Motion Amplification
Motion Amplification: una rivoluzionaria tecnologia per la diagnosi in continuo degli impianti
Sommario
Il motion Amplification
Cosa serve per eseguire l'analisi?
-Un impianto da analizzare;
- Abbastanza luce, possibilmente poco variabile nel corso della ripresa;
-Una buona inquadratura o punto di vista;
- IRIS-MTM/MXTM/CMTM;
- Un tecnico con conoscenza dell'analisi vibrazioni ed un buon occhio (non necessariamente un super-esperto).
Il motion Amplification semplifica tremendamente:
- La valutazione generale della vibrazione di un sistema;
- L'analisi delle cause di un guasto/problema;
- Lo sviluppo di un ODS (Operational Deflection Shape);
- L'acquisizione di dati in punti difficili;
- La misura a distanza;
- La misura su oggetti piccoli o pericolosi.
Che spostamenti si possono vedere, con le lenti standard?
Il motion Amplification infatti permette:
- Di verificare spettri e forme d'onda;
- Filtrare in frequenza;
- Ricostruire i movimenti;
- Amplificarli e rallentarli;
- Fare analisi di fase;
-...e molto altro.
Video
Casi pratici dove il Motion Amplification ha permesso di fare rapidamente analisi prima impensabili o complicatissime
Impianti a fune.
La frequenza di passaggio dei trefoli delle funi possono provocare fenomeni di risonanze o comunque di vibrazioni eccessive.
Per questo impianto a fune situato nelle alpi Svizzere, la frequenza di passaggio si attesta a circa 11.4 Hz.
Impianto di laminazione alluminio.
Il metodo di analisi permette di valutare gli spostamenti tra i cilindri all'impatto della bramma e durante il processo.
...e lo spostamento dei cilindri in relazione alle spalle della gabbia di laminazione.
Tornio verticale.
Lo scopo della verifica era determinare l'esistenza o meno di micro-vibrazioni durante la lavorazione, che causava difetti visivi e qualitativi sui pezzi fabbricati.
Forno di raffineria.
In alcuni momenti venivano segnalate vibrazioni anomale nei tubi.
Era richiesto di valutare spostamento e frequenza di oscillazione.
All'interno del forno l'aria è a circa 800°C e la distanza di ripresa circa 4 metri.
Conclusioni
Università di Berna (Svizzera) - Space Research & Planetology division.
Obiettivo della ricerca è valutare la prima frequenza propria di due componenti per satelliti, troppo piccoli per montare accelerometri tradizionali.
L'interesse principale era la conferma dei valori ottenuti da modelli matematici dei componenti.
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