"Coltivare carbonio" come strumento chiave per la tutela del suolo e la lotta al cambiamento climatico, ma anche strumento potenzialmente a disposizione degli agricoltori per veder riconosciuto il contributo alla transizione agroecologica. Ne hanno parlato CIB-Consorzio Italiano Biogas e Chimica Verde, in collaborazione con l'Accademia dei Georgofili a Firenze, per raccogliere proposte sia a livello nazionale che europeo su ciò che si può fare per dare maggiore impulso alla diffusione del carbon farming, alla vigilia dell'approvazione finale della direttiva europea sul tema e in occasione della Giornata Mondiale del Suolo.
Chimica verde
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Articoli e news su Chimica verde
Manifestazione verso il sold out, focus su cambiamenti climatici e sostenibilità Confermato il format trasversale con focus dedicati a meccanica agricola, zootecnia, colture specializzate, energie rinnovabili, chimica verde, servizi e multifunzionalità. Oltre 120 convegni, workshop e approfondimenti per rispondere alle esigenze di formazione del settore
Il GreenPropulsionLaboratory rientra nell'ambito dell'Accordo "Realizzazione di progetti finalizzati ad interventi di efficienza energetica ed all'utilizzo di Fonti di Energia Rinnovabile all'Isola della Certosa e a Porto Marghera" in essere tra il Comune di Venezia e Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Il valore dell'investimento è di 6,5 Meuro cofinanziato da VERITAS nella misura del 20%.
Il GPLab - località Fusina- che rappresenta una piattaforma avanzata multidisciplinare per lo sviluppo di tecnologie di chimica verde, produzione di bioenergie, processi innovativi di decarboning e realizzazione di bioraffinerie di terza generazione nell'ottica della riconversione green del polo industriale di Porto Marghera.
Dopo due anni di ricerca, prove pilota e test semi industriali in impianti iniziò 30 anni fa l'avventura della produzione di biodiesel mondiale. Era il Novembre 1992 quando, nell'ambito dello sviluppo della chimica verde del Gruppo Montedison, a Livorno si inaugurava il primo impianto al mondo progettato e costruito per la produzione di biodiesel, ai tempi destinato al solo settore del riscaldamento, non essendo state emanate le specifiche e le norme per l'utilizzo in autotrazione.
Maire tecnimont e leonardo: alleanza strategica per la realizzazione di impianti industriali di nuova generazione in italia e all'estero. Il Gruppo Maire Tecnimont e Leonardo hanno firmato oggi un accordo mirato a supportare l'evoluzione del tessuto produttivo attraverso la progettazione di impianti greenfield e brownfield di nuova generazione per la trasformazione delle risorse naturali e nella chimica verde, fornendo soluzioni integrate di cyber security e per la digitalizzazione dei processi operativi. L'accordo - siglato da Fabrizio Di Amato, Presidente di Maire Tecnimont, e da Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo, alla presenza di Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato del Gruppo Maire Tecnimont, e di Tommaso Profeta, Managing Director della Divisione Cyber Security di Leonardo - si propone di dare vita ad un'unica piattaforma di progettazione e di ingegneria italiana capace di imporsi come punto di riferimento internazionale per la realizzazione di siti industriali chiavi in mano ad alto contenuto digitale, di cyber security e di tecnologie per garantire processi e prodotti piu sostenibili. L'intesa - che prevede una fase inziale di studio di 24 mesi - si propone di individuare i progetti pilota in Italia e all'estero per sviluppare siti industriali di nuova generazione, grazie alla sinergia fra le competenze distintive e tecnologiche di Maire Tecnimont nella progettazione, realizzazione e manutenzione di grandi impianti industriali, nella chimica verde nonché nella digitalizzazione dei processi operativi, e il presidio delle tecnologie strategiche di Leonardo nella sicurezza integrata, nelle piattaforme di gestione e controllo delle infrastrutture, nelle telecomunicazioni e nell'Industry 4.0. In particolare, Leonardo e Maire Tecnimont collaboreranno in tre aree di intervento: cyber security, al fine di supportare gli utenti finali degli impianti nella valutazione e mitigazione di potenziali rischi cibernetici nella fase di design, realizzazione ed esercizio dei complessi industriali; progetti di digitalizzazione, integrando nelle attività d'ingegneria e realizzazione di Maire Tecnimont le soluzioni di Leonardo in ambito Industry 4.0, sicurezza fisica e telecomunicazioni (compresa l'applicazione di connettività 5G tramite soluzioni proprietarie), per ottimizzare in sicurezza i processi operativi del settore industriale e del Gruppo Maire Tecnimont stesso; contribuire all'industrializzazione della green economy: facendo leva sull'estesa infrastruttura produttiva di Leonardo in Italia e all'estero, Maire Tecnimont metterà a disposizione, attraverso la controllata NextChem, il proprio portfolio di tecnologie e servizi all'avanguardia a supporto della transizione energetica. Nello specifico le aziende lavoreranno insieme, attraverso iniziative di economia circolare, a progetti mirati a ridurre l'impatto carbonico ed energetico dei processi produttivi, nonché all'applicazione di tecnologie per la produzione di carburanti ecosostenibili per l'industria aeronautica (SAF, Sustainable Aviation Fuels).
Nextchem, controllata del Gruppo Maire Tecnimont, e Mytilineos firmano accordo per uno studio di fattibilità per lo sviluppo di un impianto di produzione di idrogeno verde in Italia. Maire Tecnimont S.p.A. annuncia che la sua controllata NextChem e la Business Unit Renewable and Storage Development (RSD BU) di MYTILINEOS, oggi hanno firmato un accordo per attività di ingegneria per lo sviluppo di un impianto di produzione di idrogeno verde via elettrolisi in Italia. NextChem è la controllata di Maire Tecnimont attiva nel campo della chimica verde e delle tecnologie per la transizione energetica. MYTILINEOS, attraverso la sua RDS BU, è leader di mercato nello sviluppo, nella costruzione e nella gestione dell'operatività di progetti di energia solare e ibrida su scala industriale, con una comprovata esperienza di oltre 1 GW di progetti solari di media e larga scala in tutto il mondo e grandi impianti di accumulo di batterie. Secondo l'accordo, l'RSD BU utilizzerà il know-how e le competenze ingegneristiche di NextChem e Maire Tecnimont nelle tecnologie dell'idrogeno per crescere in questo settore. Il progetto, che convertirà l'energia rinnovabile da uno degli impianti solari di MYTILINEOS in idrogeno verde, mira a fornire agli acquirenti locali un'alternativa di vettore energetico carbon neutral che potrebbe consentire una reale decarbonizzazione anche dei settori industriali difficili da riconvertire.
La biomassa, definita come qualsiasi materiale organico degradabile (scarti agricoli, coltivazioni dedicate, rifiuti organici etc.) è tra le fonti rinnovabili la più versatile, ricopre un ruolo chiave nella transizione ecologica dell'economia in quanto è in linea con un modello di "economia circolare" basato sul recupero dei prodotti di scarto e dei rifiuti ed il loro reintegro nel ciclo produttivo. In aggiunta agli impieghi tradizionali che ne privilegiano l'utilizzo per la produzione di energia termica ed elettrica, la biomassa può essere impiegata per la produzione di biocarburanti di diverso tipo e come fonte di prodotti chimici green in sostituzione di intermedi fossili. In Italia, tra il 2005 e il 2018, la produzione di energia da fonti rinnovabili è raddoppiata, passando da 10,7 a 21,6 Mtep e coprendo circa il 17,8% del Consumo finale Lordo Nazionale.
San Donato Milanese, Milano, 10 giugno 2019 - Trasformare i rifiuti in nuova energia, idrogeno e metanolo. È l'obiettivo congiunto di Eni e Maire Tecnimont (attraverso la propria controllata per la chimica verde NextChem), che hanno sottoscritto un accordo di partnership per lo studio e realizzazione di una tecnologia di conversione, tramite gassificazione ad alta temperatura e a bassissimo impatto ambientale, di rifiuti solidi urbani e plastiche non riciclabili per la produzione idrogeno e metanolo.
Bio-on S.p.A., quotata all’AIM su Borsa Italiana e attiva nel settore della bioplastica di alta qualità, naturale e biodegradabile al 100%, ha scelto l’automazione e i sistemi di gestione e controllo degli impianti di Siemens per il proprio sito produttivo di generazione di bioplastica a Castel San Pietro Terme, vicino Bologna. Con l’obiettivo prefissato di rendere più efficiente il processo produttivo e azzerare gli errori, il polo si candida ad essere uno dei migliori esempi di Industria 4.0 nel settore della chimica verde e della bioplastica PHAs (poli-idrossi-alcanoati).