Nuovi incentivi auto, Motus-E: "Ottima notizia per i cittadini, ora sarà decisivo puntare sulla programmazione"
Il presidente dell'associazione, Fabio Pressi: "Passo avanti importante per riportare il mercato auto italiano al centro del panorama europeo. Facilitare l'evoluzione della filiera automotive porterà valore a tutto il sistema Paese"
"L'attivazione dei nuovi incentivi auto rappresenta un'ottima notizia per i cittadini e più in generale per tutto il sistema Italia, che grazie a queste agevolazioni potrà riavvicinarsi agli altri grandi mercati europei, tornando a occupare il posto che merita al centro del panorama automotive". Il presidente di Motus-E, Fabio Pressi, commenta così l'entrata in vigore del nuovo Ecobonus auto, particolarmente attesa dopo gli annunci dei mesi scorsi.
"Anche se al momento l'orizzonte della misura si è ridotto a soli sei mesi, ed è un peccato che non sia stata colta l'occasione per allineare il 'cap' di prezzo per le auto elettriche incentivabili a quello delle ibride plug-in, l'incentivo raggiunge valori molto importanti per le auto a zero emissioni e consentirà a moltissimi automobilisti di avvicinarsi all'elettrico e di poter beneficiare di tutti i vantaggi di questa tecnologia", aggiunge Pressi, osservando che in questa fase, per stabilizzare il mercato italiano e avvicinarlo al mix di alimentazioni Ue, sarà indispensabile "iniziare a calibrare le politiche incentivanti con una visione di medio periodo, tale da permettere a cittadini e imprese di programmare le proprie scelte in un contesto chiaro, prevedibile e ben definito".
In quest'ottica, Pressi ricorda l'importanza della proposta congiunta avanzata al Governo da Motus-E insieme alle altre maggiori associazioni automotive italiane, che mira a sostenere il processo di elettrificazione delle flotte aziendali, supportando le imprese nel percorso di rinnovo del proprio parco auto.
La proposta di intervento riguarda le percentuali di deducibilità dei costi di acquisto o di leasing finanziario e di noleggio, in base alle emissioni di CO2, e l'innalzamento dell'attuale costo massimo fiscalmente riconosciuto. I costi della misura risultano estremamente contenuti rispetto ai grandi benefici che l'iniziativa avrebbe in termini di stimolo alla diffusione della mobilità a zero emissioni e di premialità per le imprese e i lavoratori che sceglieranno questa tecnologia.
"La maggiore deducibilità per l'elettrico sta già dando ottimi risultati in molti Paesi europei, consentendo di abbattere le emissioni di auto con percorrenze elevate e di alimentare un mercato dell'usato elettrico di qualità, indispensabile per avvicinare a questa tecnologia sempre più cittadini", conclude Pressi, evidenziando che in un momento di grande transizione come quello attuale "agevolare il passaggio all'elettrico ha una valenza doppia, perché investire su una tecnologia in ascesa a livello globale avrà riflessi positivi sullo sviluppo di tutto l'ecosistema che le ruota intorno, dalla filiera industriale ai servizi, il che naturalmente porterà con sé un grande valore aggiunto per la collettività e per la crescita dell'economia".
"Anche se al momento l'orizzonte della misura si è ridotto a soli sei mesi, ed è un peccato che non sia stata colta l'occasione per allineare il 'cap' di prezzo per le auto elettriche incentivabili a quello delle ibride plug-in, l'incentivo raggiunge valori molto importanti per le auto a zero emissioni e consentirà a moltissimi automobilisti di avvicinarsi all'elettrico e di poter beneficiare di tutti i vantaggi di questa tecnologia", aggiunge Pressi, osservando che in questa fase, per stabilizzare il mercato italiano e avvicinarlo al mix di alimentazioni Ue, sarà indispensabile "iniziare a calibrare le politiche incentivanti con una visione di medio periodo, tale da permettere a cittadini e imprese di programmare le proprie scelte in un contesto chiaro, prevedibile e ben definito".
In quest'ottica, Pressi ricorda l'importanza della proposta congiunta avanzata al Governo da Motus-E insieme alle altre maggiori associazioni automotive italiane, che mira a sostenere il processo di elettrificazione delle flotte aziendali, supportando le imprese nel percorso di rinnovo del proprio parco auto.
La proposta di intervento riguarda le percentuali di deducibilità dei costi di acquisto o di leasing finanziario e di noleggio, in base alle emissioni di CO2, e l'innalzamento dell'attuale costo massimo fiscalmente riconosciuto. I costi della misura risultano estremamente contenuti rispetto ai grandi benefici che l'iniziativa avrebbe in termini di stimolo alla diffusione della mobilità a zero emissioni e di premialità per le imprese e i lavoratori che sceglieranno questa tecnologia.
"La maggiore deducibilità per l'elettrico sta già dando ottimi risultati in molti Paesi europei, consentendo di abbattere le emissioni di auto con percorrenze elevate e di alimentare un mercato dell'usato elettrico di qualità, indispensabile per avvicinare a questa tecnologia sempre più cittadini", conclude Pressi, evidenziando che in un momento di grande transizione come quello attuale "agevolare il passaggio all'elettrico ha una valenza doppia, perché investire su una tecnologia in ascesa a livello globale avrà riflessi positivi sullo sviluppo di tutto l'ecosistema che le ruota intorno, dalla filiera industriale ai servizi, il che naturalmente porterà con sé un grande valore aggiunto per la collettività e per la crescita dell'economia".
Parole chiave: Mobilità elettrica
- Piersilvio Marcolin