Climatizzazione + Agricoltura e Allevamenti

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Articoli e news su Climatizzazione + Agricoltura e Allevamenti

Diego Bizzozero - ESA

Irrigazione 4.0 - digitalizzazione delle aree agricole

Progettazione di un sistema di irrigazione autonomo per grandi aree agricole. Ottimizzazione processo irrigazione, risparmio energetico, gestione consumo idrico

Ziehl-Abegg Italia

Nuovi ventilatori Maxvent ECblue per food processing: affidabilità ed efficienza energetica

I costruttori di impianti industriali a servizio della filiera agro-alimentare, declinata nei suoi molteplici processi di trasformazione e conservazione dei cibi, richiedono la massima affidabilità quando si parla di soluzioni per la climatizzazione dei reparti produttivi. Essicazione, estrazione fumi, refrigerazione, condizionamento o semplice aerazione dei locali sono operazioni di estrema importanza nel settore del food processing, tenendo conto che in gioco ci sono l'integrità, la sicurezza e la qualità degli alimenti.

Marketing & Comunicazione  - ISOIL Industria

Il mercato biogas e le nostre soluzioni di misura per vettori

ll Biogas è attualmente è uno dei settori trainanti per la "transizione verde": grazie alle tecnologie disponibili e agli investimenti sulle infrastrutture, oggi è possibile trasformare in energia pulita, ogni tipo di "rifiuto". Tramite diversificati processi e package di misura, che devono rispondere a diverse esigenze di processo e usufruendo di norme-meccanismi di incentivazione, è possibile immettere sul mercato il Vettore Energetico proveniente dal settore Biogas. Sfruttare le potenzialità del biogas: "un must" per compiere la transizione energetica. L'Italia deve a lavorare ancora molto per compiere il processo di transizione energetica, ossia per passare da un'energia proveniente per una grande maggioranza da fonti non rinnovabili - specialmente fossili - a un'energia creata da fonti rinnovabili. Nonostante il Paese abbia registrato miglioramenti costanti di anno in anno rispetto al punteggio dell'Eti (Energy Transition Index) dal 2015, la nostra "prontezza" verso la transizione è conteggiata solo al 56%: ciò significa che manca ancora molto per definire il nostro sistema come favorevole a questo cambiamento. Nel processo di transizione energetica, un ruolo centrale è giocato dal potenziamento degli impianti biogas per la produzione di energia e di biometano. Quest'ultimo, oltre che essere una fonte rinnovabile - si ottiene da biomasse agricole (colture dedicate, sottoprodotti e scarti agricoli e deiezioni animali), agroindustriali (scarti della filiera della lavorazione della filiera alimentare) e dalla frazione organica dei rifiuti solido urbani (Forsu) - è una fonte sostenibile: è chimicamente uguale al metano fossile, o gas naturale, ma produce basse emissioni di gas climalteranti. Utilizzabile in miscela o in sostituzione del gas, può essere distribuito sfruttando le reti gas esistenti, soddisfacendo sia le esigenze energetiche industriali e residenziali (riscaldamento, acqua calda sanitaria e cucina, elettricità), sia quelle dei trasporti (è utilizzabile come carburante). Il biometano ha inoltre un ruolo strategico per il potenziamento dell'economia circolare. L'impiego del biometano può essere accelerato dalla riconosciuta expertise nazionale nella produzione di biogas: la situazione attuale vede infatti l'Italia al terzo posto al mondo nella produzione di biogas con oltre 1900 impianti in funzione e circa 2,8 miliardi m3 di biometano equivalente prodotti ogni anno. Il potenziale di produzione nazionale è però molto più grande: il consorzio biogas italiano stima che, entro il 2030, se ne potrebbe produrre fino a 10 miliardi l'anno. Tra gli investimenti indicati dal PNRR troviamo la "riconversione e il miglioramento dell'efficienza degli impianti biogas agricoli esistenti verso la produzione totale o parziale di biometano", con un "supporto alla realizzazioni di nuovi impianti, attraverso un contributo del 40% dell'investimento", e la promozione della "sostituzione di veicoli meccanici obsoleti e a bassa efficienza con veicoli alimentati a metano/biometano". Leggi tutto l'articolo in formato .pdf oppure lo trovi in forma digitale al link: https://www.isoil.it/categoria-automazione-industriale/il-mercato-biogas-e-le-nostre-soluzioni-di-misura-per-vettori-energetici/ Per qualsiasi informazione inerente al tema trattato e alle soluzioni di ISOIL INDUSTRIA, scrivi ai nostri specialisti all'indirizzo email tisothermic@isoil.it Visita il nostro sito www.isoil.it e siamo presenti su Facebook, Linkedin

Viessmann

Riscaldamento serre agricole ad alta efficienza

L'impianto di riscaldamento è un elemento cruciale nel settore florovivaistico: garantisce, infatti, le condizioni favorevoli all'accrescimento delle piante. Le possibilità sono diverse, ecco cosa bisogna valutare. Le serre agricole possono essere considerate imprese energivore. Per mantenere condizioni termiche favorevoli al buon accrescimento delle piante, infatti, devono far funzionare gli impianti termici per un alto numero di ore durante l'anno. Gli elementi a cui prestare attenzione per la corretta gestione di una serra agricola sono di due tipologie: - Strutturali: strutture portanti; materiali di copertura; strutture di fissaggio dei materiali di copertura; elementi di apertura per la ventilazione a parete e a soffitto. - Tecnologici e impiantistici: sistema di riscaldamento; controllo della temperatura; controllo dell'umidità relativa; illuminazione; concentrazione di CO? regolazione ventilazione interna. Sintetizzando, si può affermare che per aumentare la sostenibilità delle produzioni e abbassare i costi energetici, le serre devono prima di tutto sfruttare nel modo migliore l'apporto della luce e del calore de sole, garantendo la necessaria areazione soprattutto nei mesi caldi. Questo aspetto viene curato grazie a un'attenta progettazione della struttura. A questo deve affiancarsi un sistema di riscaldamento efficiente, preferibilmente basato anche su fonti rinnovabili, unito a soluzioni di monitoraggio del microclima in grado di mantenere condizioni favorevoli costanti. Riscaldamento serre agricole: cosa sapere per scegliere un impianto ad alta efficienza A caratterizzare l'impianto di riscaldamento di una serra agricola sono tre componenti: il generatore di calore, il sistema di distribuzione ed erogazione del calore e la termoregolazione. La scelta del tipo di impianto da adottare è molto importante in funzione della coltura presente all'interno della serra (per sapere di più sul riscaldamento delle serre leggi la nostra "Guida all'efficienza energetica nelle serre e vivai"). Nel caso di colture meno delicate può essere sufficiente installare un generatore ad aria calda, la cui funzione principale è quella di antigelo. Si tratta di una scelta meno onerosa in fase di installazione, tuttavia sia il rendimento che l'efficacia della distribuzione del calore sono inferiori rispetto a sistemi più evoluti, di tipo idronico o misti aria-acqua. Esistono, inoltre, impianti che combinano due sistemi di distribuzione del calore (aria più riscaldamento basale dei bancali o del pavimento), che garantiscono una temperatura più uniforme, senza fare subire alle piante sbalzi termici, indicati per colture più "delicate". Un fattore fondamentale da valutare nella scelta del generatore di calore è il combustibile da utilizzare. Nelle aree servite dalla rete del gas metano si può optare per un riscaldamento basato su caldaie a condensazione moderne ed efficienti, mentre in caso di mancanza di allacciamento alla rete gas, una scelta conveniente ed ecosostenibile è rappresentata dalle caldaie a biomassa, in grado di utilizzare materia prima di filiera corta compresi stralci e potature. La caldaie a biomassa sono consigliabili anche per funzionare in affiancamento ad altri generatori, come mostriamo più avanti. Viessmann offre una gamma di caldaie a biomassa indicate per tutto il settore florovivaistico e per quello agricolo (per sapere di più leggi "La nuova offerta flessibile di caldaie a biomassa Viessmann"

Mauro Alberti - NeoruraleHub

Nuove soluzioni tecnologiche per il risparmio di risorse naturali nella filiera agroalimentare

NeoruraleHub ha rivisitato due tecnologie del settore della refrigerazione agroalimentare, modificandole nell'ottica di fornire una maggiore efficienza in termini economici e di sostenibilità. Le due tecnologie riguardano la produzione di acqua gelida per l'industria alimentare e l'utilizzo delle torri di raffreddamento, entrambe controllate da un sistema di Intelligenza Artificiale. Ad oggi sono operative anche all'interno di processi industriali di Granarolo e Galbani.

Mouser
D’ALESSANDRO TERMOMECCANICA - D'Alessandro Termomeccanica

Generatori di calore e di vapore a biomassa

La D’Alessandro Termomeccanica produce, dal 1980, generatori di calore a biomassa rivolgendo particolare attenzione alla progettazione e alla ricerca tecnologica di sistemi alternativi di riscaldamento. L’elevato stan-dard qualitativo dei prodotti e dei servizi è certificato secondo le norme UNI EN ISO 9001:2008 e secondo la norma Europea EN 303-5. La D’Alessandro Termo-meccanica propone soluzioni per il riscaldamento nel settore residenziale, agricolo e zootecnico, per l’appli-cazione dei propri generatori in impianti industriali, di teleriscaldamento e così via, grazie all’ampio range di potenze disponibili: da 20 kW a 4.100 kW.

Andrea Giuliani - Bioenergy Farm 2

Laghi di cava, geotermia, agricoltura sostenibile: un esempio di economia circolare

La sostenibilità del progetto è raggiungibile solo prendendo in considerazione i benefici sociali che deriverebbero dalla creazione di una infrastruttura produttiva nelle aree a rischio di essere abbandonato e degradato. Le Amministrazioni Locali dovrebbero approfittare di questi vantaggi, poiché potrebbero ottenere un risparmio di risorse per la manutenzione delle aree. Le Comunità Locali potrebbero essere inserite in una filiera alimentare di qualità che riuscirebbe a fornire prodotti di qualità anche in periodi non convenzionali.

Salvatore Patti - AULSS5 Polesana

L'aggiornamento del Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell'Atmosfera

I settori sui quali intervenire prioritariamente sono quello del riscaldamento domestico (combustione non industriale –M02-) e dei trasporti (M07). Occorre tuttavia sottolineare che è auspicabile intervenire anche in tutti gli altri macrosettori (processi produttivi, agricoltura, altre sorgenti mobili e macchinari, …) soprattutto in considerazione che ad esempio per il PM10, una parte del particolato ha origine in atmosfera da altri inquinanti, non necessariamente critici, che reagiscono a formare il cosiddetto particolato secondario.

E. Fabrizio - Politecnico di Torino

Il controllo ambientale negli edifici per la produzione avicola: uno strumento per la previsione dei consumi energetici

Sono state presentate le caratteristiche principali di uno strumento per la determinazione dei consumi energetici su lungo periodo i un edificio per la produzione avicola. Ulteriori studi sono attualmente in corso per implementare le prestazioni di nuovi ventilatori e logiche di regolazione e per effettuare ulteriori validazioni. Questo strumento, inoltre, può essere facilmente integrato da indici riguardanti lo stress termico degli animali ed adattato a diverse tipologie quali le strutture per galline ovaiole, suini o allevamenti per bovini da latte intensivi caratterizzati da strutture chiuse, dotate di impianti di ventilazione per il controllo climatico.

GRUPPO IURO - Gruppo Iuro

Impianti di cogenerazione da biogas prodotto esclusivamente dai reflui zootecnici

Il processo biologico di DA avviene a circa 40° C in regime di mesofilia. La vasca è pertanto dotata di un particolare sistema di riscaldamento interno a triplo fascio tubiero e di una coibentazione in materiale isolante costituito da polistirene estruso, al fine di evitare dispersioni termiche. Per quanto concerne il gruppo di cogenerazione, è stato realizzato mediante accoppiamento di un motore a Ciclo Otto a combustione interna della 2G Energy AG alimentato a biogas, un generatore elettrico sincrono da 100 kWe ed un sistema di recupero dell’energia termica. In particolare il recupero termico avviene attraverso il circuito di raffreddamento del motore, integrato dal raffreddamento dell’olio lubrificante e dallo scambio termico con i gas di scarico

copertina Guida Idrogeno

L'ultima guida in partnership con La Termotecnica

Circuito EIOM