Vallortigara (Gruppo Herambiente): Una nuova piattaforma per i rifiuti industriali
Una nuova piattaforma per il trattamento dei rifiuti speciali non pericolosi: Vallortigara, societą controllata da Herambiente a sua volta parte del GruppoHera, ha presentato oggi la nuova struttura di Marano Vicentino (VI) che consente di accogliere i rifiuti "assimilabili" delle PMI del territorio (ad esempio, imballaggi misti in plastica e carta/cartone, legno e materiali ferrosi), con un potenziale di trattamento autorizzato di 100 mila tonnellate all'anno.
Nei primi mesi di attivitą della piattaforma le percentuali di riciclo hanno raggiunto il 70, con una prospettiva di ulteriore incremento nel prossimo futuro.
La nuova piattaforma č nata su una superficie di circa 3.000 mq e non ha comportato consumo di suolo, visto che gli spazi del nuovo impianto ed eventuali futuri ampliamenti sono in prossimitą e all'interno del perimetro della vecchia discarica inerti del comune di Marano Vicentino, riqualificata per accogliere la nuova piattaforma di trattamento.
La scelta di svolgere queste attivitą a Marano Vicentino e non pił a Torrebelvicino, sede dell'azienda, deriva dalla posizione del sito, pił favorevole dal punto di vista logistico con benefici in termini di riduzione delle emissioni.
La nuova piattaforma č nata su una superficie di circa 3.000 mq e non ha comportato consumo di suolo, visto che gli spazi del nuovo impianto ed eventuali futuri ampliamenti sono in prossimitą e all'interno del perimetro della vecchia discarica inerti del comune di Marano Vicentino, riqualificata per accogliere la nuova piattaforma di trattamento.
La scelta di svolgere queste attivitą a Marano Vicentino e non pił a Torrebelvicino, sede dell'azienda, deriva dalla posizione del sito, pił favorevole dal punto di vista logistico con benefici in termini di riduzione delle emissioni.
Mercati: Chimica, Petrolchimica, Plastica
Parole chiave: Trattamento dei Rifiuti
- Stefano Barberis, Simone Maccarini, Syed Safeer Mehdi Shamsi, Alberto Traverso, Aristide F. Massardo, Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica, Gestionale e dei Trasporti (DIME), Universitą Degli Studi Di Genova