Misuratori di portata: quale scegliere?
Sul mercato sono disponibili molti modelli di misuratori di portata che si avvalgono di tecnologie di misurazione diverse, in risposta alla crescente domanda di tali strumenti in vari ambiti industriali. Come orientarsi nella scelta del flussimetro più adatto ad una specifica applicazione? Ci sono diversi importanti aspetti da considerare...
Cosa offre il mercato?
Scegliere correttamente un flussimetro è di fondamentale importanza per evitare di incorrere in fermi di impianto che hanno gravi conseguenze anche sul piano economico.
Nel processo di selezione di un misuratore di portata può essere utile avere una panoramica completa di ciò che offre il mercato.
Misuratori di portata volumetrici, a pressione differenziale, elettromagnetici, vortex, turbina, a effetto coriolis, a ultrasuoni......
E' importante comprendere il principio di funzionamento di questi dispositivi e le loro caratteristiche, tenendo presente che potrebbe non esistere una soluzione unica che soddisfa appieno i vincoli imposti da ciascuna applicazione.
Spesso il primo criterio di selezione di un misuratore di portata è il prezzo: questo è il primo errore da evitare!
Il risparmio iniziale potrebbe infatti esaurirsi rapidamente se lo strumento e i suoi accessori richiedono costi di installazione elevati, una frequente manutenzione o se le misure sono non ripetibili o addirittura errate.
Bisogna determinare se il tipo di informazione che si vuole ottenere debba essere continua o totalizzata, disponibile a livello locale o da remoto, per fare le conseguenti valutazioni sul sistema di trasmissione, e sulla frequenza di aggiornamento dei dati e sulla precisione e ripetibilità della misura desiderati.
I misuratori di portata elettromagnetici non funzionano con gli idrocarburi, ma richiedono la presenza di un liquido che abbia una conducibilità minima. Molti flussometri non sono in grado di misurare gas o liquidi multifase....
E' importante dunque conoscere il fluido da misurare: la sua natura (liquido, gas, multifase, vapore), le sue proprietà (viscosità, densità e conducibilità) il range di temperatura e di pressione in cui opera e come queste proprietà potrebbero variare o interagire tra di loro. Per accertarsi che lo strumento misuri in maniera accurata dalla portata massima e alla minima bisogna conoscere l'intervallo di misura richiesto.
Altre utili informazioni relative al fluido sono la presenza di bolle e di eventuali particelle solide, la tendenza a creare depositi o se può essere abrasivo.
Un altro aspetto da valutare è l'eventuale natura corrosiva del fluido che potrebbe provocare un deterioramento delle parti bagnate del sensore.
Anche le caratteristiche dell'impianto e i requisiti di installazione del flussimetro devono essere ben identificati.
Alcuni flussimetri devono essere installati con una certa direzionalità (verticale o orizzontale); altri richiedono un certo grado di linearità del flusso, cioè bisogna evitare troppe turbolenze provocate ad esempio da gomiti e valvole nelle tubazioni, mantenendo il numero di Reynolds al di sotto di un certo valore: devono dunque essere installati a valle e a monte di un tratto di tubo rettilineo di una certa lunghezza. Alcuni flussometri hanno prestazioni scarse con tubi molto piccoli, mentre altri non sono in grado di misurare i fluidi in tubi più grandi.
Occorre anche sapere se nell'area di installazione siano presenti campi magnetici o vibrazioni, se è disponibile l'alimentazione elettrica o pneumatica, se l'area è classificata per pericolo di esplosione o se ci siano altri requisiti speciali da rispettare quali norme sanitarie quali 3A, MOCA, EHEDG e FDA.
Accuratezza, ripetibilità, precisione e risoluzione: bisogna interrogarsi su quali tra queste caratteristiche dei misuratori abbiano un peso maggiore per la nostra applicazione.
E' importante dunque conoscere il fluido da misurare: la sua natura (liquido, gas, multifase, vapore), le sue proprietà (viscosità, densità e conducibilità) il range di temperatura e di pressione in cui opera e come queste proprietà potrebbero variare o interagire tra di loro. Per accertarsi che lo strumento misuri in maniera accurata dalla portata massima e alla minima bisogna conoscere l'intervallo di misura richiesto.
Altre utili informazioni relative al fluido sono la presenza di bolle e di eventuali particelle solide, la tendenza a creare depositi o se può essere abrasivo.
Un altro aspetto da valutare è l'eventuale natura corrosiva del fluido che potrebbe provocare un deterioramento delle parti bagnate del sensore.
Anche le caratteristiche dell'impianto e i requisiti di installazione del flussimetro devono essere ben identificati.
Alcuni flussimetri devono essere installati con una certa direzionalità (verticale o orizzontale); altri richiedono un certo grado di linearità del flusso, cioè bisogna evitare troppe turbolenze provocate ad esempio da gomiti e valvole nelle tubazioni, mantenendo il numero di Reynolds al di sotto di un certo valore: devono dunque essere installati a valle e a monte di un tratto di tubo rettilineo di una certa lunghezza. Alcuni flussometri hanno prestazioni scarse con tubi molto piccoli, mentre altri non sono in grado di misurare i fluidi in tubi più grandi.
Occorre anche sapere se nell'area di installazione siano presenti campi magnetici o vibrazioni, se è disponibile l'alimentazione elettrica o pneumatica, se l'area è classificata per pericolo di esplosione o se ci siano altri requisiti speciali da rispettare quali norme sanitarie quali 3A, MOCA, EHEDG e FDA.
Accuratezza, ripetibilità, precisione e risoluzione: bisogna interrogarsi su quali tra queste caratteristiche dei misuratori abbiano un peso maggiore per la nostra applicazione.
Parole chiave: Turbine
- Aprovis Energy Systems
- IBT Connecting Energies
- Eugenio Giacomazzi
- ANIMA - Federazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica Varia ed Affine
- M. Carta