Gassificatori

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Articoli e news su Gassificatori

ENI

Eni avvia l'introduzione di gas nella Tango FLNG nelle acque congolesi

ENi annuncia che è stata avviata l'introduzione di gas presso l'impianto di liquefazione galleggiante (Floating Liquefied Natural Gas, FLNG) Tango ormeggiato nelle acque congolesi.

Stefano Frigo

Cogenerazione e ossi-gassificazione di biomasse per l'idrogeno green

- Nuove prospettive per la produzione di H2green - Ossi-gassificazione con CO2 - Metanizzatore - Ossi-gassificazione con vapore - Dal syngas all'idrogeno con un idrogenizzatore - La ossi-gassificazione di biomasse con vapore ad integrazione degli impianti di produzione idrogeno da elettrolisi - Gassificazione catalitica/autocatalitica

Sotacarbo

Il costo delle rinnovabili frena il metanolo verde: pubblicati i risultati di Sotacarbo

Il metanolo (o alcool metilico, CH3OH) è uno dei composti più utilizzati nell'industria chimica e farmaceutica, nonché nei processi di produzione di idrocarburi sintetici, con un mercato in continua espansione. Oggi la produzione mondiale (90 milioni di tonnellate all'anno) deriva in modo pressoché esclusivo dai combustibili fossili: il 65% da gas naturale, attraverso processi cosiddetti di steam reforming, e il 35% dal carbone attraverso processi di gassificazione.

Spanner Re² GmbH

Concezioni di energia CHP su larga scala su misura di Hochreiter GmbH

Da 35 anni l'azienda Biogas Hochreiter GmbH di Schnaitsee nell'Alta Baviera gestisce a livello globale sistemi di impianti funzionanti e, soprattutto, altamente affidabili nel campo della tecnologia del gas di legno. In particolare, le centrali termoelettriche combinate con una potenza elettrica di 300 kW in combinazione con i collaudati sistemi di gassificazione del legno di Spanner Re² GmbH promettono una soluzione altamente efficiente nell'area dei sistemi su larga scala con tecnologia del gas di legno a emissioni zero di CO2.

RESET

RESET: ENERGIA CARBON-NEGATIVE DA BIOMASSE

RESET è un'azienda cleantech fondata nel 2015 e attiva nel settore dell'economia circolare e delle fonti rinnovabili di energia. L'azienda, titolare di due brevetti per invenzione industriale, ha sviluppato Syngasmart: un originale sistema di gassificazione di biomasse, integrato a generatori di energia elettrica e termica, altamente automatizzato e compatto, pensato per servire aziende e comunità di piccole-medie dimensioni. SyngaSmart, attraverso impianti plug-and-play distribuiti sul territorio, permette di valorizzare "on-site" risorse rinnovabili disponibili localmente (residui agroforestali) così come sottoprodotti e scarti organici normalmente considerati rifiuti, riducendo così costi e impatti ambientali causati dal trasporto e conferimento in discarica.

Mouser
Redazione

Clima: Gattoni (Cib) Ha Firmato Manifesto Di Assisi

Gattoni: "Sono convinto che i processi legati all'economia circolare costituiscano un importante strumento per rispondere alla crisi climatica". Il 24 Gennaio 2020 Piero Gattoni, Presidente del Consorzio Italiano Biogas, ha sottoscritto il Manifesto di Assisi - per un'economia a misura d'uomo.

Mattia Merlini

Combustibili solidi secondari

C’è la ISO/CD 21640 che stabilisce le regole per la classificazione e le specifiche dei combustibili solidi secondari. C’è la ISO/TR 21916 che ne fornisce i valori dei parametri di specifica per particolari utilizzi, come l’incenerimento e la gassificazione. C’è la ISO/CD 21644 che propone tre diversi metodi per la determinazione del contenuto di biomassa. E poi ci sono le norme tecniche e le linee guida nazionali che completano il quadro e che recentemente sono state sottoposte a revisione. Sono solo alcune delle norme sui combustibili solidi secondari (nel seguito CSS), ovvero dei combustibili ottenuti, mediante un trattamento meccanico, da rifiuti non pericolosi e preparati per essere avviati a recupero di energia in impianti di incenerimento o co-incenerimento.

Domenico Palumbo

Termocoppie con protezione in zaffiro per i reattori di gassificazione

La sfida: i "reattori di gassificazione"; Vantaggi di una termocoppia con guaina di protezione in zaffiro; Costruzione speciale di una termocoppia in zaffiro;

Eni

Eni: incontro con i sindaci di Collesalvetti e Livorno per l'impianto di metanolo da materie prime non riciclabili

Livorno, 17 luglio 2019 - Eni ha illustrato ieri al sindaco del comune di Collesalvetti, Adelino Antolini, e oggi al sindaco di Livorno Luca Salvetti il progetto di studio per la realizzazione di un nuovo impianto all'interno della raffineria Eni di Livorno. Qui nei prossimi anni potrebbe essere realizzato un innovativo impianto che trasforma i rifiuti solidi urbani e la plastica non riciclabile in carburanti e intermedi per la produzione di plastiche pregiate. Un processo nuovo industriale nel segno dell'economia circolare, che utilizza uno schema industriale già noto all'industria petrolifera, con impianti di gassificazione di materie prime fossili già presenti in Italia.

Maire Tecnimont

Accordo Eni e Maire Tecnimont per implementare una nuova tecnologia che trasforma i rifiuti non riciclabili in idrogeno

San Donato Milanese, Milano, 10 giugno 2019 - Trasformare i rifiuti in nuova energia, idrogeno e metanolo. È l'obiettivo congiunto di Eni e Maire Tecnimont (attraverso la propria controllata per la chimica verde NextChem), che hanno sottoscritto un accordo di partnership per lo studio e realizzazione di una tecnologia di conversione, tramite gassificazione ad alta temperatura e a bassissimo impatto ambientale, di rifiuti solidi urbani e plastiche non riciclabili per la produzione idrogeno e metanolo.

copertina Guida Idrogeno

L'ultima guida in partnership con La Termotecnica

Altri contenuti su Gassificatori

Burkhardt

Cogenerazione a pellet di legno

Nata come classica impresa termotecnica, nel 2004 Burkhardt ha raccolto la sfida delle energie rinnovabili iniziando a produrre impianti di cogenerazione ad olio vegetale. Contemporaneamente ha investigato la possibilità di trasformare il legno in elettricità, concretizzatasi nel 2010 nel gassificatore a legna Burkhardt, ora prodotto in serie e forma modulare grazie a una costante ottimizza-zione dei processi. Oltre ai grandi cogeneratori con un rendimento elettrico fino a 180 kW, Burkhardt fornisce anche impianti da 50 kW. Tutte le soluzioni impiegano esclusivamente pellet di legno, ma sono disponibili anche impianti di cogenerazione a gas naturale.

A. Galvagno

Cogenerazione assistita da gassificazione - Analisi di un caso studio mediante simulazione dinamica

I sistemi di cogenerazione alimentati da fonti rinnovabili, quali le biomasse, risultano di grande interesse per la produzione efficiente di energia in ambito industriale. Pertanto, scopo del presente lavoro è lo studio dell’integrazione, in tale contesto, di un sistema di cogenerazione alimentato da syngas prodotto tramite gassificazione di biomasse. Tale valutazione è stata sviluppata mediante la realizzazione di modelli matematici di simulazione per la modellazione di un impianto in assetto cogenerativo.

GIANCARLO BRICCO

Microcombustore ad alto rendimento

L’articolo che segue cerca di descrivere l’approccio per il dimensionamento di microcombustori funzionanti secondo il principio della piro-gassificazione alimentati con biomassa legnosa, pellet o cippato di legno. Un esempio pratico.

MRU

Analizzatori per combustione, biogas e syngas

MRU Italia, filiale italiana dell’omonima azienda Tedesca, dal l984 produce un ampia gamma di strumentazione dedicata all’analisi della combustione, con una linea di prodotti dedicati al settore industriale, per il controllo della combustione su bruciatori, turbine e motori di cogenerazione. Inoltre, vista l’importanza strategica delle nuove forme di energia alternativa, negli ultimi anni è stata sviluppata un’intera gamma di prodotti dedicati all’analisi di processo, per il controllo della composizione del biogas da digestione anaerobica o da discarica, come per il syngas derivato dalla gassificazione di scarti vegetali, legna e carbone.

Silvana Di Matteo

Le politiche di Regione Lombardia in materia di fonti di energie rinnovabili

Biomasse, bioliquidi, biogas (digestione anaerobica, pirolisi, gassificazione, discarica): comunicazione per attività di edilizia libera – fino a 50 kW e per impianti cogenerativi, fino a 200 kW e per impianti cogenerativi se in edifici esistenti. PAS – fino a 1 MW e 3 MWth per impianti cogenerativi, fino a 250 kW e (biogas) o 200 kW e (biomasse) per impianti non cogenerativi (bilanciamento tra l’utilizzo diretto dell’energia termica e l’attenzione verso le emissioni di particolato). AU – per gli impianti sopra soglia e per gli impianti alimentati, anche parzialmente, da rifiuti sottoposti ad autorizzazione ex art. 208 del d. lgs. 152/06.

Mouser
Alma C.I.S.

L'ambiente è la tua energia

New entry nei campi di competenza ALMA C.I.S. La gassificazione è un processo chimico che permette di convertire materiali come il carbone, il petrolio, o le biomasse, in monossido di carbonio, idrogeno e altri composti gassosi. Il processo di degradazione termica avviene a temperature elevate (superiori a 700-800 °C), in presenza di una percentuale sotto stechiometrica di un agente ossidante: tipicamente aria (ossigeno) o vapore. La miscela gassosa risultante costituisce quello che viene definito gas di sintesi (syngas) e rappresenta essa stessa un combustibile. La gassificazione può utilizzare all’incirca qualsiasi materiale organico, incluse le biomasse e i rifiuti plastici. Il syngas prodotto brucia producendo vapor d’acqua e diossido di carbonio.

COS.M.I.

Opere e impianti nei settori petroliferi, siderurgici, termoelettrici, idroelettrici, energie rinnovabili

La COS.M.I. opera all’interno della Raffineria API .p.A. di Falconara Marittima (AN), prestando la propria opera nella costruzione di nuovi impianti nonché nella manutenzione di quelli esistenti, con particolare riferimento a piping, scambiatori di calore, impianti ed apparecchiature in genere. In questo contesto, la COS.M.I. s.r.l. si è specializzata nei servizi di sostituzione e manutenzione bruciatori dell’impianto di gassificazione.

Alessandra Perna

Analisi delle prestazioni di un impianto di cogenerazione ibrido

In questo studio sono riportati i risultati sull’analisi delle prestazioni di un impianto di piccola cogenerazione (potenza elettrica 360 kW) alimentato a biomassa e costituito da un’unità di gassificazione, un’unità di potenza, basata sull’integrazione tra una microturbina e un’unità di celle a combustibile ad ossidi solidi, e un’unità di recupero calore. L’interesse verso l’utilizzo delle biomasse in impianti di piccola cogenerazione (direttiva 2004/08/CE) è cresciuto negli ultimi anni come dimostrato anche dai numerosi bandi di ricerca europei su tali tematiche (Horizon 2020).

Freie Universität Bozen

Energia ecosostenibile: una ricerca sui vantaggi della cogenerazione da biomassa in territorio alpino

Il progetto GAST del gruppo di Fisica Tecnica della Libera Università di Bolzano ha analizzato le prestazioni di impianti di cogenerazione da biomasse presenti in Alto Adige. Lo studio individua negli impianti di piccole dimensioni una soluzione energetica efficiente e conveniente, sia dal punto di vista economico che ambientale. L’Alto Adige è la provincia italiana con la più alta densità di impianti di cogenerazione - produzione combinata di elettricità e calore - da biomassa. In diverse zone della provincia di Bolzano, imprese e privati cittadini hanno deciso di investire su questa tecnologia. Attualmente, nel territorio altoatesino, sono in funzione più di 30 piccoli impianti che producono energia tramite la gassificazione di materiali legnosi, appositamente prodotti a fini energetici oppure derivanti dagli scarti della lavorazione del legno, come pellet, bricchetti o cippato. L’energia termica viene sfruttata per il teleriscaldamento, mentre quella elettrica - ricavata dalla combustione dei gas ottenuti dalla biomassa - è immessa in rete e rivenduta. Uno studio della Libera Università di Bolzano suggerisce che i piccoli impianti di gassificazione potrebbero essere una soluzione energetica alternativa cui ricorrere in ambito locale - soprattutto montano, per la disponibilità di biomassa legnosa - quando l’obiettivo è raggiungere alta efficienza energetica e minimizzare l’impatto ambientale in termini di emissioni di gas serra. La ricerca GAST – che sta per Gasification experiences in South Tyrol: energy and environmental assessment, ovvero Esperienze di gassificazione in Alto Adige: valutazione energetica e ambientale ndt. – è stato svolto dal 2013 al 2015 dall’équipe di ricercatori diretta dal prof. Marco Baratieri, responsabile del laboratorio “Bioenergy & Biofuels” e docente di Fisica Tecnica Industriale alla Facoltà di Scienze e Tecnologie. I ricercatori di unibz hanno misurato in scala reale - con gli impianti in condizione di esercizio - le prestazioni di alcuni impianti di cogenerazione rappresentativi, distinti tra di loro per dimensioni e produzione. Secondo i risultati delle misurazioni, i vantaggi che tale tecnologia presenta in impianti di piccole dimensioni consistono in un rendimento elettrico molto più alto, che raggiunge – e spesso supera – il 20%, rispetto al 10% degli impianti tradizionali a combustione. “In Alto Adige, abbiamo un’abbondante disponibilità di biomassa. La filiera, quindi, può essere corta. Il cippato, una possibile tipologia di combustibile per gli impianti di cogenerazione, non deve viaggiare per centinaia di chilometri prima di essere gassificato”, spiega Baratieri. Il docente individua negli impianti di piccole dimensioni la soluzione ideale per decentralizzare e rilocalizzare la produzione di energia nei centri abitati. “Idealmente, sfruttando questo tipo di tecnologia, ogni comune potrebbe produrre tutta l’energia che gli serve per scaldare gli edifici e fare funzionare le attività produttive”. La tecnologia degli impianti di cogenerazione a biomassa, pur vantaggiosa, presenta tuttavia anche alcuni svantaggi. Durante il processo di gassificazione si formano sostanze di scarto come i catrami (tar) e un residuo carbonioso simile alla carbonella (char). Il follow-up del progetto GAST prevede però una ricerca per ottimizzare il funzionamento degli impianti di cogenerazione. “Stiamo lavorando per sfruttare il char come catalizzatore per promuovere il cracking termico del catrame che ci permetterebbe di bruciare gas più pulito, aumentando l’efficienza complessiva delle macchine e abbattendo un costo. Attualmente, infatti, sia i catrami che il char vanno smaltiti”.

MRU ITALIA

Analisi di combustione, biogas e syngas

Negli ultimi anni, vista l'importanza strategica delle nuove forme di energia alternativa, MRU ha sviluppato un'Intera gamma di prodotti dedicata all'analisi di processo, per il controllo della composizione del biogas da digestione anaerobica o da discarica, come per il syngas derivato dalla gassificazione di scarti vegetali, legna e carbone. L'esperienza maturata in questi anni nel settore dell'analisi dei gas, ha permesso all'azienda di sviluppare per tutte le applicazioni sia le versioni portatili sia i modelli stazionari per controlli in continuo. Ne è di particolare esempio la linea completa di analisi del biogas, disponibile in tre modelli per adattarsi al meglio alle richieste del cliente: dal modello palmare per brevi misure OPTIMA7, fino alla versione in continuo SWG 100, studiata per lavorare 24 ore su 24 e disponibile in versione ATEX per installazione in zona classificata.

Circuito EIOM