Approfitta degli incentivi fiscali per installare una nuova caldaia a condensazione Stai pensando di sostituire la tua vecchia caldaia? Questo è il momento giusto per farlo. Avrai sicuramente già sentito parlare di incentivi e di come questi possano ridurre il costo della tua nuova caldaia in modo significativo.
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Ancora pochi mesi per accedere agli ecobonus del 65% e del 50%. La Direttiva Case Green, introdotta a livello europeo per permettere di raggiungere gli obiettivi di transizione energetica e di decarbonizzazione entro il 2050, ha comportato notevoli implicazioni in molti ambiti, in primis nel settore del riscaldamento. Entro il 2040 è infatti prevista la graduale eliminazione delle caldaie a gas e un sostanziale cambiamento di scenario, per quanto riguarda il nostro Paese, in tema di detrazioni fiscali: di fatto dal 2025 verrà meno la possibilità di accedere alle detrazioni fiscali del 50% e del 65%.
Commissione Europea, Ministero dell'Ambiente, GSE e il mondo dell'industria per discutere di efficienza energetica e soluzioni innovative per il riscaldamento e il raffrescamento
Nel 2022 la Commissione Europea ha lanciato il piano RePowerEU me nel 2023 il Green Deal e il "Target 55" come programmi per ridurre le emissioni di CO2 e diminuire fortemente la dipendenza dai combustibili fossili. Per gli edifici quindi non c'è scampo: tutti gli scenari politici alla base delle proposte legislative europee puntano alla significativa diffusione delle pompe di calore in tutti i settori e in particolare negli edifici.
Toshiba Air Conditioning ha ampliato la sua innovativa gamma di pompe di calore ESTIA R32 per contribuire a soddisfare la crescente domanda per questa tipologia di prodotti, rispondere agli incentivi governativi per la decarbonizzazione e ridurre la dipendenza dalle soluzioni di riscaldamento convenzionali basate su combustibili fossili come il gas.
Nel primo trimestre del 2023 sono stati connessi 1.058 MW di nuova potenza fotovoltaica, di questi il 54% (569 MW) è rappresentato da impianti con potenza inferiore ai 12kW: è quindi il settore residenziale a fare la differenza grazie all'entrata in funzione degli impianti realizzati e installati a fine 2022, ascrivibili al Superbonus 110%. I numeri arrivano dall'ultimo report di ITALIA SOLARE che ha elaborato i dati Gaudì di Terna.
L'allarme di Assotermica, Assoclima e Aqua Italia: ordini annullati e perdite ingenti. Senza sconto in fattura la transizione sostenibile è a rischio.
Per centrare gli obiettivi del REPowerEU è necessario svincolare le tariffe elettriche dal prezzo dei combustibili fossili. A fine dicembre l'Arera ha comunicato che, grazie al calo delle quotazioni all'ingrosso dei prodotti energetici e all'attuazione degli interventi del Governo per l'azzeramento degli oneri generali di sistema per le utenze domestiche, il prezzo di riferimento dell'energia elettrica per la famiglia tipo nel mercato tutelato, per i primi tre mesi del 2023, si ridurrà del 19,5%.
Chi è Hoval e da dove viene UltraGas 2 Panoramica della tecnologia Cosa comporta la combustione dell'idrogeno?
Il cambiamento climatico in corso che sta portando anche all'incremento del numero di fenomeni atmosferici estremi, ha, di fatto, premuto l'acceleratore sulla necessità di una concreta transizione energetica. In quest'ottica, risulta fondamentale intervenire non solo sulle tecnologie di produzione di energia (attraverso soluzioni caratterizzate da minore impatto ambientale e ridotte emissioni di gas climalteranti), ma anche dal lato della richiesta, includendo, in questo aspetto, il rilevante contributo che il settore delle costruzioni offre.
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ll Biogas è attualmente è uno dei settori trainanti per la "transizione verde": grazie alle tecnologie disponibili e agli investimenti sulle infrastrutture, oggi è possibile trasformare in energia pulita, ogni tipo di "rifiuto". Tramite diversificati processi e package di misura, che devono rispondere a diverse esigenze di processo e usufruendo di norme-meccanismi di incentivazione, è possibile immettere sul mercato il Vettore Energetico proveniente dal settore Biogas. Sfruttare le potenzialità del biogas: "un must" per compiere la transizione energetica. L'Italia deve a lavorare ancora molto per compiere il processo di transizione energetica, ossia per passare da un'energia proveniente per una grande maggioranza da fonti non rinnovabili - specialmente fossili - a un'energia creata da fonti rinnovabili. Nonostante il Paese abbia registrato miglioramenti costanti di anno in anno rispetto al punteggio dell'Eti (Energy Transition Index) dal 2015, la nostra "prontezza" verso la transizione è conteggiata solo al 56%: ciò significa che manca ancora molto per definire il nostro sistema come favorevole a questo cambiamento. Nel processo di transizione energetica, un ruolo centrale è giocato dal potenziamento degli impianti biogas per la produzione di energia e di biometano. Quest'ultimo, oltre che essere una fonte rinnovabile - si ottiene da biomasse agricole (colture dedicate, sottoprodotti e scarti agricoli e deiezioni animali), agroindustriali (scarti della filiera della lavorazione della filiera alimentare) e dalla frazione organica dei rifiuti solido urbani (Forsu) - è una fonte sostenibile: è chimicamente uguale al metano fossile, o gas naturale, ma produce basse emissioni di gas climalteranti. Utilizzabile in miscela o in sostituzione del gas, può essere distribuito sfruttando le reti gas esistenti, soddisfacendo sia le esigenze energetiche industriali e residenziali (riscaldamento, acqua calda sanitaria e cucina, elettricità), sia quelle dei trasporti (è utilizzabile come carburante). Il biometano ha inoltre un ruolo strategico per il potenziamento dell'economia circolare. L'impiego del biometano può essere accelerato dalla riconosciuta expertise nazionale nella produzione di biogas: la situazione attuale vede infatti l'Italia al terzo posto al mondo nella produzione di biogas con oltre 1900 impianti in funzione e circa 2,8 miliardi m3 di biometano equivalente prodotti ogni anno. Il potenziale di produzione nazionale è però molto più grande: il consorzio biogas italiano stima che, entro il 2030, se ne potrebbe produrre fino a 10 miliardi l'anno. Tra gli investimenti indicati dal PNRR troviamo la "riconversione e il miglioramento dell'efficienza degli impianti biogas agricoli esistenti verso la produzione totale o parziale di biometano", con un "supporto alla realizzazioni di nuovi impianti, attraverso un contributo del 40% dell'investimento", e la promozione della "sostituzione di veicoli meccanici obsoleti e a bassa efficienza con veicoli alimentati a metano/biometano". Leggi tutto l'articolo in formato .pdf oppure lo trovi in forma digitale al link: https://www.isoil.it/categoria-automazione-industriale/il-mercato-biogas-e-le-nostre-soluzioni-di-misura-per-vettori-energetici/ Per qualsiasi informazione inerente al tema trattato e alle soluzioni di ISOIL INDUSTRIA, scrivi ai nostri specialisti all'indirizzo email tisothermic@isoil.it Visita il nostro sito www.isoil.it e siamo presenti su Facebook, Linkedin
Nuove soluzioni, semplici e versatili, per il controllo del riscaldamento e raffrescamento degli ambienti. Eleganti termostati, integrabili all'interno dei nostri sistemi di home & building automation, offrono elevate prestazioni che contribuiscono al miglioramento dei consumi energetici e rappresentano una scelta responsabile per uno stile di vita più sostenibile. Efficienza e risparmio Vari studi dimostrano infatti che l'utilizzo di un termostato intelligente consente di risparmiare fino al 10% di energia in riscaldamento e fino al 15% in raffrescamento e che nella stagione invernale ad ogni grado di temperatura in più equivale un aumento del 7% della fattura di energia oltre a maggiori emissioni di CO2 nell'ambiente. Per questo i dispositivi per la gestione della termoregolazione possono beneficiare del super bonus 110%, purché siano rispettati i requisiti richiesti dalla legge. Il nuovo termostato touch Eikon Tactil rappresenta un elemento esclusivo che arricchisce il comfort abitativo. Così elegante da vincere il prestigioso Red Dot Award 2021, il nuovo termostato è realizzato in cristallo nelle finiture bianco e nero diamante, con display RGB a led matrix. Dotato di tecnologia touch e di sensore di prossimità - che accende il display non appena ti avvicini al dispositivo - il termostato è semplice da installare ed è adatto a qualsiasi applicazione, sia nel residenziale che nel terziario. L'innovativa funzione 3D gesture ne permette inoltre il controllo con dei semplici gesti, senza toccarlo. Disponibile con tecnologia By-me Plus, si integra nei nostri sistemi di home & building automation offrendo un ulteriore tocco di classe agli ambienti domestici ma anche alberghieri grazie alle tre varianti: con tasto funzione personalizzabile, con tasto per controllo di unità fan coil o con tasto per funzioni Hotel per la segnalazione dello stato della camera.
Efficiente ma invisibile Arianext M Flex In Link è la pompa di calore Chaffoteaux da incasso che assicura elevate prestazioni per riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria. Una soluzione perfetta per accedere alle detrazioni fiscali del Superbonus 110%, previste dal Decreto Rilancio (Legge 77/2020) e rinnovare l'impianto di riscaldamento in villette e case unifamiliari anche grazie alla possibilità di ottenere lo sconto immediato in fattura, proposto da tutti i professionisti Chaffoteaux
Una caldaia a legna o pellet di ultima generazione abbatte fino a 8 volte le emissioni nell'aria. Oggi è possibile sfruttare diverse agevolazioni: dal Conto Termico al Bonus Casa, al Superbonus 110%. Quando si abita in una zona dove non è presente la rete del gas metano, per riscaldare la propria casa e produrre acqua calda sanitaria esistono due possibilità: utilizzare caldaie a combustibili fossili immagazzinabili in cisterne e depositi (gasolio, Gpl), oppure utilizzare caldaie a legna o pellet. La seconda strada è senz'altro quella migliore, sia dal punto di vista economico che ambientale. Bisogna però utilizzare impianti di ultima generazione, più efficienti e a basse emissioni, che proprio per questi motivi godono degli incentivi statali come Superbonus 110%, Bonus Casa e Conto Termico, come spieghiamo più avanti. La scelta di un impianto di riscaldamento a legna o pellet può essere valutata anche in un'abitazione dove è presente la rete del gas metano, se si desidera affiancare il sistema di riscaldamento tradizionale con una fonte rinnovabile, ottenendo anche un importante risparmio in bolletta. Ricordiamo che l'installazione di una caldaia a legna o a pellet non è particolarmente invasiva, perché l'impianto può funzionare con i termosifoni esistenti, senza dover fare interventi negli appartamenti (ad esempio, per installare un impianto di riscaldamento a pavimento o a bassa temperatura quasi necessario con le pompe di calore). Biomassa legnosa, una fonte "carbon neutral" La biomassa solida legnosa, in versione pellet o pezzi di legna, è classificata come una fonte rinnovabile perché è disponibile liberamente in natura in grandi quantità. L'apporto di CO2 in atmosfera è considerato "neutro", perché la biomassa legnosa, quando brucia, restituisce all'ambiente la CO2 che ha accumulato durante la propria crescita. Questo fatto non determina alcun impatto sul riscaldamento globale dovuto alle crescenti emissioni di CO2. La biomassa legnosa, però, non è esente da altre emissioni, dovute soprattutto ad apparecchi vetusti e inefficienti. Basti pensare che il 70% degli apparecchi a biomassa installati in Italia, circa 6,3 milioni, ha più di 10 anni! (Fonte AIEL, Associazione Italiana Energie Agroforestali). Basterebbe sostituire gli apparecchi inquinanti per ottenere enormi risultati sull'ambiente e gli incentivi esistenti hanno proprio questo scopo. Generatori a biomassa legnosa e classificazione in Stelle Dal punto di vista delle emissioni e del rendimento, la qualità dei generatori di calore a biomassa legnosa viene valutata con una classificazione in Stelle, secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale n. 186 del 07/11/2017: maggiore è il numero di Stelle, più basse sono le emissioni e più alto è il rendimento. Le emissioni dei nuovi generatori a biomassa legnosa, con un numero di Stelle pari a 4 o 5, sono fino a 8 volte inferiori rispetto agli impianti di vecchia generazione (per sapere di più sulla classificazione delle caldaie a biomassa legnosa leggi anche "Come scegliere un impianto a biomassa ecosostenibile"). La scelta del numero di Stelle non è un semplice "vezzo" di chi è attento alla sostenibilità: in Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Toscana, dal 1° gennaio 2020 è vietato installare generatori a biomassa con classe inferiore a 4 stelle. Bisogna sottolineare che anche la qualità del combustibile influisce fortemente sull'efficienza dell'impianto e sulle emis
Quando un condominio è già dotato di cappotto termico, per sfruttare il Superbonus 110% bisogna intervenire sull'impianto di riscaldamento. Un sistema ibrido può essere la soluzione. Per effettuare il doppio salto di classe energetica e accedere quindi al Superbonus 110%, un condominio vecchio e scarsamente isolato deve, in molti casi, prendere in considerazione il cappotto termico, intervento trainante che consente di accedere direttamente all'agevolazione. Cosa succede, invece, quando un condominio è già dotato di cappotto termico, magari perché è di recente costruzione oppure perché riqualificato negli ultimi anni? È possibile sfruttare il Superbonus 110% per migliorare ulteriormente le prestazioni energetiche e abbassare le bollette? La risposta è sì e la fattibilità dell'intervento, tutto sommato, è semplice. Vediamo quale può essere la soluzione migliore. (Per sapere tutto sugli interventi indicati per accedere al Superbonus in condominio leggi la nostra Guida all'efficienza energetica dei condomini). Le condizioni di partenza del condominio Il nostro studio di fattibilità prende in considerazione un "edificio-tipo" in zona climatica E (tutta la Pianura Padana e molte zone appenniniche), composto da 5 piani con 15 unità abitative totali, tre per piano, di 60-80 metri quadri ciascuna. L'impianto di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria è costituito da una caldaia tradizionale che alimenta normali radiatori. È presente una regolazione con sonda climatica esterna di tipo on/off (ossia la caldaia si accende e si spegne in presenza di determinate condizioni di temperatura). Il rendimento medio annuo della caldaia non è ottimale (81,4%) e il fabbisogno di energia primaria non rinnovabile (il parametro considerato nell'Attestato di Prestazione Energetica) si attesta a 140,74 kWh/m2 anno, quindi l'edificio rientra in classe C. Essendo già presente il cappotto termico, l'intervento trainante che consente di accedere al Superbonus 110% deve riguardare gli impianti della centrale termica: si potrebbe scegliere una caldaia a condensazione, una pompa di calore oppure un sistema ibrido. Un'attenta valutazione delle caratteristiche dell'edificio, dei terminali di riscaldamento presenti (i radiatori) e della zona climatica, fa ricadere la scelta su un sistema ibrido, in grado di mantenere elevati livelli di comfort ed efficienza senza doversi preoccupare delle temperature di mandata di cui necessitano i termosifoni esistenti e, in più, di aggiungere un importante apporto di fonti rinnovabili, indispensabile per risalire nella classifica dell'APE. Un sistema ibrido, infatti, abbina una pompa di calore a una caldaia a condensazione che entra in funzione quando strettamente necessario, salvaguardando sempre il massimo apporto possibile di energia da fonti rinnovabili garantito dal funzionamento della pompa di calore. Vitocal 200-A PRO di Viessmann è una soluzione indicata: si tratta di un sistema ibrido certificato composto da una caldaia a condensazione e da una pompa di calore progettate per il funzionamento in abbinamento. La potenza di progetto ipotizzata per i due generatori, con condizioni standard di 7°C, è di 42 kW per la pompa di calore e di 90 kW per la caldaia. Per potere essere ammessi alle agevolazioni fiscali come il Superbonus 110%, infatti, i sistemi ibridi devono includere una pompa di calore con potenza nominale al massimo pari al 50% di quella della caldaia.
Design, efficienza energetica e funzionalità evolute come la tecnologia a plasma freddo diventano trasversali a tutta la gamma. Prodotti sempre più evoluti e diversificati per rispondere alle esigenze di un settore che sarà trainante da qui a qualche anno: la climatizzazione estiva. Se nelle nuove costruzioni sono un "must", anche nelle riqualificazioni i climatizzatori sono ormai diventati una presenza indispensabile, spinta dall'aumento delle temperature estive e dalla nuova sensibilità verso il comfort domestico causata dalla pandemia. Oggi ce n'è davvero per tutti i gusti: mono split, multi split, canalizzati, intelligenti, di design, in grado di purificare l'aria. Il recente aggiornamento di gamma di climatizzatori Viessmann dedicati al mondo residenziale punta proprio a un'estrema flessibilità dell'offerta: in poche parole, consente di scegliere un prodotto davvero tagliato sulle proprie esigenze. Troverà soddisfazione chi è più attento all'impatto estetico dei climatizzatori in casa, chi cerca sempre le funzionalità più evolute, chi ci tiene alla salute e chi guarda soprattutto all'efficienza energetica, anche per sfruttare tutti gli incentivi a disposizione. E chi sceglie prodotti Viessmann di fascia più economica, ora vi potrà comunque trovare le caratteristiche tipiche dei modelli superiori. I nuovi climatizzatori monosplit Viessmann Per climatizzare un singolo ambiente bisogna optare per un modello monosplit da installare a parete nella posizione adeguata (basta avere spazio all'esterno per posizionare il "motore" dell'unità). Con il modello total black (la nuova unità interna del Vitoclima 232-S Black con display retroilluminato in posizione e centrale), si può montare un apparecchio senza temere che risulti un intruso in contesti di stile che privilegiano pareti scure. Restano inalterate le caratteristiche del climatizzatore in versione bianca, disponibile con potenze da 9.000, 12.000 e 18.000 Btu: classe energetica A++/A+++, tecnologia inverter, connettività Wi-Fi, sensore I Feel che legge la temperatura impostata sul telecomando (comodo quando l'unità interna è in posizione non ottimale), funzione Silent per abbassare la rumorosità di notte e tecnologia a plasma freddo per la sanificazione dell'aria contro gli agenti patogeni, una funzione molto attuale vista l'importanza di salvaguardare la salute negli ambienti indoor. Il modello monosplit Vitoclima 200-S, invece, è ora affiancato dalla versione Comfort (Vitoclima 200-S Comfort) rivista integralmente e che, pur appartenendo alla linea "economica", integra caratteristiche sofisticate. Disponibile in due taglie di potenza (9.000 e da 11.000 Btu), apporta miglioramenti soprattutto in termini di efficienza (è in classe A++/A) grazie allo scambiatore di calore di dimensioni più grandi, integra la tecnologia a plasma freddo per la sanificazione dell'aria e il sensore I Feel. Novità Viessmann, infine, arrivano anche nella gamma di climatizzatori monosplit più potenti Vitoclima 242-S, con le nuove versioni canalizzate da 12.00 e 18.000 Btu indicate per interi appartamenti bi-trilocali e per il settore commerciale.
La gamma di sistemi ibridi Viessmann, ampliata con i nuovi Hybridcell, comprende soluzioni ecosostenibili per condomini, ville, villette e appartamenti. Con potenze e configurazioni diverse, servono per riscaldamento, raffrescamento e ACS. Il Superbonus ha portato alla ribalta una modalità di riscaldamento di cui si è parlato forse poco in passato, ma che comporta dei vantaggi davvero importanti: i sistemi ibridi, chiamati anche pompe di calore ibride, una soluzione affidabile, efficiente ed ecosostenibile. Questi generatori - una combinazione tra pompa di calore e caldaia a condensazione che funziona in caso di necessità - rientrano infatti tra gli interventi trainanti che accedono direttamente alla detrazione fiscale del 110% (per sapere le condizioni di accesso al Superbonus 110% leggi la nostra Guida). I sistemi ibridi possono essere installati anche sfruttando l'Ecobonus 65% o il Bonus Ristrutturazioni 50% (entrambi disponibili con sconto in fattura), oltre che il Conto termico 2.0. Per accedere ai bonus è necessario che il sistema ibrido sia certificato, ossia "costituito da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione espressamente concepite dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro", come spiega la definizione dell'Enea. Inoltre, coefficiente di prestazione e rendimento termico dei due apparecchi devono rispettare precisi requisiti, mentre il rapporto tra la potenza termica nominale della pompa di calore e quella della caldaia deve essere minore o uguale a 0,5 (in pratica, la potenza della pompa di calore non può superare la metà di quella della caldaia a condensazione). I sistemi ibridi certificati Viessmann rispettano tutti questi requisiti. Ma questo è solo uno dei vantaggi della gamma, che si caratterizza per l'estrema completezza (è l'offerta ibrida certificata più ampia sul mercato), permettendo di fare questa scelta di riscaldamento "intelligente" in qualunque tipo di contesto abitativo, dal condominio alla villetta, fino all'appartamento (per conoscere tutte le caratteristiche dei sistemi ibridi leggi anche "Pompa di calore ibrida: cosa è e quali sono i vantaggi"). Ecco qui qualche informazione che vi permetterà di orientarvi sul modello più indicato per le vostre esigenze. Grazie al recente aggiornamento della gamma, Viessmann oggi offre al mondo residenziale ben 8 differenti sistemi ibridi con caldaie a condensazione fino 35 kW, murali e a basamento a gas o a gasolio, e pompe di calore fino a 16 kW monoblocco o splittate. Esistono poi sistemi ibridi compatti che integrano un serbatoio di accumulo per l'acqua, oltre a soluzioni configurate in "armadi" per l'installazione a incasso. Oltre alle funzioni di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria, molti modelli possono servire anche per il raffrescamento estivo. Partiamo con le new entry della gamma disponibili dallo scorso autunno, che prendono la nuova denominazione "Hybridcell" e si declinano nelle versioni SA, MA e MS a seconda della taglia e della tipologia di pompa di calore.
EasyIO powered by Johnson Controls è la soluzione ottimale per ottenere i contributi previsti. È un sistema studiato appositamente per l'automazione dell'edificio, migliorandone il consumo energetico dovuto a raffrescamento, riscaldamento e gestione dell'acqua calda sanitaria, implementando anche un controllo da remoto via tecnologia WEB server HTML5.
Risparmio, prestazioni e attenzione all'ambiente. Grazie a una gestione ottimizzata, le migliori pompe di calore ibride scelgono sempre la configurazione di funzionamento più conveniente. Risparmio in bolletta, capacità di fornire il comfort desiderato e sostenibilità sono i tre asset da considerare quando si deve scegliere la migliore soluzione per il riscaldamento della propria casa. Le pompe di calore ibride, o sistemi ibridi, sono in grado di rispondere a tutte queste esigenze. Scopriamo come funzionano e quanto effettivamente possono fare risparmiare sui consumi energetici. Ricordiamo che i sistemi ibridi, così come le pompe di calore e le caldaie a condensazione, sono interventi trainanti che consentono di accedere direttamente al Superbonus (per sapere di più leggi la nostra "Guida al Superbonus 110%").
Il meccanismo virtuoso del Superbonus 110% rappresenta un consistente stimolo per il settore dell'edilizia abitativa e punta sulla riqualificazione energetica di edifici esistenti, combinando crescita economica con l'ambizioso obiettivo della decarbonizzazione del settore residenziale, attraverso generatori di riscaldamento in pompa di calore. Daikin, pioniere globale nella tecnologia delle pompe di calore, crede che, con questo innovativo meccanismo, il governo italiano possa aprire la strada per una ripartenza "green" nell'era post Covid-19.