ANIE Confindustria: utility scale in crescita, male residenziale e C&I - finito l'effetto superbonus
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Negli scorsi mesi abbiamo completato un interessante progetto di riqualificazione energetica per un complesso abitativo marchigiano di circa 180 alloggi. Questo progetto si colloca nell'ambito di un contratto di manutenzione straordinaria, finanziato principalmente con il Superbonus 110% e ha ottenuto significativi miglioramenti sotto il profilo energetico e gestionale che hanno condotto a un risparmio economico complessivo annuale pari al 44%.
La crescita italiana sorprende in positivo. Pil in rialzo a 0,9% nel 2024 e a 1,1% nel 2025.
Superata l'età dell'oro del Superbonus, il settore delle riqualificazioni torna a confrontarsi con misure ridimensionate di agevolazione, comunque interessanti per chi intenda intraprendere un intervento di ristrutturazione.
È stato recentemente pubblicato il rapporto tecnico UNI/TR 11936 "Materiali isolanti e finiture per l'edilizia ? Linee guida" per verificare la rispondenza al quadro normativo delle informazioni relative alle prestazioni termiche, sviluppato dalla commissione tecnica UNI/CT 201 "Isolanti e isolamento termico - Materiali" del CTI. Il documento nasce dalla consapevolezza che le caratteristiche termiche dei materiali isolanti sono alla base di una corretta valutazione delle prestazioni energetiche e dalla necessità di fornire ai professionisti gli strumenti necessari ad una lettura critica e consapevole delle informazioni tecniche disponibili sul mercato.
Per rendere gli edifici più rispettosi del clima occorre costruire meglio quelli nuovi ma anche ristrutturare quelli esistenti e per farlo esiste già un modello efficace, con un basso costo e senza rischi per cittadini, aziende e Paese. È questo il messaggio lanciato da Federesco durante il convegno al GSE dal titolo "Green Building europeo: le opportunità per il settore delle ESCo".
Federesco ha partecipato all'audizione in Commissione Finanze della Camera dei Deputati durante l'esame del disegno di legge di conversione del DL 212/2023, recante "Misure urgenti relative alle agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119, 119-ter e 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77".
La Legge di Bilancio è stata pubblicata, dopo l'approvazione da parte della Camera, sulla Gazzetta Ufficiale n.213 del 30 dicembre 2023. In questa occasione sono stati esaminati, con esito differente, una serie di ordini del giorno su temi di particolare interesse, tra i quali Transizione 4.0 e Superbonus.
Superata l'età dell'oro del Superbonus, il settore delle riqualificazioni torna a confrontarsi con misure ridimensionate di agevolazione, comunque interessanti per chi intenda intraprendere un intervento di ristrutturazione.
Nel primo trimestre del 2023 sono stati connessi 1.058 MW di nuova potenza fotovoltaica, di questi il 54% (569 MW) è rappresentato da impianti con potenza inferiore ai 12kW: è quindi il settore residenziale a fare la differenza grazie all'entrata in funzione degli impianti realizzati e installati a fine 2022, ascrivibili al Superbonus 110%. I numeri arrivano dall'ultimo report di ITALIA SOLARE che ha elaborato i dati Gaudì di Terna.
Lo studio presenta i dati consuntivi relativi al mercato italiano dei serramenti e delle facciate continue 2022. Anche il 2022 si conferma un anno da record per il settore delle costruzioni con una crescita cumulata che sfiora il 20%, con evidenti benefici sulla domanda di serramenti e facciate. Il contributo degli incentivi fiscali (ecobonus, bonus casa e superbonus condomini) ha sostenuto in modo determinante il settore contribuendo ad oltre il 40% della domanda di serramenti. Per il 2023, si profila una crescita moderata che dipenderà, dopo la profonda revisione degli incentivi fiscali, dalle prospettive di sviluppo dell'economia e dagli investimenti messi in campo dalle opere del PNRR.
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Gli ultimi webinar su Superbonus
- Climate Solutions - Commercial CHP power range - Fit for 55% obiettivi efficienza energetica al 2030 - Quali opportunità? Sarà tutto elettrico? - Viessmann come azienda leader nel futuro mercato dell'idrogeno - Detrazioni fiscali - Superbonus 110% - Conto termico 2.0 - Cosa considerare per ipotizzare un sistema di cogenerazione? - Calcolo del fabbisogno termico - Dimensionamento cogenertori - Strumenti per la progettazione - Collegamenti idraulici - Case History: Maina industria alimentare dolciaria specializzata nei Panettoni - Case History: azienda agricola e leader distribuzione frutta RIVOIRA Giovanni & Figli Spa
- Super Bonus - Aspetti chiave - BACS - Requisiti tecnici - valvole termostatiche / Building Automation
- Micro Cogenerazione - Incentivi disponibili - SuperBonus 110% - Proposte GC "Conto Termico" - CTI - Proposte CT 251 - CTI - Evoluzione normativa - Ambiti di intervento
L'ultima guida in partnership con La Termotecnica
Altri contenuti su Superbonus
Le Aule della Camera dei Deputati e del Senato hanno approvato due apposite Risoluzioni relative al Superbonus, cessione dei crediti e caro materiali.
La bolletta elettrica negli alberghi è una voce di costo molto importante. Ora c'è il Superbonus 80% per aumentare l'efficienza delle strutture. Negli alberghi spesso non esiste una chiara percezione dei consumi energetici, nemmeno quando sono rilevanti e nonostante le bollette continuino a crescere (per sapere di più leggi la nostra Guida all'efficienza energetica nel settore alberghiero). Questo vale soprattutto per l'elettricità che rappresenta per le strutture ricettive un vettore energetico fondamentale (insieme al calore per il riscaldamento e l'acqua calda sanitaria).
Nuove soluzioni, semplici e versatili, per il controllo del riscaldamento e raffrescamento degli ambienti. Eleganti termostati, integrabili all'interno dei nostri sistemi di home & building automation, offrono elevate prestazioni che contribuiscono al miglioramento dei consumi energetici e rappresentano una scelta responsabile per uno stile di vita più sostenibile. Efficienza e risparmio Vari studi dimostrano infatti che l'utilizzo di un termostato intelligente consente di risparmiare fino al 10% di energia in riscaldamento e fino al 15% in raffrescamento e che nella stagione invernale ad ogni grado di temperatura in più equivale un aumento del 7% della fattura di energia oltre a maggiori emissioni di CO2 nell'ambiente. Per questo i dispositivi per la gestione della termoregolazione possono beneficiare del super bonus 110%, purché siano rispettati i requisiti richiesti dalla legge. Il nuovo termostato touch Eikon Tactil rappresenta un elemento esclusivo che arricchisce il comfort abitativo. Così elegante da vincere il prestigioso Red Dot Award 2021, il nuovo termostato è realizzato in cristallo nelle finiture bianco e nero diamante, con display RGB a led matrix. Dotato di tecnologia touch e di sensore di prossimità - che accende il display non appena ti avvicini al dispositivo - il termostato è semplice da installare ed è adatto a qualsiasi applicazione, sia nel residenziale che nel terziario. L'innovativa funzione 3D gesture ne permette inoltre il controllo con dei semplici gesti, senza toccarlo. Disponibile con tecnologia By-me Plus, si integra nei nostri sistemi di home & building automation offrendo un ulteriore tocco di classe agli ambienti domestici ma anche alberghieri grazie alle tre varianti: con tasto funzione personalizzabile, con tasto per controllo di unità fan coil o con tasto per funzioni Hotel per la segnalazione dello stato della camera.
Efficiente ma invisibile Arianext M Flex In Link è la pompa di calore Chaffoteaux da incasso che assicura elevate prestazioni per riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria. Una soluzione perfetta per accedere alle detrazioni fiscali del Superbonus 110%, previste dal Decreto Rilancio (Legge 77/2020) e rinnovare l'impianto di riscaldamento in villette e case unifamiliari anche grazie alla possibilità di ottenere lo sconto immediato in fattura, proposto da tutti i professionisti Chaffoteaux
Una caldaia a legna o pellet di ultima generazione abbatte fino a 8 volte le emissioni nell'aria. Oggi è possibile sfruttare diverse agevolazioni: dal Conto Termico al Bonus Casa, al Superbonus 110%. Quando si abita in una zona dove non è presente la rete del gas metano, per riscaldare la propria casa e produrre acqua calda sanitaria esistono due possibilità: utilizzare caldaie a combustibili fossili immagazzinabili in cisterne e depositi (gasolio, Gpl), oppure utilizzare caldaie a legna o pellet. La seconda strada è senz'altro quella migliore, sia dal punto di vista economico che ambientale. Bisogna però utilizzare impianti di ultima generazione, più efficienti e a basse emissioni, che proprio per questi motivi godono degli incentivi statali come Superbonus 110%, Bonus Casa e Conto Termico, come spieghiamo più avanti. La scelta di un impianto di riscaldamento a legna o pellet può essere valutata anche in un'abitazione dove è presente la rete del gas metano, se si desidera affiancare il sistema di riscaldamento tradizionale con una fonte rinnovabile, ottenendo anche un importante risparmio in bolletta. Ricordiamo che l'installazione di una caldaia a legna o a pellet non è particolarmente invasiva, perché l'impianto può funzionare con i termosifoni esistenti, senza dover fare interventi negli appartamenti (ad esempio, per installare un impianto di riscaldamento a pavimento o a bassa temperatura quasi necessario con le pompe di calore). Biomassa legnosa, una fonte "carbon neutral" La biomassa solida legnosa, in versione pellet o pezzi di legna, è classificata come una fonte rinnovabile perché è disponibile liberamente in natura in grandi quantità. L'apporto di CO2 in atmosfera è considerato "neutro", perché la biomassa legnosa, quando brucia, restituisce all'ambiente la CO2 che ha accumulato durante la propria crescita. Questo fatto non determina alcun impatto sul riscaldamento globale dovuto alle crescenti emissioni di CO2. La biomassa legnosa, però, non è esente da altre emissioni, dovute soprattutto ad apparecchi vetusti e inefficienti. Basti pensare che il 70% degli apparecchi a biomassa installati in Italia, circa 6,3 milioni, ha più di 10 anni! (Fonte AIEL, Associazione Italiana Energie Agroforestali). Basterebbe sostituire gli apparecchi inquinanti per ottenere enormi risultati sull'ambiente e gli incentivi esistenti hanno proprio questo scopo. Generatori a biomassa legnosa e classificazione in Stelle Dal punto di vista delle emissioni e del rendimento, la qualità dei generatori di calore a biomassa legnosa viene valutata con una classificazione in Stelle, secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale n. 186 del 07/11/2017: maggiore è il numero di Stelle, più basse sono le emissioni e più alto è il rendimento. Le emissioni dei nuovi generatori a biomassa legnosa, con un numero di Stelle pari a 4 o 5, sono fino a 8 volte inferiori rispetto agli impianti di vecchia generazione (per sapere di più sulla classificazione delle caldaie a biomassa legnosa leggi anche "Come scegliere un impianto a biomassa ecosostenibile"). La scelta del numero di Stelle non è un semplice "vezzo" di chi è attento alla sostenibilità: in Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Toscana, dal 1° gennaio 2020 è vietato installare generatori a biomassa con classe inferiore a 4 stelle. Bisogna sottolineare che anche la qualità del combustibile influisce fortemente sull'efficienza dell'impianto e sulle emis
Quando un condominio è già dotato di cappotto termico, per sfruttare il Superbonus 110% bisogna intervenire sull'impianto di riscaldamento. Un sistema ibrido può essere la soluzione. Per effettuare il doppio salto di classe energetica e accedere quindi al Superbonus 110%, un condominio vecchio e scarsamente isolato deve, in molti casi, prendere in considerazione il cappotto termico, intervento trainante che consente di accedere direttamente all'agevolazione. Cosa succede, invece, quando un condominio è già dotato di cappotto termico, magari perché è di recente costruzione oppure perché riqualificato negli ultimi anni? È possibile sfruttare il Superbonus 110% per migliorare ulteriormente le prestazioni energetiche e abbassare le bollette? La risposta è sì e la fattibilità dell'intervento, tutto sommato, è semplice. Vediamo quale può essere la soluzione migliore. (Per sapere tutto sugli interventi indicati per accedere al Superbonus in condominio leggi la nostra Guida all'efficienza energetica dei condomini). Le condizioni di partenza del condominio Il nostro studio di fattibilità prende in considerazione un "edificio-tipo" in zona climatica E (tutta la Pianura Padana e molte zone appenniniche), composto da 5 piani con 15 unità abitative totali, tre per piano, di 60-80 metri quadri ciascuna. L'impianto di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria è costituito da una caldaia tradizionale che alimenta normali radiatori. È presente una regolazione con sonda climatica esterna di tipo on/off (ossia la caldaia si accende e si spegne in presenza di determinate condizioni di temperatura). Il rendimento medio annuo della caldaia non è ottimale (81,4%) e il fabbisogno di energia primaria non rinnovabile (il parametro considerato nell'Attestato di Prestazione Energetica) si attesta a 140,74 kWh/m2 anno, quindi l'edificio rientra in classe C. Essendo già presente il cappotto termico, l'intervento trainante che consente di accedere al Superbonus 110% deve riguardare gli impianti della centrale termica: si potrebbe scegliere una caldaia a condensazione, una pompa di calore oppure un sistema ibrido. Un'attenta valutazione delle caratteristiche dell'edificio, dei terminali di riscaldamento presenti (i radiatori) e della zona climatica, fa ricadere la scelta su un sistema ibrido, in grado di mantenere elevati livelli di comfort ed efficienza senza doversi preoccupare delle temperature di mandata di cui necessitano i termosifoni esistenti e, in più, di aggiungere un importante apporto di fonti rinnovabili, indispensabile per risalire nella classifica dell'APE. Un sistema ibrido, infatti, abbina una pompa di calore a una caldaia a condensazione che entra in funzione quando strettamente necessario, salvaguardando sempre il massimo apporto possibile di energia da fonti rinnovabili garantito dal funzionamento della pompa di calore. Vitocal 200-A PRO di Viessmann è una soluzione indicata: si tratta di un sistema ibrido certificato composto da una caldaia a condensazione e da una pompa di calore progettate per il funzionamento in abbinamento. La potenza di progetto ipotizzata per i due generatori, con condizioni standard di 7°C, è di 42 kW per la pompa di calore e di 90 kW per la caldaia. Per potere essere ammessi alle agevolazioni fiscali come il Superbonus 110%, infatti, i sistemi ibridi devono includere una pompa di calore con potenza nominale al massimo pari al 50% di quella della caldaia.
La gamma di sistemi ibridi Viessmann, ampliata con i nuovi Hybridcell, comprende soluzioni ecosostenibili per condomini, ville, villette e appartamenti. Con potenze e configurazioni diverse, servono per riscaldamento, raffrescamento e ACS. Il Superbonus ha portato alla ribalta una modalità di riscaldamento di cui si è parlato forse poco in passato, ma che comporta dei vantaggi davvero importanti: i sistemi ibridi, chiamati anche pompe di calore ibride, una soluzione affidabile, efficiente ed ecosostenibile. Questi generatori - una combinazione tra pompa di calore e caldaia a condensazione che funziona in caso di necessità - rientrano infatti tra gli interventi trainanti che accedono direttamente alla detrazione fiscale del 110% (per sapere le condizioni di accesso al Superbonus 110% leggi la nostra Guida). I sistemi ibridi possono essere installati anche sfruttando l'Ecobonus 65% o il Bonus Ristrutturazioni 50% (entrambi disponibili con sconto in fattura), oltre che il Conto termico 2.0. Per accedere ai bonus è necessario che il sistema ibrido sia certificato, ossia "costituito da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione espressamente concepite dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro", come spiega la definizione dell'Enea. Inoltre, coefficiente di prestazione e rendimento termico dei due apparecchi devono rispettare precisi requisiti, mentre il rapporto tra la potenza termica nominale della pompa di calore e quella della caldaia deve essere minore o uguale a 0,5 (in pratica, la potenza della pompa di calore non può superare la metà di quella della caldaia a condensazione). I sistemi ibridi certificati Viessmann rispettano tutti questi requisiti. Ma questo è solo uno dei vantaggi della gamma, che si caratterizza per l'estrema completezza (è l'offerta ibrida certificata più ampia sul mercato), permettendo di fare questa scelta di riscaldamento "intelligente" in qualunque tipo di contesto abitativo, dal condominio alla villetta, fino all'appartamento (per conoscere tutte le caratteristiche dei sistemi ibridi leggi anche "Pompa di calore ibrida: cosa è e quali sono i vantaggi"). Ecco qui qualche informazione che vi permetterà di orientarvi sul modello più indicato per le vostre esigenze. Grazie al recente aggiornamento della gamma, Viessmann oggi offre al mondo residenziale ben 8 differenti sistemi ibridi con caldaie a condensazione fino 35 kW, murali e a basamento a gas o a gasolio, e pompe di calore fino a 16 kW monoblocco o splittate. Esistono poi sistemi ibridi compatti che integrano un serbatoio di accumulo per l'acqua, oltre a soluzioni configurate in "armadi" per l'installazione a incasso. Oltre alle funzioni di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria, molti modelli possono servire anche per il raffrescamento estivo. Partiamo con le new entry della gamma disponibili dallo scorso autunno, che prendono la nuova denominazione "Hybridcell" e si declinano nelle versioni SA, MA e MS a seconda della taglia e della tipologia di pompa di calore.
EasyIO powered by Johnson Controls è la soluzione ottimale per ottenere i contributi previsti. È un sistema studiato appositamente per l'automazione dell'edificio, migliorandone il consumo energetico dovuto a raffrescamento, riscaldamento e gestione dell'acqua calda sanitaria, implementando anche un controllo da remoto via tecnologia WEB server HTML5.
Per la cessione di crediti fiscali generati a seguito degli interventi di riqualificazione. Banca Monte dei Paschi di Siena e Estra Clima Srl, società del gruppo Estra che opera nel settore del risparmio energetico, hanno sottoscritto un accordo per la cessione di crediti fiscali generati a seguito degli interventi di riqualificazione energetica, rientranti nella normativa del Decreto Rilancio, nell'ambito delle misure sul Superbonus 110%. La partnership include anche una convenzione di reverse factoring perfezionata con MPS Leasing & Factoring, che consente ai fornitori di Estra Clima Srl di accedere ad un plafond creditizio messo a disposizione da MPS Leasing & Factoring per smobilizzare i crediti commerciali. L'operazione si sostanzia in un programma di Supply Chain Finance, che permette di ottimizzare la gestione del fabbisogno finanziario aziendale e conferma il percorso del Gruppo Montepaschi verso un modello di sviluppo sostenibile.
Risparmio, prestazioni e attenzione all'ambiente. Grazie a una gestione ottimizzata, le migliori pompe di calore ibride scelgono sempre la configurazione di funzionamento più conveniente. Risparmio in bolletta, capacità di fornire il comfort desiderato e sostenibilità sono i tre asset da considerare quando si deve scegliere la migliore soluzione per il riscaldamento della propria casa. Le pompe di calore ibride, o sistemi ibridi, sono in grado di rispondere a tutte queste esigenze. Scopriamo come funzionano e quanto effettivamente possono fare risparmiare sui consumi energetici. Ricordiamo che i sistemi ibridi, così come le pompe di calore e le caldaie a condensazione, sono interventi trainanti che consentono di accedere direttamente al Superbonus (per sapere di più leggi la nostra "Guida al Superbonus 110%").