Gli impatti sulla salute e sull'ambiente dell'esposizione all'inquinamento atmosferico rimangono elevati in tutta Europa
L'Agenzia Europea dell'Ambiente (EEA) ha pubblicato i dati aggiornati al 2022 dell'impatto sulla salute in termini di morti premature e anni di vista persi a causa dell'esposizione all'inquinamento atmosferico. Nei prossimi giorni sulla base di queste informazioni aggiorneremo i relativi grafici presenti nell'Osservatorio.
Poco meno di 240.000 decessi all'anno nell'Unione europea possono essere attribuiti all'esposizione al particolato fine, un inquinante atmosferico chiave, secondo l'ultima valutazione dell'impatto sulla qualitą dell'aria dell'Agenzia europea dell'ambiente (EEA) pubblicata oggi mentre le nuove norme dell'UE entrano in vigore.
Gli ultimi dati confermano anche, ancora una volta, che gli europei rimangono esposti a concentrazioni di inquinanti atmosferici considerevolmente superiori ai livelli raccomandati dall'Organizzazione Mondiale della Sanitą (OMS).
Una valutazione separata ha anche rilevato che quasi tre quarti degli ecosistemi europei sono esposti a livelli dannosi di inquinamento atmosferico.
Secondo le ultime stime dell'EEA, almeno 239.000 decessi nell'UE nel 2022 sono stati attribuibili all'esposizione all'inquinamento da particolato fine (PM2.5) superiore alla concentrazione raccomandata dall'OMS di 5 µg/m3.
70.000 decessi sono attribuibili all'esposizione all'inquinamento da ozono (O3) e 48.000 decessi dovuti all'esposizione all'inquinamento da biossido di azoto (NO2).
Queste morti attribuibili avrebbero potuto essere evitate soddisfacendo i valori guida dell'OMS.
Gli ultimi dati confermano anche, ancora una volta, che gli europei rimangono esposti a concentrazioni di inquinanti atmosferici considerevolmente superiori ai livelli raccomandati dall'Organizzazione Mondiale della Sanitą (OMS).
Una valutazione separata ha anche rilevato che quasi tre quarti degli ecosistemi europei sono esposti a livelli dannosi di inquinamento atmosferico.
Secondo le ultime stime dell'EEA, almeno 239.000 decessi nell'UE nel 2022 sono stati attribuibili all'esposizione all'inquinamento da particolato fine (PM2.5) superiore alla concentrazione raccomandata dall'OMS di 5 µg/m3.
70.000 decessi sono attribuibili all'esposizione all'inquinamento da ozono (O3) e 48.000 decessi dovuti all'esposizione all'inquinamento da biossido di azoto (NO2).
Queste morti attribuibili avrebbero potuto essere evitate soddisfacendo i valori guida dell'OMS.
Parole chiave: Inquinamento, Qualitą aria
- Carlo Zani
- EEA European Environment Agency
- Filippo Ferrario
- Corrado Schenone, Davide Borelli, Francesco Devia, Federico Silenzi, Luca A. Tagliafico, Universitą degli Studi di Genova