Soluzioni di ricarica domestica
L'impatto della mobilità sostenibile sulla gestione immobiliare: soluzioni di ricarica domestica
Sommario
Perché focalizzarsi sulle stazioni di ricarica per auto elettriche e ibride e su soluzioni di ricarica domestica?
Possibilità di un ingresso focalizzato - in Italia si esprimono i numeri più interessanti in costante crescita del parco circolante (target Italia di 6Mio/veicoli nel 2030).
Possibilità di rispondere ad un bisogno nascente, in cui ci sono ancora pochi player in grado di offrire un servizio realmente a 360°, dall'installazione alla ripartizione (ppportunità di business ).
Abbiamo la possibilità di agire basata sui contatti esistenti con i clienti, offrendo una soluzione su misura per ciascuno, senza fatica (fornitura di Servizi di contabilizzazione).
Mercato Parco Circolante - Considerazioni
Nel mese di Luglio la crescita è del 208,22%, con 11.401 auto elettriche ed ibride plug-in rispetto alle vendite registrate a luglio dell'anno scorso.
La quota di mercato delle PEV che supera la soglia del 10,32% (rispettivamente 4,6% BEV e 5,7% PHEV , una crescita di mercato di quattro volte rispetto all'anno precedente quando erano solo all'1,17% e 1,53%).
Incentivi: 6000 Euro e 2500 Euro l'acquisto rispettivamente di BEV e PHEV, a fronte di rottamazione di un veicolo endotermico, e con 4000 e 1500 Euro le stesse fattispecie ma senza la rottamazione di un veicolo a supporto.
Ebbene questi incentivi attualmente si ritengono decisivi per il sostegno del mercato dei veicoli alla spina, fino al raggiungimento di una parità di prezzo di acquisto fra mezzi endotermici ed elettrici, che si prevede si possa verificare con un 15% dei veicoli elettrici nelle immatricolazioni totali.
Focus utilizzatori - abitudini 2020
Focus on: Soluzioni d ricarica domestica casa
Modo 2
Questa modalità prevede la presenza di un sistema di sicurezza specifico fra il punto di allacciamento alla rete elettrica e l'auto in carica. Il sistema è montato sul cavo di ricarica e prende il nome di Control box. Tipicamente installato sui caricatori portatili per le auto elettriche. Il modo 2 si può utilizzare sia con prese domestiche che industriali. Questa modalità in Italia è consentita solo per la ricarica privata in abitazioni singole o multifamiliari non condominiali mentre è proibita nelle aree pubbliche. La ricarica del veicolo in monofase non può superare 32 A e 250 V, mentre in trifase il limite è di 32 A e 480 V.
Modo 3
Questa modalità prevede che la ricarica del veicolo avvenga attraverso un sistema di alimentazione collegato permanentemente alla rete elettrica. La Control Box è integrata direttamente nella struttura di ricarica dedicata. Questo è il modo delle wallbox, delle colonnine e di tutti i sistemi di ricarica automatica in corrente alternata. In Italia. Questa modalità in Italia è consentita solo per la ricarica privata in Condomini o Residenze Multifamiliari (e abitazioni unifamiliari) ed è l'unico modo consentito per caricare l'auto in ambienti pubblici in corrente alternata.
Le stazioni di ricarica che operano in modo 3 solitamente consentono una ricarica in monofase fino a 32 A e 250 V, mentre in trifase a 32 A e 480 V anche se la normativa non prevede limiti. Si utilizzano principalmente stazioni di ricarica con prese specifiche per veicoli elettrici Tipo 2 (connettore standard europeo) e Tipo 3A (connettore specifico per veicoli elettrici leggeri).
Nuova sfida per il mercato dell'edilizia e dell'energia
- Complessità tecnica: compatibilità degli edifici, connessione di rete e infrastrutture di ricarica deve essere stabilita:
- Requisiti normativi: genesi di diritti esigibili per i residenti negli edifici esistenti e nuovi obblighi di ampliamento per ristrutturazioni e nuove costruzioni;
- Forte crescita di mercato: aumento della domanda di infrastrutture di ricarica, spinto da ingenti misure di finanziamento
e dalla consapevolezza della protezione del clima.
Focus on Techem: wallbox
Perché Techem? Le wallbox sono una tipologia di dispositivi di ricarica per veicoli elettrici più compatti in termini dimensionali che rispondono ad una specifica esigenza. Si tratta di una soluzione che consente di ottimizzare lo spazio a disposizione, trasformando una semplice presa di corrente in una centrale di ricarica completa. L'installazione è regolata da apposite normative (CEI EN 61851-1), le quali indicano i criteri e i parametri da rispettare per la sicurezza.
Vantaggio: rispetto alle prese classiche è possibile potenziare il servizio, con una ricarica più rapida e prestazioni superiori, considerando che un cavo tradizionale in monofase supporta 2 kW, mentre le wallbox arrivano fino a 22 kW (per cui a seconda dell'impianto si rendono necessari attività di ampliamento della potenza disponibile).
Dove: le wallbox devono essere installate in ambienti esterni all'abitazione, nei pressi del posto auto o in un garage. L'impianto deve essere certificato da un tecnico abilitato, affinché venga considerato perfettamente a norma.
Come: le wallbox assicurano un trasferimento di energia sicuro ed efficiente, adeguando la potenza della rete elettrica di casa a quella dell'auto elettrica da ricaricare. A seconda del tipo di connettore il dispositivo offre una velocità di ricarica diversa, con opzioni di Tipo 1 o 2. La potenza può arrivare fino a 7,5 kW in monofase, oppure con altra configurazione è possibile raggiungere un massimo di 22 kW in trifase.
Tempo: la velocità della ricarica con la Wall Box è legata alla potenza del dispositivo di ricarica e alla potenza della batteria dell'auto elettrica. Con una capacità di 3,7 kW ci vogliono circa 8 ore per una batteria di media potenza da 50 kWh; con un sistema a 22 kW le tempistiche di ricarica scendono a circa 2-3 ore.
Focus on Techem: stazioni di ricarica libera installazione
Perché Techem? Le colonnine di ricarica a libera installazione sono dispositivi per la ricarica di veicoli elettrici di dimensioni medie indicate per l'installazione in spazi condivisi come le rimesse o i parcheggi condominiali. Il vantaggio di questi dispositivi consiste nella possibilità di essere pensato per un utilizzo condiviso ed una gestione integrata dei consumi dei singoli utilizzatori. Le colonnine di ricarica "da terra" prevedono tipicamente 2 o più prese per connettere i veicoli in modo simultaneo. L'installazione è regolata da apposite normative (CEI EN 61851-1), le quali indicano i criteri e i parametri da rispettare per la sicurezza.
Vantaggio: la colonnina di ricarica condivisa offre l'opportunità di ricaricare più veicoli in un unico spazio (o in uno spazio ridotto) rispetto ad installazioni singole. Grazie alla tecnologia Techem è possibile la fruizione multipla mantenendo la contabilizzazione dei consumi correlata ad ogni utilizzatore.
Dove: In spazi interni od esterni in luoghi condivisi, come rimesse, parcheggi, sia in edifici condominiali che in situazioni private condivise (es. centro commerciale, supermercato, etc). L'impianto deve essere certificato da un tecnico abilitato, affinché venga considerato perfettamente a norma.
Come: le colonnine di ricarica "da terra" consentono il passaggio di energia in modo sicuro ed efficiente, adeguando la potenza della rete elettrica presente a quella dell'auto/delle auto da ricaricare. La velocità di ricarica è quella di Tipo 2. La gamma è predisposta in modo da caricare in modalità Dual, per garantire due ricariche allo stesso tempo, opportunamente calibrati con la rete elettrica.
Tempo: la velocità della ricarica con le colonnine di ricarica "da terra" è subordinata alla potenza del dispositivo di ricarica e alla potenza della batteria dell'auto/delle auto. Il tempo è variabile da un massimo di 6-7 ore fino ad una performance di ricarica ottimale in 1-2 ore. I veicoli elettrici di nuova generazione possono garantire fino a 500 Km di autonomia: può non essere necessario ricaricare l'auto ogni giorno.
Focus installazioni
Condomini già esistenti Ricarica privata presso un box/posto auto privato connesso allo stesso impianto elettrico dell'abitazione.
Adempimenti del condòmino Il condòmino ha libertà di procedere con l'installazione di un dispositivo di ricarica all'interno del proprio box o posto auto di proprietà. Se l'installazione richiede di operare sulle parti comuni, egli ha la possibilità di procedere purché: non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto. Il condomino è tenuto sempre a dare preventiva segnalazione all'amministratore, che a sua volta ne riferisce in assemblea e a produrre e consegnare allo stesso - a sue spese e con il supporto di una società specializzata - un progetto tecnico dettagliato.
Assemblea e adempimenti dell'amministratore
L'amministratore del condomìnio, dopo aver effettuato tutti i controlli di sicurezza, convocherà successivamente l'assemblea per riferire nel caso in cui l'installazione richieda o meno modifiche su parti comuni del condomìnio che dovranno avvenire nel pieno rispetto di quanto previsto nell'art. 1102 Cod. Civ.
Video
Focus Condominio
Il valore aggiunto di un partner come Techem è quello di avere una soluzione comprensiva di prodotto&servizio, pensata su misura per ogni esigenza. Techem è in grado di offrire all'Amministratore di Condominio la gestione dei consumi delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici (siano esse wallbox o colonnine di ricarica "da terra") attraverso l'attività di lettura da remoto dei consumi di ogni utilizzatore e contabilizzazione degli stessi per inquilino e per condominio.
I dati di consumo sono disponibili attraverso il Portale Techem e sempre aggiornati, per un ottimale monitoraggio.
Oltre al servizio di contabilizzazione, la soluzione Techem comprende tutte le attività necessarie all'installazione ed al funzionamento efficiente delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici:
- Consulenza commerciale per identificare la soluzione più adatta alle esigenze;
- Sopralluogo tecnico per valutare la necessità di opere edili;
- Informazione delle possibilità di agevolazioni fiscali previste dalle normative vigenti;
- Installazione certificata;
- Monitoraggio remoto;
- Assistenza tecnica;
- Sottoscrizione contratto di gestione/contabilizzazione;
- Colonnine di ricarica a brand Techem (montaggio a muro o freestanding, da 3,7 a 22 kW);
- Posto auto private - o spazio parcheggio auto comune;
- Carta RFID per autorizzazione per ogni utilizzatore (uniqueID) con design Techem;
- Easy-to-Use:
1) Parcheggiare;
2) Inserire connettore di ricarica;
3) Avvicinare carta RFID al lettore RFID;
4) La ricarica inizia, termina automaticamente.
E' utile ricordare che le infrastrutture, anche private, destinate alla ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica costituiscono opere di urbanizzazione primaria realizzabili in tutto il territorio comunale?.
Per quanto riguarda i documenti necessari all'installazione di un punto di ricarica, la legge? stabilisce che la realizzazione di punti di ricarica in immobili e aree private anche aperte a uso pubblico, resta attività libera non soggetta ad autorizzazione né a segnalazione certificata di inizio di attività se sono rispettati i seguenti requisiti e condizioni prescritti dalla normativa.
Nuove costruzioni
Modalità di ricarica e indicazioni normative
Per gli edifici di nuova costruzione a uso diverso da quello residenziale con superficie utile > di 500 mq oppure a uso residenziale con almeno 10 unità abitative, la predisposizione all'allaccio per l'installazione di infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli diviene condizione obbligatoria per l'ottenimento del titolo abilitativo edilizio?.
Attenzione: tali infrastrutture di ricarica devono essere idonee a permettere la connessione di una vettura da ciascuno spazio a parcheggio coperto o scoperto e da ciascun box per auto e - per gli edifici residenziali di nuova costruzione con almeno 10 unità abitative - per un numero di spazi a parcheggio e box auto non inferiore al 20 per cento di quelli totali.
Ristrutturazioni importanti
Modalità di ricarica e indicazioni normative
Quando un edificio preesistente a uso residenziale e non, con più di 10 posti auto pertinenziali, viene sottoposto a una ristrutturazione importante, se i lavori coinvolgono il parcheggio interno all'edificio o le infrastrutture elettriche dell'immobile stesso, scatta l'obbligo di predisporre infrastrutture di canalizzazione per futuri punti di ricarica per veicoli elettrici.
Se il garage/autorimessa non è all'interno dell'immobile, ma è adiacente a esso, le prescrizioni sopra descritte valgono se la ristrutturazione interessa il garage/autorimessa o le sue infrastrutture elettriche (non si fa riferimento, come nel caso precedente, alle infrastrutture elettriche dell'edificio, bensì a quelle del solo parcheggio).
Nel caso di edifici non residenziali, va installata almeno una colonnina e, per almeno un posto auto ogni cinque, vanno predisposte le infrastrutture necessarie (canalizzazioni e condotti per cavi elettrici) per poter successivamente implementare i punti di ricarica.
Per gli edifici residenziali invece la canalizzazione deve essere implementata per tutti i posti auto.
Gli obblighi di cui sopra non si applicano se il costo delle installazioni di ricarica e delle canalizzazioni supera il 7% del costo totale della ristrutturazione dell'edificio.
Focus BONUS e SUPERBONUS
Indicazioni normative
Il comma 1039 dell'art. 1 della Legge di Bilancio 2019 ha introdotto una detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute, inclusi i costi iniziali per la richiesta di potenza addizionale fino a un massimo di 7 kW, per chi installa, dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021, infrastrutture di ricarica elettriche, anche nei condomìni.
Sono agevolate le stazioni di ricarica poste a servizio dei condomìni o delle singole abitazioni, l'importante è che siano a uso esclusivo dei condòmini, che le acquistano in ragione della propria quota e che, sempre pro-quota, potranno detrarre parte dell'importo agevolato.
Conclusioni
Focus installazioni
Indicazioni normative
Ricarica privata presso un proprio box o posto auto privato non connesso elettricamente alla propria abitazione
2A Installazione di un nuovo contatore di proprietà del condòmino.
Se si tratta di un box/posto auto non inserito in una fornitura condominiale ma dotato di un proprio contatore dedicato (fornito dal gestore). Adempimenti del condòmino: Segue lo stesso iter e valgono le stesse considerazioni dell'esempio 1. Assemblea e adempimenti dell'amministratore: Segue lo stesso iter e valgono le stesse considerazioni dell'esempio 1.
2B. Derivazione dal contatore condominiale
In questa ipotesi, un box/posto auto privato deriva il proprio impianto di ricarica dal contatore condominiale. I consumi elettrici per la ricarica quindi concorrono all'interno dei consume dell'intero condomìnio. Adempimenti del condòmino: Segue lo stesso iter e valgono le stesse considerazioni dell'esempio 1 Assemblea e adempimenti dell'amministratore: Segue lo stesso iter e valgono le stesse considerazioni dell'esempio 1. Il condomino dovrà provvedere all'installazione di un sistema di conteggio del consumo dedicato (sub-metering) per poter contabilizzare l'energia consumata ai fini della ricarica del veicolo elettrico e poter scorporare dalla bolletta generale la quota di sua competenza.
Installazione dell'infrastruttura di ricarica in parti comuni condominiali con punto/i di ricarica condiviso/i.
Se il condòmino o condòmini interessati non dispongono di un box/posto auto privato e il condomìnio ha disponibilità di uno spazio comune, si può richiedere di destinare uno o più posti auto nell'area comune esclusivamente alla ricarica dei veicoli elettrici, installando le stazioni di ricarica necessarie.
- MASE - Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica
- MASE - Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica
- MIMIT - Ministero delle Imprese e del Made in Italy