Uso civile del nucleare nel mondo: situazione ad aprile 2024 e aspettative
Alessandro Clerici - FAST - Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche
L'articolo aggiorna la situazione del nucleare per usi civili nel Mondo, delineata nel precedente su questa rivista.
Ad esso si rimanda per quanto concerne lo sviluppo storico dell'elettricità nucleare nelle varie regioni fino ai giorni nostri a partire dalla prima immissione in rete in Russia nel 1954, seguita nel 1955 dalla messa in servizio mdi un reattore negli Stati Uniti e nel 1956 da un reattore in Francia e uno in Inghilterra.
Nel periodo intercorso il forte sviluppo iniziale ha avuto il cambio più significativo nel 1986 a seguito dell'incidente di Chernobyl.
Si riportano nel presente articolo sia i reattori in servizio e in costruzione nei vari paesi ad Aprile 2024 e sia l'entità dell'energia elettrica prodotta nel 2022 dal nucleare in ogni nazione dotata di reattori in funzione, in termini assoluti e percentuali sul valore totale dell'elettricità prodotta localmente.
Nel merito dei dati e considerazioni sul ciclo del combustibile, dei rifiuti e scorie radioattive e così pure delle riserve /produzione e costi dell'uranio, sino al costo del MWh elettrico da grossi reattori ora sul mercato, con i relativi tempi di realizzazione in UE, vale quanto già detto e riportato in [1].
Ciò che segue mira ad aggiornare e approfondire la situazione delle nuove tecnologie che stanno richiamando in misura crescente l'interesse e la scelta di vari paesi verso l'opzione nucleare, come percorso parallelo per decarbonizzare l'economia.
Questo con lo studio e lo sviluppo degli Small Modular Reactors (SMR), dei reattori di IV generazione e della fusione.
ELETTRICITÀ DA FISSIONE
La generazione elettrica da fissione domina attualmente il complesso delle applicazioni civili e ha registrato nella sua fase iniziale uno sviluppo globale imponente, pari a oltre 300 GWe. Ciò nei primi 32 anni, dalla sua "nascita", dal 1954
al 1986.
Dopo, a seguito del disastro occorso in quell'anno a Chernobyl in Ucraina si è determinato un sostanziale cambiamento e una diffusa opposizione, acuita dal successivo grave incidente verificatosi nel 2011 a Fukushima in Giappone. Per conseguenza, l'incremento successivo di 120 GW di nuovi reattori in funzione dal 1986 ad oggi, quindi in 38 anni, è stato molto minore del precedente.
La figura 1 riporta per gli ultimi 55 anni, retrocontati dall'anno zero al 2024(e quindi con valori parziali), sia la totale potenza nucleare entrata in servizio ogni anno e sia il relativo numero di reattori. Dà un'idea dell'andamento del nuovo nucleare a livello mondiale entrato in servizio, che ha visto un picco di 30 GWe installati in un anno nel 1985 e crollati poi sotto i 10 GWe a seguito di Chernobyl e successivamente molto variabili.
Per sfruttare effetti scala, la potenza unitaria dei reattori in 70 anni è aumenta di circa 800 volte, rispetto ai primi 2 reattori in Russia (1954) e Stati Uniti(1955), e di 27 volte dal 1956 ad oggi (1700 MW), rispetto a quelli che erano entrati in servizio al 1956.
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Nel periodo intercorso il forte sviluppo iniziale ha avuto il cambio più significativo nel 1986 a seguito dell'incidente di Chernobyl.
Si riportano nel presente articolo sia i reattori in servizio e in costruzione nei vari paesi ad Aprile 2024 e sia l'entità dell'energia elettrica prodotta nel 2022 dal nucleare in ogni nazione dotata di reattori in funzione, in termini assoluti e percentuali sul valore totale dell'elettricità prodotta localmente.
Nel merito dei dati e considerazioni sul ciclo del combustibile, dei rifiuti e scorie radioattive e così pure delle riserve /produzione e costi dell'uranio, sino al costo del MWh elettrico da grossi reattori ora sul mercato, con i relativi tempi di realizzazione in UE, vale quanto già detto e riportato in [1].
Ciò che segue mira ad aggiornare e approfondire la situazione delle nuove tecnologie che stanno richiamando in misura crescente l'interesse e la scelta di vari paesi verso l'opzione nucleare, come percorso parallelo per decarbonizzare l'economia.
Questo con lo studio e lo sviluppo degli Small Modular Reactors (SMR), dei reattori di IV generazione e della fusione.
ELETTRICITÀ DA FISSIONE
La generazione elettrica da fissione domina attualmente il complesso delle applicazioni civili e ha registrato nella sua fase iniziale uno sviluppo globale imponente, pari a oltre 300 GWe. Ciò nei primi 32 anni, dalla sua "nascita", dal 1954
al 1986.
Dopo, a seguito del disastro occorso in quell'anno a Chernobyl in Ucraina si è determinato un sostanziale cambiamento e una diffusa opposizione, acuita dal successivo grave incidente verificatosi nel 2011 a Fukushima in Giappone. Per conseguenza, l'incremento successivo di 120 GW di nuovi reattori in funzione dal 1986 ad oggi, quindi in 38 anni, è stato molto minore del precedente.
La figura 1 riporta per gli ultimi 55 anni, retrocontati dall'anno zero al 2024(e quindi con valori parziali), sia la totale potenza nucleare entrata in servizio ogni anno e sia il relativo numero di reattori. Dà un'idea dell'andamento del nuovo nucleare a livello mondiale entrato in servizio, che ha visto un picco di 30 GWe installati in un anno nel 1985 e crollati poi sotto i 10 GWe a seguito di Chernobyl e successivamente molto variabili.
Per sfruttare effetti scala, la potenza unitaria dei reattori in 70 anni è aumenta di circa 800 volte, rispetto ai primi 2 reattori in Russia (1954) e Stati Uniti(1955), e di 27 volte dal 1956 ad oggi (1700 MW), rispetto a quelli che erano entrati in servizio al 1956.
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Fonte: La Termotecnica maggio 2024
Parole chiave: Nucleare, Termotecnica
- Luigi Mazzocchi
- Lorenzo Mottura
- Pierangelo Andreini
- MASE - Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica
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- GB Zorzoli