Rinnovabili: più investimenti per una transizione energetica globale
Dall'osservatorio IRENA strategie e raccomandazioni per ridisegnare un nuovo sistema energetico che mette al centro efficienza energetica e rinnovabili per raggiungere l'obiettivo climatico di 1,5°C. Un risultato che, secondo le stime dell'Agenzia, richiederà investimenti per 35 trilioni di dollari entro il 2030.
Il Report IRENA 2023
Il nuovo Rapporto "World Energy Transitions Outlook 2023: 1,5°c Pathway", presentato a Berlino dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Rinnovabile (IRENA), offre una panoramica su strategie e investimenti che la comunità internazionale dovrà impegnarsi a sviluppare nel corso del prossimo decennio per raggiungere l'obiettivo climatico della Conferenza di Parigi, pari a 1,5°C come tetto massimo per il riscaldamento medio globale.
L'Accordo di Parigi sul cambiamento climatico, adottato nel corso della 21ª Conferenza delle Parti di Parigi (COP21) ed entrato in vigore nel novembre 2016, nasce per il perseguimento di tre macro-obiettivi:
- mantenere l'incremento della temperatura media globale al di sotto dei 2 °C, proseguendo gli sforzi per contenerla entro 1,5°C;
- potenziare l'adattabilità ai cambiamenti climatici, incoraggiando la resilienza climatica;
- assicurare finanziamenti energetici per uno sviluppo a basse emissioni di gas serra.
Il Report di IRENA evidenzia, in particolare, come gli attuali investimenti globali in tecnologie di transizione (1,3 trilioni di dollari) e la percentuale di produzione di Energia da fonti rinnovabili 2022 (40%) siano, in realtà, ancora insufficienti per il contenimento della temperatura entro il target di 1,5°C fissato dalla conferenza di Parigi.
Come sottolinea Francesco La Camera, Direttore generale IRENA "La posta in gioco non potrebbe essere più alta. [..] Una trasformazione profonda e sistematica del sistema energetico globale deve avvenire in meno di 30 anni, con un nuovo approccio per accelerare la transizione energetica"
Le indicazioni di IRENA per una transizione energetica globale
In linea con l'obiettivo climatico di Parigi, IRENA delinea nel Report priorità e azioni per una transizione energetica globale:
- sviluppare soluzioni per ridisegnare l'attuale sistema energetico, caratterizzato dall'uso di fonti fossili, a favore di efficienza energetica e fonti rinnovabili, la cui produzione, oggi, è pari alla metà di quella necessaria per un percorso compatibile con l'obiettivo di 1,5°C;
- promuovere lo sviluppo di tecnologie, infrastrutture e politiche mirate a una transizione energetica globale;
- sostenere lo sviluppo di forza lavoro qualificata;
- prevedere investimenti mirati per la creazione di un nuovo sistema energetico sostenibile.
Con particolare riferimento agli investimenti necessari per il mantenimento dell'obiettivo di 1,5°C, secondo IRENA, saranno necessari circa 150 trilioni di dollari entro il 2050, di cui 35 trilioni di dollari in tecnologie per la transizione energetica, entro il 2030.
Investimenti e azioni che, se rispettate, potrebbe consentire una riduzione delle emissioni di CO2 del 6% entro il 2030 e del 56% entro il 2050, rispetto ai livelli 2022. Tuttavia, la maggior parte di questi impegni deve ancora essere tradotta in strategie, finanziamenti e politiche nazionali mirate.
L'analisi di IRENA sottolinea in particolare due aspetti:
- gli investimenti in energie da fonti rinnovabili sono ancora concentrati in pochi Paesi e in poche tecnologie, ma per il raggiungimento dell'obiettivo di 1,5°C sono richiesti investimenti distribuiti e differenziati. Per questo, IRENA caldeggia investimenti trasversali a tutte le tecnologie di transizione: fotovoltaico, eolico, idroelettrico, geotermico e biocarburanti;
- nel 2022, circa l'85% degli investimenti globali in Energia rinnovabile è stata a beneficio di meno del 50% della popolazione mondiale, ma per una transizione energetica globale sono da prevedere investimenti trasversali a tutti i mercati. L'osservatorio di IRENA sottolinea, in particolare, come gli investimenti destinati ai Paesi in via di sviluppo ed emergenti siano ancora pochi o insufficienti per il rispetto dell'obiettivo climatico di Parigi.
Il percorso verso 1,5°C richiede, quindi, un grande cambiamento nella produzione e nel consumo di energia da parte di tutta la società. Un cambiamento che, come sottolineato più volte da IRENA, potrà concretizzarsi solo grazie alla costruzione di una infrastruttura fisica per lo sviluppo di un nuovo sistema energetico.
Ma già oggi è possibile per ogni cittadino dare il proprio contributo per la creazione di un futuro di energia pulita e rinnovabile a favore di una transizione energetica globale.
Grazie all'installazione di soluzioni che integrano impianto fotovoltaico e un sistema di accumulo intelligente, è possibile non solo produrre energia pulita, ma immagazzinarla a copertura del proprio fabbisogno energetico domestico.
Le soluzioni sonnen per la transizione energetica
Da sempre sonnen offre soluzioni complete per l'indipendenza energetica e a favore di una transizione energetica globale. Se si considera un consumo medio annuo di 5.400 kWh e un impatto carbonico di 1.536 kg CO2, grazie all'integrazione di impianto fotovoltaico e sistema di accumulo intelligente sonnenBatterie è possibile risparmiare emissioni per 1.152 kg CO2/annuo.
Ma non solo. Grazie all'installazione di un sistema di accumulo fotovoltaico sonnenBatterie, che immagazzina l'energia autoprodotta dall'impianto durante il giorno e la rilascia quando se ne ha più bisogno, è possibile raggiungere un grado di indipendenza energetica pari al 75%.
Il restante 25% può essere coperto aderendo all'offerta energia sonnenFlat 1500, grazie alla quale l'utente riceve un bonus annuale di 1500 kWh (pari a un controvalore massimo di 150 ?) direttamente in bolletta, come ricompensa per aver messo a disposizione il proprio sistema di accumulo sonnenBatterie per i servizi di stabilizzazione della rete elettrica nazionale.
E raggiungere così il 100% d'indipendenza energetica dai tradizionali fornitori di energia. Una scelta che fa bene non solo all'ambiente, ma anche al portafoglio.
Il nuovo Rapporto "World Energy Transitions Outlook 2023: 1,5°c Pathway", presentato a Berlino dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Rinnovabile (IRENA), offre una panoramica su strategie e investimenti che la comunità internazionale dovrà impegnarsi a sviluppare nel corso del prossimo decennio per raggiungere l'obiettivo climatico della Conferenza di Parigi, pari a 1,5°C come tetto massimo per il riscaldamento medio globale.
L'Accordo di Parigi sul cambiamento climatico, adottato nel corso della 21ª Conferenza delle Parti di Parigi (COP21) ed entrato in vigore nel novembre 2016, nasce per il perseguimento di tre macro-obiettivi:
- mantenere l'incremento della temperatura media globale al di sotto dei 2 °C, proseguendo gli sforzi per contenerla entro 1,5°C;
- potenziare l'adattabilità ai cambiamenti climatici, incoraggiando la resilienza climatica;
- assicurare finanziamenti energetici per uno sviluppo a basse emissioni di gas serra.
Il Report di IRENA evidenzia, in particolare, come gli attuali investimenti globali in tecnologie di transizione (1,3 trilioni di dollari) e la percentuale di produzione di Energia da fonti rinnovabili 2022 (40%) siano, in realtà, ancora insufficienti per il contenimento della temperatura entro il target di 1,5°C fissato dalla conferenza di Parigi.
Come sottolinea Francesco La Camera, Direttore generale IRENA "La posta in gioco non potrebbe essere più alta. [..] Una trasformazione profonda e sistematica del sistema energetico globale deve avvenire in meno di 30 anni, con un nuovo approccio per accelerare la transizione energetica"
Le indicazioni di IRENA per una transizione energetica globale
In linea con l'obiettivo climatico di Parigi, IRENA delinea nel Report priorità e azioni per una transizione energetica globale:
- sviluppare soluzioni per ridisegnare l'attuale sistema energetico, caratterizzato dall'uso di fonti fossili, a favore di efficienza energetica e fonti rinnovabili, la cui produzione, oggi, è pari alla metà di quella necessaria per un percorso compatibile con l'obiettivo di 1,5°C;
- promuovere lo sviluppo di tecnologie, infrastrutture e politiche mirate a una transizione energetica globale;
- sostenere lo sviluppo di forza lavoro qualificata;
- prevedere investimenti mirati per la creazione di un nuovo sistema energetico sostenibile.
Con particolare riferimento agli investimenti necessari per il mantenimento dell'obiettivo di 1,5°C, secondo IRENA, saranno necessari circa 150 trilioni di dollari entro il 2050, di cui 35 trilioni di dollari in tecnologie per la transizione energetica, entro il 2030.
Investimenti e azioni che, se rispettate, potrebbe consentire una riduzione delle emissioni di CO2 del 6% entro il 2030 e del 56% entro il 2050, rispetto ai livelli 2022. Tuttavia, la maggior parte di questi impegni deve ancora essere tradotta in strategie, finanziamenti e politiche nazionali mirate.
L'analisi di IRENA sottolinea in particolare due aspetti:
- gli investimenti in energie da fonti rinnovabili sono ancora concentrati in pochi Paesi e in poche tecnologie, ma per il raggiungimento dell'obiettivo di 1,5°C sono richiesti investimenti distribuiti e differenziati. Per questo, IRENA caldeggia investimenti trasversali a tutte le tecnologie di transizione: fotovoltaico, eolico, idroelettrico, geotermico e biocarburanti;
- nel 2022, circa l'85% degli investimenti globali in Energia rinnovabile è stata a beneficio di meno del 50% della popolazione mondiale, ma per una transizione energetica globale sono da prevedere investimenti trasversali a tutti i mercati. L'osservatorio di IRENA sottolinea, in particolare, come gli investimenti destinati ai Paesi in via di sviluppo ed emergenti siano ancora pochi o insufficienti per il rispetto dell'obiettivo climatico di Parigi.
Il percorso verso 1,5°C richiede, quindi, un grande cambiamento nella produzione e nel consumo di energia da parte di tutta la società. Un cambiamento che, come sottolineato più volte da IRENA, potrà concretizzarsi solo grazie alla costruzione di una infrastruttura fisica per lo sviluppo di un nuovo sistema energetico.
Ma già oggi è possibile per ogni cittadino dare il proprio contributo per la creazione di un futuro di energia pulita e rinnovabile a favore di una transizione energetica globale.
Grazie all'installazione di soluzioni che integrano impianto fotovoltaico e un sistema di accumulo intelligente, è possibile non solo produrre energia pulita, ma immagazzinarla a copertura del proprio fabbisogno energetico domestico.
Le soluzioni sonnen per la transizione energetica
Da sempre sonnen offre soluzioni complete per l'indipendenza energetica e a favore di una transizione energetica globale. Se si considera un consumo medio annuo di 5.400 kWh e un impatto carbonico di 1.536 kg CO2, grazie all'integrazione di impianto fotovoltaico e sistema di accumulo intelligente sonnenBatterie è possibile risparmiare emissioni per 1.152 kg CO2/annuo.
Ma non solo. Grazie all'installazione di un sistema di accumulo fotovoltaico sonnenBatterie, che immagazzina l'energia autoprodotta dall'impianto durante il giorno e la rilascia quando se ne ha più bisogno, è possibile raggiungere un grado di indipendenza energetica pari al 75%.
Il restante 25% può essere coperto aderendo all'offerta energia sonnenFlat 1500, grazie alla quale l'utente riceve un bonus annuale di 1500 kWh (pari a un controvalore massimo di 150 ?) direttamente in bolletta, come ricompensa per aver messo a disposizione il proprio sistema di accumulo sonnenBatterie per i servizi di stabilizzazione della rete elettrica nazionale.
E raggiungere così il 100% d'indipendenza energetica dai tradizionali fornitori di energia. Una scelta che fa bene non solo all'ambiente, ma anche al portafoglio.
- Andrea Maffezzoli
- ANIMA - Federazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica Varia ed Affine
- Federesco
- GSE Gestore dei Servizi Energetici
- RSE - Ricerca sul Sistema Energetico
- Giuseppe Grassi
- Andrea Maffezzoli