Analisi sperimentale delle prestazioni di uno scambiatore di calore per sistemi meccanici a ventilazione controllata
Francesco Asdrubali - GFCC - Spin off Unige
Giorgio Baldinelli, Università degli Studi di Perugia
Francesco Bianchi, Università degli Studi di Perugia
Matteo Cornicchia, Università degli Studi di Perugia
Francesco Bianchi, Università degli Studi di Perugia
Matteo Cornicchia, Università degli Studi di Perugia
L’incremento della tenuta all’aria dei vari componenti ha condotto ad una riduzione dei ricambi d’aria all’interno dell’ambiente, causando effetti negativi sia per l’edificio che per gli occupanti, con formazione di muffe ed aumento dell’inquinamento indoor. Per sopperire agli effetti negativi dovuti alla mancanza di aria di rinnovo negli ambienti, numerose aziende hanno proposto sistemi a ventilazione meccanica controllata, generalmente combinati con dispositivi di recupero di calore. L’obiettivo consiste nell’evitare l’arbitraria azione dell’apertura delle finestre per il ricambio d’aria ed incrementare il risparmio energetico con il pre-riscaldamento dell’aria nuova, fredda ed esterna con l’aria esausta, calda ed interna, in condizioni invernali.
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Fonte: La Termotecnica aprile 2016
Settori: Caldaie e Generatori industriali, Efficienza energetica industriale, Inquinamento, Termotecnica industriale, Ventilazione
Parole chiave: Efficienza energetica, Inquinamento, Recupero calore, Scambiatori di calore, Termotecnica, Ventilazione industriale
- Andrea Maffezzoli
- Wika Italia S.r.l. & C.
- Mefa Italia
- Armstrong Fluid Technology
- Andrea Maffezzoli