struttura costituita da 2.400 elementi in acciaio intersecati in diagonale tra loro, resa possibile grazie all'utilizzo del Building Information Modeling (BIM).
L'orientamento all'innovazione e alla sostenibilità che ha contraddistinto tutte le fasi della progettazione del Museo del Futuro trova importanti riscontri anche nel settore specifico della Gestione delle Acque Meteoriche e del trasporto delle acque reflue, fondamentali per tutelare sia la salute umana che quella dell'ambiente. Non è un caso che il contractor Desert Group abbia scelto, tra le tante soluzioni disponibili sul mercato, i pozzetti e le camere di ispezione Tegra 600.
Soluzioni perfette per diventare la struttura portante di qualsiasi sistema fognario, grazie alla loro facilità d'installazione, manutenzione minima e prestazioni elevate per tutta la loro vita utile, le basi di raccolta Tegra non necessitano di un allineamento orizzontale o verticale preciso, in quanto le connessioni avvengono mediante manicotti ad innesto con regolazione sferica in ogni direzione fino a 7,5°. La gamma Tegra comprende inoltre modelli specifici per tubazioni in PVC-U a parete liscia o PP a doppia parete ed elementi di Base per il collegamento in tutte le direzioni. La possibilità di variare la direzione del flusso con angoli da 0° a 90°, sia a sinistra che a destra, assicura inoltre la massima versatilità.
Le basi Tegra si caratterizzano per un elemento di base piano con doppio fondo, pensato per semplificare il livellamento della camera nello scavo ed eliminare variazioni di flusso anche quando terreno e acqua si trovano in condizioni critiche. Le tubazioni di prolunga Tegra sono leggere, pratiche da montare all'interno della base e possono essere facilmente tagliate su misura. La struttura corrugata consente inoltre un ottimo grip con il suolo per garantire un migliore adattamento alle varie condizioni climatiche (gelo/disgelo, variazione del livello di falda ecc.).
Parole chiave: Acque reflue, Cambiamento climatico
- Hoval Italia
- MASE - Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica
- Kyoto Club
- Luigi Mazzocchi
- IEA International Energy Agency
- RSE - Ricerca sul Sistema Energetico
- Pierangelo Andreini
- Valeria Pignataro
- Hoval Italia